L’Arte Campanaria tradizionale italiana è Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Il riconoscimento è stato proclamato ufficialmente durante la XIX sessione del Comitato Intergovernativo della Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, che si è tenuta ad Asunción, in Paraguay, dal 2 al 7 dicembre.
Un ulteriore traguardo significativo raggiunto dal Ministero della Cultura, che vede valorizzata una delle sue più antiche e amate tradizioni. L’elemento, già riconosciuto dall’UNESCO nel 2022 come patrimonio culturale immateriale della Spagna, è ora esteso anche all’Italia e rappresenta l’universalità e il valore condiviso di una tradizione che accompagna da secoli il tempo della festa, unendo generazioni e culture nel melodioso suono delle campane. L’elemento italiano ha espresso un insieme di componenti materiali e immateriali, che vanno dalle tecniche di suonata delle campane, alla loro realizzazione, fino alle strutture architettoniche delle storiche celle campanarie e dei Campanili. Tutto ciò, assieme alla viva partecipazione patrimonio richiama, dà vita a paesaggi sonori che si propagano dalle nostre Chiese e Cattedrali.
Il processo di candidatura è stato coordinato dall’Ufficio UNESCO (ex Servizio II – Segretariato Generale) del Dipartimento per l’Amministrazione Generale del Ministero della Cultura, attraverso il focal point della Convenzione 2003 del Dipartimento per l’Amministrazione Generale del MiC, con il supporto della Federazione Nazionale Suonatori di Campane e delle comunità di praticanti rappresentate da numerose associazioni locali. Il riconoscimento è stato raggiunto anche grazie alla collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della Delegazione Permanente Italiana presso l’UNESCO.
Il sottosegretario di Stato alla Cultura Gianmarco Mazzi ha voluto “dedicare questo riconoscimento alle nuove generazioni, affinché possano continuare a preservare l’arte tradizionale dei campanari. Quel suono che proviene da migliaia di campanili sparsi in borghi e comuni di tutta Italia, tocca la nostra anima”, ha aggiunto Mazzi. “È il famoso “suono della domenica”, evocato da Zucchero in una sua splendida canzone, che scandisce da sempre i nostri giorni di festa”. (aise)
Traditional Italian Bell Art is an Intangible Cultural Heritage of Humanity. The recognition was officially proclaimed during the 19th session of the Intergovernmental Committee of the Convention for the Safeguarding of the Intangible Cultural Heritage, which was held in Asunción, Paraguay, from 2 to 7 December. A further significant milestone achieved by the Ministry of Culture, which sees one of its oldest and most beloved traditions enhanced. The element, already recognized by UNESCO in 2022 as Spain’s intangible cultural heritage, is now also extended to Italy and represents the universality and shared value of a tradition that has accompanied the time of celebration for centuries, uniting generations and cultures in the melodious sound of bells. The Italian element expressed a set of material and immaterial components, ranging from the techniques of ringing the bells, to their realization, up to the architectural structures of the historic bell cells and bell towers. All this, together with the lively participation of the heritage recalls, gives life to soundscapes that propagate from our Churches and Cathedrals. The candidacy process was coordinated by the UNESCO Office (formerly Service II – General Secretariat) of the Department for General Administration of the Ministry of Culture, through the focal point of the 2003 Convention of the Department for the General Administration of the MiC, with the support of the National Federation of Bell Ringers and the communities of practitioners represented by numerous local associations. The recognition was also achieved thanks to the collaboration of the Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation and the Italian Permanent Delegation to UNESCO. The Undersecretary of State for Culture Gianmarco Mazzi wanted to “dedicate this recognition to the new generations, so that they can continue to preserve the traditional art of bell ringers. That sound that comes from thousands of bell towers scattered in villages and municipalities throughout Italy, touches our soul,” Mazzi added. “It is the famous “Sunday sound”, evoked by Zucchero in one of his splendid songs, which has always marked our days of celebration”. (aise)