Vanessa Pia Turco con il suo dipinto, “The darkness”, sarà presente al concorso artistico al Ravenna Art Gallery, (RA) in Emilia Romagna. La sua opera, dipinta con tecnica mista su tavola di legno, sarà visitabile fino al 6 novembre.
L’opera di Vanessa Pia Turco, “The Darkness”, è dedicata a Juana Romani, una delle più famose pittrici della Belle Époque. Una donna che seppe affermarsi in un mondo prettamente maschile e che seppe sfidare le norme e le convenzioni di una società che non riconosceva un grande merito alle donne di talento. Modella e allieva di famosi pittori, rubava i loro segreti e raccoglieva i loro carboncini per esercitarsi a dipingere e disegnare. Da Velletri, dove nasce, si trasferisce a Parigi e diviene pittrice e al contempo compagna di un uomo sposato, il noto pittore Roybet che le rimarrà accanto fino alla morte. Forse per le sfide eccessive o per l’intenso lavoro o per le ostilità di un mondo che non guardava di buon occhio una donna indipendente e di indubbio talento inizia, per lei, un lungo calvario. Juana viene internata in vari ospedali psichiatrici senza avere una vera risoluzione. Si spegne infine la sua vita nel 1923. Tre anni prima era morto il suo compagno di vita e di pittura Ferdinand Roybet. E il colpo le fu fatale. Dopo circa 20 anni di manicomio si spegne una stella, a lungo dimenticata in patria. Riscoperta qualche anno fa, le sue opere attualmente sono in vari musei di Francia, America e Giappone. Solo pochissime presenti in Italia presso privati.
In “The darkness” una luce debole illumina e scolpisce il viso della pittrice che guarda attonita l’oscurità. Una oscurità che inghiotte tutto. La ragione, l’anima, i sentimenti, la creatività. Una oscurità che allo stesso tempo è inizio di tutte le cose. Il nulla che crea e partorisce il nuovo. Un buio che annega ma che fa anche risorgere e che forgia e tempra gli animi più forti, impavidi e coraggiosi. E come affermava Carl Gustav Jung, grande psichiatra e filosofo svizzero del ‘900, “Non raggiungeremo mai la nostra totalità, se non ci assumiamo l’oscurità che è in noi, poiché non c’è corpo che non proietti un’ombra, e questo non in virtù di certi motivi ragionevoli, bensì perché è sempre stato così e perché tale è il mondo”. Non c’è Luce se non quella che viene dalle Tenebre”(Zoar). L’opera “The darkeness” è stata realizzata con tecnica mista (grafite, tempere e carboncino) su tavola di legno ed è visitabile fino al 6 novembre alla galleria “Ravenna Art Gallery” (RA)Emilia Romagna.
Biografia
Dopo aver conseguito il diploma di maturità scientifica Vanessa Pia Turco intraprende il corso quadriennale di studi giuridici presso la facoltà di Giurisprudenza di Palermo e lavora come organizzatore e direttore artistico per vari eventi regionali e nazionali. Intraprende successivamente un percorso triennale presso la Scuola Superiore di Naturopatia “Leonardo da Vinci” diretta dalla Banca di Germoplasma del Mediterraneo® Onlus che si occupa della conservazione e della salvaguardia delle piante selvatiche dell’area mediterranea. Nel 2013 diviene vicepresidente di Premio Arte Pentafoglio, un’associazione socio-culturale che mira a premiare e promuovere l’arte e la cultura italiana nel mondo e diviene Consulente e Supervisore Artistico per le Acli. Dopo aver fatto una serie di pubblicazioni su alcuni quotidiani e settimanali adesso collabora con il quotidiano L’Idea Magazine di New York, con una sua rubrica chiamata Tutto Natura, creata nel 2016. Dal 2018 è iscritta all’Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Vanessa ha avuto sempre due grandi passioni: la pittura e la scrittura. Da ricordare le sue molteplici esposizioni per enti ed istituzioni prestigiose. Il suo percorso artistico ad oggi è contrassegnato da vari riconoscimenti, premi e successi nazionali e internazionali. Diverse sue opere pittoriche sono state recensite da famosi critici d’arte e sono in permanenza in vari musei, consolati e ambasciate d’Italia e d’Europa e presso organizzazioni internazionali come Rotary o Lions. Vanessa ha partecipato a vari concorsi in Italia: Palermo, Firenze, Taranto, Caltanissetta, Napoli, Venezia, Roma, Torino, Milano, Bologna. E partecipato a vari concorsi all’estero: Spagna, Belgio, Francia, Giappone, Austria, Emirati Arabi Uniti. Ha vinto il primo premio “Us Acli” nel 2012, il primo premio nazionale Liolà nel 2013, il primo premio “Rotary Club” nel 2014 e il primo premio, nel 2018, nel concorso “Mariannina Coffa Caruso” in collaborazione con il Premio di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica Italiana. Due opere di Vanessa Pia Turco sono in permanenza presso il Consolato Generale d’Italia e la Camera di Commercio Italiana a Dubai negli Emirati Arabi Uniti con la pregiata lettera di ringraziamento dell’Ambasciatore d’Italia in UAE, Liborio Stellino. Altre opere sono in permanenza nel Consolato d’Austria e presso l’Ambasciata della Repubblica d’Armenia, con lettera di ringraziamento dell’Ambasciatore Victoria Baghdassarian. Alcune opere infine sono presenti in modo permanente in vari musei e fondazioni: Museo Civico di Caltanissetta, Fondazione Pubblica di Sant’Elia (PA), Museo Civico Giandalia di Castronovo di Sicilia (PA), Circolo Ufficiali di Palermo, Museo Dama di Capua (CE), Museo MIIT di Torino. Da alcuni anni Vanessa si dedica poi al rispetto dell’ambiente e della natura, fa volontariato e si occupa di sostenibilità e riciclo creativo. “È molto bello ridare e ridisegnare un nuovo volto alle cose. Una nuova anima, una nuova funzione e una nuova identità” è la sua frase abituale.