Articolo di Francesca Sassi
L’intolleranza al glutine e la celiachia sono disturbi legati al malassorbimento del cibo che possono manifestarsi nei bambini già dopo lo svezzamento, quando i primi alimenti contenenti glutine cominciano ad essere introdotti nella loro dieta quotidiana. Prestare attenzione a particolari sintomi, quali vomito e diarrea cronici, gengive infiammate e cambiamenti repentini dell’umore del bambino è il passo fondamentale per evitare complicanze future.
I sintomi dell’intolleranza al glutine nei bambini
Il glutine è la proteina contenuta in alcuni cereali, dal grano all’orzo, segale, kamut e nei loro derivati, quali pane e pasta. L’intolleranza a questa sostanza è una delle più diffuse fra i bambini, e si manifesta in coloro geneticamente predisposti. Quando si soffre di questa patologia si verifica un malassorbimento del cibo; di conseguenza non vengono assimilati gli elementi nutritivi essenziali e la mancata diagnosi può compromettere lo sviluppo futuro del bambino.
Diagnosticare questo tipo di intolleranza è ancora alquanto complicato, soprattutto quando si manifesta nei neonati o nei bambini molto piccoli, incapaci di comunicare il loro malessere. Inoltre la sintomatologia è estremamente subdola. Non avendo infatti i bambini un sistema immunitario perfettamente sviluppato, molti dei sintomi come vomito, diarrea o dolori addominali potrebbero fuorviare poiché attribuibili ad altri tipici disturbi della salute dei bambini.
È importante quindi prestare attenzione anche ad altri tipi di sintomi, come una costante perdita di peso o alcune problematiche del cavo orale, che, se presenti insieme agli altri, indicherebbero un’alta possibilità di trovarsi di fronte a un’intolleranza al glutine:
- Perdita di peso associata a problemi digestivi, non correlata a cambi di abitudini alimentari
- Crescita lenta, bassa statura
- Addome gonfio e dolorante
- Le feci del bambino si presentano grasse e voluminose
- Diarrea alternata a stipsi
- Problemi ai tessuti molli del cavo orale, come stomatite aftosa o gengive infiammate, dermatite erpetiforme, assottigliamento della mucosa linguale, alterazioni della produzione di saliva
- Problemi ai tessuti duri del cavo orale, quali ipoplasie, alterazioni dello smalto che possono interessare sia i denti da latte che quelli permanenti, con conseguente rischio di ritardo dell’eruzione dentale e dello sviluppo delle ossa mascellari e carie
- Cambi d’umore repentini, con passaggio da nervosismo ad apatia
Clicca qui per avere maggiori informazioni sulle gengive infiammate o altre sintomatologie legate alla celiachia, tra cui le carie. Infatti i bambini celiaci hanno minori probabilità di sviluppare carie per la minore produzione salivare.
Si deduce quindi che sia di estrema importanza per il bambino una diagnosi precoce, prima che il mancato apporto delle sostanze nutritive porti ad una situazione di denutrizione e che in futuro si sviluppino ulteriori patologie. Può essere d’aiuto fare una lista dei sintomi che il bambino presenta, e annotare in un diario i cibi mangiati e gli eventuali sintomi che si dovessero presentare subito dopo il pasto, cercando di determinare se esista un rapporto fra i cibi ingeriti e la sintomatologia.
L’unica terapia è un regime alimentare molto semplice, ma difficile da mettere in pratica, perché prevede la totale esclusione del glutine dalla dieta. Può essere allora una buona idea quella di coinvolgere il bambino nel fare dei piatti deliziosi e divertenti da preparare, in modo tale che il problema sia affrontato con un approccio consapevole e positivo.