Tuesday, December 24, 2024

La ‘stella’ del Hip Hop italiano scopre l’America. Intervista esclusiva con Morgan Brutti.

Intervista di Tiziano Thomas Dossena

Una stella del ballo Hip Hop in Italia si è trasferita negli ultimi anni negli Stati Unitit ed ha ottenuto un successo strepitoso. Cogliamo l’occasione per intervistarla…

L’Idea: Morgan, a che età hai iniziato a ballare?
Morgan Brutti: Ho iniziato a ballare all’età di 5 anni ed è stato amore al primo passo, ricordo ancora il mio primo giorno di danza perchè ero la più piccola di tutta la scuola ! Mia mamma mi racconta sempre di essere stata proprio io a chiederle di iscrivermi a lezioni di ballo perchè avrei voluto diventare una ballerina professionista da grande! Proprio in quegli anni il programma televisivo ‘’Non è la Rai’’, dove un gruppo di ragazze adolescenti si sfidavano a colpi di danza, canto e recitazione; era molto popolare e io non mi perdevo mai una puntata tanto da rimanerne affascinata sognando di diventare una professionista proprio come loro!
Sognavo il mondo dello spettacolo!

L’Idea: Hai iniziato con la danza classica mai poi ti sei dedicate al Hip Hop. Qual è la ragione di tale scelta? Con chi hai studiato?
Morgan Brutti: Esattamente. Ho iniziato a ballare danza classica e modern-jazz per poi passare all’hip hop all’età di 12 anni.
È stato veramente un colpo di fulmine, tanto che la mia predisposizione e capacità al di fuori del comune, come mi definivano, mi hanno permesso già all’età di 14 anni di esibirmi con insegnanti e ballerini professionisti in grandi eventi della mia città.
Ho deciso di dedicarmici totalmente, abbandonando la danza classica, perchè quando mi esibivo su una musica hip hop mi sentivo me stessa, libera di esprimere chi ero senza regole in campo. Con la danza classica non era possibile, in quanto la reputo una disciplina fondata sulla tecnica di controllo coordinato del corpo dove insegna disciplina ed eleganza, a differenza dell’hip hop che è una danza di strada estremamente dinamica, ritmica, un mezzo di espressione sociale caratterizzato da una maggiore libertà espressiva dove ogni tipo di energia viene trasformata in uno sfogo creativo.

Morgan Brutti

Durante il mio percorso di danza, in Italia, ho avuto la fortuna di avere tutti insegnanti professionisti del settore (per citarne alcuni : Rita Pavanello, Enzo Forleo, Olivia Lucchini, Luca Pulega e Michael Fields) che mi hanno fatta crescere artisticamente, dandomi delle eccellenti basi per migliorarmi sempre di più anche a livello professionale.
Nonostante i miei regolari studi nella mia città, Verona, ho inoltre continuato a seguire masterclass e corsi di aggiornamento in giro per l’Italia, studiando con coreografi di fama italiana ed  internazionale provenienti da tutto il mondo.

 L’Idea: Nel 2004 hai fatto parte della compagnia di danza Nu Era, con il quale hai vinto numerosi premi. Puoi parlarci di questa tua espeienza?

La compagnia Nu Era vincitrice del prestigioso concorso Dream On Dance Show 2008

Morgan Brutti: Si nel 2004 , all’età di 17 anni sono entrata a far parte di una importante compagnia di danza a livello nazionale chiamata inizialmente ‘’Teen Company’’ , in quanto eravamo un gruppo di teenager, per poi passare al nome ‘’NuEra’’qualche anno dopo.
Con loro ho avuto molte soddisfazioni sul campo ottenendo ottimi risultati a livello competitivo italiano.
Siamo saliti sul podio un paio di volte al concorso di danza ‘’Hip Hop Festival Valpolicella’’ capitale dell’Hip Hop nazionale  che è una delle manifestazioni più longeva e importanti del settore di interesse internazionale per numero di partecipanti e qualtà di gara , giudicata da una giuria internazionale considerata uno dei più grandi eventi hip hop dance d’Italia.
Ci siamo inoltre aggiudicati il podio per tre volte consecutive al prestigioso concorso di danza ‘’Dream On dance Show’’ aperto a tutte le scuole/compagnie del territorio nazionale italiano che intendono lanciare, attraverso la danza e la creatività, un messaggio forte e chiaro di prevenzione contro l’uso di sostanze stupefacenti e l’abuso alcolico. Tutto svolto da un team di professionisti della danza e del mondo dello spettacolo tra cui Veronica Lewis, direttrice della London Contemporary Dance School di Londra, Alphonse Poulin, direttore del Juilliard Dance Drama Music School di New York e Rosalina Subel Kassel, direttrice della Telma Yalin Dance School di Tel Aviv.
Sono stati indubbiamente anni di studio e di allenamento molto intenso che hanno trasformato l’impegno e dedizione in realtà allo stato puro! Un capitolo indimenticabile!

