In occasione della Festa Democratica di San Giorgio a Liri, paesino del frusinate, (nella Terra di Lavoro, oggi bassa Ciociaria) del 18 e 19 Agosto 2013, l’Europarlamentare del Partito Democratico Francesco De Angelis e il Consigliere Regionale del Lazio, Mauro Buschini hanno rilasciato due brevi interviste, in merito alla crisi economica che affligge il Bel Paese, tra diritto allo studio e diritto al lavoro.
L’Idea: Onorevole De Angelis, lei fa parte della direzione nazionale del PD, cosa ne pensa del fermento politico attuale italiano? Il governo cadrà o non cadrà? Mi dia la sua opinione.
On. Francesco De Angelis: È una domanda da mille punti, molto difficile. Gli esiti sono incerti. Capiremo a settembre che cosa succede. Purtroppo c’è una situazione complicata. Da una parte l’esigenza di garantire stabilità, e quindi dare un governo soprattutto al paese. Dall’altra c’è la vicenda personale e non politica di Silvio Berlusconi. Ecco, bisogna separare queste due situazioni. Una cosa è certa. Noi non ci faremo logorare e non cederemo ai ricatti. Sono due situazioni che vanno sui binari diversi. Non si può mettere sullo stesso piano la vicenda giudiziaria con la situazione della politica del paese. Un conto sono gli interessi dell’Italia, un’altra cosa gli interessi di Berlusconi. Rispetto a quella vicenda dico che la legge è uguale per tutti, quindi insomma per noi è un punto fermo! Non c’è la volontà da parte nostra, come tenta di far credere il PDL, di schiacciare l’opposizione attraverso una vicenda giudiziaria. La vicenda giudiziaria riguarda Berlusconi e certo non arriva dal Partito Democratico. Sono problemi di Berlusconi. Il nostro gruppo parlamentare assumerà un atteggiamento molto coerente sul fatto che la giustizia è uguale per tutti. Una cosa è certa: ripeto non cederemo ai ricatti. Noi vogliamo garantire la stabilità perché questo è un momento difficile. C’è una crisi molto dura che colpisce molte famiglie, molti lavoratori, soprattutto molti giovani che non trovano lavoro. C’è soprattutto emergenza economica, quindi noi riteniamo che in questa fase bisogna pensare a questo. L’attuale governo non è il governo voluto dal Partito Democratico. È un governo di necessità. È un governo che ci consegna il voto, un voto che insomma ha segnato la vittoria del centro sinistra, del PD, però purtroppo non si tratta di una vittoria sufficiente a garantire un governo di centro sinistra, un governo di cambiamento. Purtroppo sono mancati i numeri al Senato. Adesso noi diciamo una cosa molto semplice: affrontiamo l’emergenza economica e facciamo una nuova legge elettorale che restituisca il potere di scelta ai cittadini e poi andiamo di nuovo al voto.
E questo è il nostro percorso. E poi io credo il modo migliore anche per non cedere ai ricatti è: a settembre subito la legge elettorale. In questo modo se qualcuno perde la bussola andiamo al voto, ma andiamo al voto con una nuova legge elettorale.
L’Idea: Per quanto riguarda la politica estera visto che lei è membro della “Delegazione delle relazioni con gli Stati Uniti” qual è stata la sua reazione quando i giornali titolavano “Obama spia l’Europa” ?
On. Francesco De Angelis: Beh, quella non è stata una bella vicenda per gli Stati Uniti. I diritti, e soprattutto il diritto alla privacy dei cittadini, non devono entrare in contrasto o in conflitto con le esigenze della sicurezza. Un conto è garantire la sicurezza, altra cosa è spiare l’ Europa. Quello non è stato un passaggio positivo per gli Stati Uniti. È chiaro che l’Europa ha fatto sentire la sua voce. I rapporti con gli Stati uniti d’America sopno importanti. E noi adesso vogliamo costruire gli Stati Uniti d’Europa. È il nostro sogno. Questo è il Manifesto di Ventotene, il sogno di Altiero Spinelli: dare più forza all’Europa, ma non all’”Europa delle banche”, diciamo così, ma all’Europa dei popoli, dei cittadini . Ecco perché adesso ci sarà una passaggio molto importante, una prova molto importante per l’Europa anche nel rapporto con i cittadini, con la comunità internazionale, soprattutto adesso che approveremo il bilancio. Noi siamo e saremo molto chiari rispetto a questo passaggio. All’Europa della Merkel diciamo basta con il rigore, basta con l’austerità. Noi vogliamo crescita! Vogliamo soprattutto sviluppo! Vogliamo più Europa! Ecco questo vuole essere il nostro obiettivo e questo è l’obiettivo del gruppo dei socialisti e dei democratici.