L’Idea: E poi hai vinto anora premi con le compagnie Play Funk e Dangerous Hdemy. Ci puoi dire qualcosa al proposito?
Morgan Brutti: Certo! Quando ho preso parte a quest’altra crew di danza ovvero i ‘’Play Funk’’, erano già passati ben due anni gareggiando con l’altro team per cui avevo in parte già acquisito una notevole esperienza a livello competitivo e artistico, quindi quando ho cominciato a partecipare ad ulteriori concorsi con questa ultima crew mi sentivo già molto più sicura di me stessa e molto più competitiva nel voler guadagnare il podio con loro. Più passavano gli anni e l’esperienza e più la ‘’fame’’ del voler aggiudicarsi il podio era tantissima! Passavamo ore in sala prove ad allenarci e per quanto mi riguarda, quando partecipavamo a concorsi nazionali, il mio traguardo non era più confrontarmi con altri gruppi di danza, bensì dare il massimo per arrivare sul podio. Con loro ho avuto l’onore di vincere il Campionato Italiano di Montecatini Terme Fid 8Uisp, abbiamo vinto tre volte le Gare Di Coppa Italia a Bologna, Parma e Marina di Carrara nel 2006 e anche con questi mi sono aggiudicata il podio all ‘’Hip Hop Festival Valpolicella nel 2007. Insomma è stata una scalata sempre di più al successo.
Il team ‘’Dangerous Hdemy’’ è arrivato qualche anno dopo , in seguito a numerosi cambiamenti che erano avvenuti all’interno dei vari team, e devo dire che quest’ultima è stata una delle esperienze che mi ha arricchita di più e che mi ha fatto capire ancor di più quale sarebbe stata la mia strada come performer. L’hip hop si sa al giorno d’oggi ha molte sfumature ed è contaminato da vari stili di danza ed io, prima di passare a questo team arrivavo da un’altra ramo per cui aver avuto l’opportunità di studiare con Michael Fields  e Ricky Benetazzo, coreografi e professionisti affermati in Italia, mi ha sicuramente aperto gli orizzonti e arricchito artisticamente .
È stato duro lavorare con loro, passare da uno stile di danza a cui si è abituati all altro non è facile, ma devo dire di averne ricavato anche qui un ottima soddisfazione personale, tanto da aver vinto, dopo soli sette mesi di allenamento, il concorso nazionale ‘’Nogarole Dance’’. Non posso che non essere soddisfatta di tutto quello che ho ottenuto!

La crew Play Funk in uno spettacolo al Hip Hop Festival nel 2007

L’Idea: Nonostante tu appartenessi a varie compagnie di danza, hai anche continuato la tua carrier personale…
Morgan Brutti: Si , in quegli anni posso veramente dire di essere stata immersa completamente nel mondo nella danza, confrontandomi non solo come parte di una compagnia ma anche come solista. Nonostante la mia giovane età e le paure di una sfida singolare che, si sa, subentrano in momenti di tensione ed agitazione, sono comunque riuscita ad aggiudicarmi il podio per tre volte nelle Gare di Coppa Italia abbattendo barriere e limiti che involontariamente si innescano in certe situazioni. Tutto questo mi ha aiutato, ma soprattutto insegnato, a non fermarmi mai e a credere nelle mie potenzialità. Ho inoltre rappresentato come ballerina il noto marchio Kit Kat Chocolate e partecipato anche individualmente ad eventi e show nazionali. È stato nettamente un salto di qualità che mi ha portato in seguito ad ottenere grandissimi risultati sul campo.

L’Idea: Ma ti sei hai anche esibita nei musical…
Morgan Brutti: Esatto! Nel 2005 ho scoperto il mondo del musical ed è stato un percorso multidisciplinare mirato, a chi come me, volesse intraprendere una propria carriera artistica nel mondo delle arti ed intrattenimento in grado di rispondere alle diverse esigenze dello Show Business. Uno dei motivi per cui ho iniziato ad abbracciare il mondo del Musical è stata la mia passione per il canto, uno dei miei sogni da quando ero piccina, e così, unita dalla mia voglia di confrontarmi con sfide sempre nuove in ambiti nuovi, mi ci sono buttata a capofitto con il desiderio di apprendere e di formarmi come una performer versatile e completa.
A distanza di poco meno di due anni, nel 2007, sono diventata la protagonista del celebre musical ‘’Chicago’’, diretto dal mio insegnante Enzo Forleo, noto professionista a livello nazionale e nel 2008 la nostra compagnia ‘’Arts Studio Musical’’ si è aggiudicata il terzo posto, esibendosi su un pezzo del famoso film ‘’Hairspray’’ al concorso Nazionale ‘’Musical Day’’, importante vetrina a livello italiano per talenti emergenti dedicata al mondo del Musical con la preziosa collaborazione di importanti professionisti dello spettacolo e del musical.
È stata e rimane una delle esperienze artistiche più importanti ed interessanti in quanto ho avuto la fortuna di arricchire le mie capacità espressive nel modo piu ampio ed ha sviluppato e perfezionato le mie abilità individuali.
Mi ha senz’altro lasciato un bagaglio artistico inestimabile!

 

 L’Idea: Vedo che sei sempre superoccupata, Morgan, e che hai anche insegnato danza in quegli anni. Che cosa hai guadagnato da quella esperienza?
Morgan Brutti: Dal 2004 al 2011, a soli 17 anni, ho cominciato ad insegnare danza in varie scuole della mia città, e per tutti questi anni ho cercato di trasmettere la mia passione e l’amore per questo lavoro a tutti i miei allievi .
Avere dei ragazzi da gestire non è stato facile, ma neanche impossibile, in quanto ho avuto la capacità, nonostante la mia giovane età, di entusiasmarli e motivarli, portandoli ad ottenere risultati molto fruttuosi tanto da far vincere al team ‘’Street Clown’’, creato da me, il premio speciale della giuria per la coreografia al Concorso Nazionale Hip Hop Riccione nel 2007. Questa opportunità professionale mi ha dato un forte senso del dovere nei confronti dei giovani allievi durante la loro preziosa fase di crescita ed è stata veramente un grande soddisfazione a livello personale.

Morgan Brutti ed il suo team Street Clown, vincitori del concorso Nazionale Hip Hop Riccione 2007

L’Idea: Nel 2011 venisti a New York per la prima volta e ci dimorasti per un anno…
Morgan Brutti: Gli Stati Uniti, per quanto riguarda la mia carriera artistica sono sempre stati il mio sogno; le opportunità lavorative sono sempre state maggiori rispetto all’Italia e così nel 2011 ho deciso di partire ed ampliare le mie conoscenze negli Stati Uniti e questa permanenza, nell’affascinante città di New York, mi ha permesso di studiare con coreografi e ballerini di fama mondiale. È stato sicuramente un anno molto difficile per me, mi mancava molto la mia famiglia e mi sentivo catapultata in un mondo del tutto nuovo, ma ciò che mi ha dato la forza di non mollare è stata la consapevolezza e la determinazione nel voler realizzare i miei sogni. Non lo dimenticherò mai!

Morgan Brutti. Photo Credit Brian Thomas

L’Idea: Dopo un breve ritorno in Italia sei tornata a New York. Che cosa è successo in questa tua seconda visita?
Morgan Brutti: Nel 2014, dopo duro lavoro seguito dal mio rientro in Italia dopo la permanenza di un anno a NYC, sono riuscita ad ottenere il visto artistico riconosciuto solo ad artisti di vero talento e così mi sono trasferita nella Grande Mela, dando vita a tutti gli effetti al mio sogno e alla mia carriera. Il mio percorso è stato poi tutto in ascesa in quanto ho avuto l’opportunità di lavorare per HBO Latino, Yandel, Good Morning America, Pepsi Cola, Joy Villa e The Cake Boss, per citarne alcuni.
Ma uno dei miei più grandi traguardi  è aver avuto l’opportunità di lavorare con le più grandi star di Bollywood come Katrina Kaif e Salman Khan in una tournée negli Stati Uniti e Canada. Avere l’occasione di prendere parte ad una tournéè come ballerino professionista è sicuramente il sogno di molti!


Morgan Brutti durante l’esibizione live per il programma televisivo HBO Latino a NYC

 L’Idea: Wow, hai già avuto una carriera impressionante nonostante tu sia ancora molto giovane! Vedo che però ti sei già spostata dalla Grande Mela. Come mai?
Morgan Brutti: Quest’anno, dopo vari anni passati a New York City, ho deciso di trasferirmi a Los Angeles per ragioni di opportunità lavorative nel mio settore.
New York mi ha indubbiamente dato tantissimo, ma Los Angeles è sempre stata la mia meta a livello lavorativo. I ballerini che si vedono maggiormente in video musicali, pubblicità o programmi televisivi nascono tutti da qui, nella città degli angeli, a differenza della Grande Mela che è più incentrata sul mondo del musical a Broadway.
Questa è sicuramente la città giusta per chi, come me, vuole continuare a svolgere questo tipo di professione.

Morgan Brutti. Photo Credit Jarrett Ares

L’Idea: Hai altri progetti in lavorazione?
Morgan Brutti: Uno dei progetti a cui sto lavorando è quello di frequentare un accademia di musica per focalizzarmi nel canto, il quale è sempre stato uno dei miei sogni sin da bambina.
Nonostante la mia carriera da ballerina vorrei anche riuscire ad intraprendere una carriera da cantante e unire queste due professioni l’una con l’altra, come molti artisti del giorno d’oggi.
La musica mi ha accompagnato sempre ed è tuttora il sottofondo della mia vita e credo lo sia per tutti; la musica rende felici, fa stare bene ma soprattutto ci da forza, è vita, e a me piacerebbe trasmettere tutte queste emozioni attraverso questa forma d’arte. Sarà una strada in salita, lo so, ma come dice il proverbio ‘chi si pone delle mete deve avere il coraggio di raggiungerle!’

Morgan Brutti durante la tourneè negli Stati Uniti con il DA BANG The Tour Reloaded

L’Idea: Dove pensi di trovarti fra dieci anni?
Morgan Brutti: Fra 10 anni penso e credo di aver realizzato e di essere arrivata dove ho sempre desiderato, lottando e facendo tanti sacrifici per arrivare alla meta che mi sono proposta. Tutto quello che faccio per me non è un peso, anzi, l’importante nella vita è portare a termine ciò che si inizia.

L’Idea: Un messaggio per i nostri lettori?
Morgan Brutti: Essere artisti è una propensione dell’anima e la soddisfazione più grande è quando ciò che tu fai viene riconosciuto ed apprezzato. Detto questo invito tutti a non arrendersi mai e a lottare per i propri sogni!

Tiziano Thomas Dossena
Tiziano Thomas Dossenahttp://tizianodossena.info
Tiziano Thomas Dossena is the Editorial Director of L’Idea Magazine. He is the author of “Caro Fantozzi” (2008), “Dona Flor, An Opera by van Westerhout” (2010), "Sunny Days and Sleepless Nights" (2016), "The World as an Impression: The Landscapes of Emilio Giuseppe Dossena" (2020), "Federico Tosti, Poeta Antiregime" (2021), and "La Danza del Colore" (2023). Dossena is the editor of A Feast of Narrative anthology series and co-editor of Rediscovered Operas Series books on librettos.

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