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L’Idea: Onorevole Mauro Buschini, consigliere della Regione Lazio, di recente lei ha dichiarato che “salvaguardare i posti di lavoro in un momento come è questo è fondamentale “ che cosa vorrebbe dire agli operai della FIAT di Piedimonte San Germano, motore propulsore dell’economia locale in questi momenti?
On. Mauro Buschini: Io credo che i lavoratori della Fiat meritano attenzione, soprattutto meritano la salvaguardia del proprio posto di lavoro anche perché lo stabilimento di Cassino nell’ambito della struttura Fiat è comunque uno degli stabilimenti dove è stato fatto un grande investimento di innovazione per un prodotto di altissima qualità. E poi è bene che Fiat resti nel territorio del Cassinate. Lo abbiamo detto ai dirigenti a gran voce. Il lavoro delle istituzioni, della Regione Lazio sarà affinché Fiat torni a potenziare questo territorio. Del resto anche in passato, quando Marrazzo era a guida della regione e De Angelis era assessore alla piccola e media impresa, sono stati fatti tanti investimenti con una legge. Si tratta della legge 46, istituita per aiutare Fiat e il suo indotto. È quindi un territorio che si è predisposto affinché Fiat potenziasse la propria struttura sulla nostra provincia (Frosinone ndr) . Più in generale, io credo che il tema del lavoro sia il Tema, insomma non uno dei temi dell’agenda politica ma il Tema dell’agenda politica! Perché senza lavoro non c’è futuro, non c’è possibilità per i giovani di affermarsi, di coloro che sono nel ciclo produttivo di poter fare una vita serena dentro una crisi straordinaria come questa. Nel nord della provincia di Frosinone abbiamo come regione Lazio chiesto e ottenuto un riconoscimento di zona di area di crisi e messo anche un finanziamento cospicuo. Là ci sono 81 milioni di euro per potenziare la struttura produttiva, l’innovazione di quel territorio. Nella parte del Cassinate, in passato è stato fatto questo grande lavoro sulla 46. Noi vogliamo tornare a potenziare quella legge e fare in modo che le istituzioni facciano per intero la propria parte; davanti a una crisi straordinaria come questa c’è una parte che deve fare il privato e una parte che deve fare il pubblico, le istituzioni. Noi la nostra parte la faremo fino in fondo. Soprattutto vogliamo trasmettere un messaggio: dalla crisi si può uscire anche più forti di prima se un territorio è consapevole del fatto che deve tornare ad essere appetibile a nuovi investimenti, cioè tornare ad essere un territorio dove è conveniente, dove è facile, dove è produttivo, tornare ad investire!
L’Idea: Che cosa vuol dire in merito alla condizione degli studenti nella regione Lazio?
On. Mauro Buschini: La regione era ferma su ogni tipo di pagamento, ivi compreso i pagamenti riguardanti il diritto allo studio. Tanti studenti giustamente hanno reclamato, anche perché a loro sono stati assegnati i fondi su un’ impostazione meritocratica e quindi con grande diritto. Ora si tratta di fare un diritto a livello di investimento, e pensiamo di farlo innanzitutto creando un sistema universitario nel Lazio che sia davvero corrispondente alle esigenze di territorio e di investimenti che bisogna fare nel ciclo produttivo. A questi aggiungiamo il fatto che per noi la cultura e l’istruzione non sono un punto di spesa, e quindi per noi nel bilancio della regione non va messo tra i punti di spesa ma tra i punti di investimento, perché non c’è futuro se non c’è l’istruzione. Soprattutto un territorio che deve trasformarsi completamente non può farlo se non lo fa a stretto contatto con l’istruzione, la preparazione e la formazione. È quindi necessario creare un legame più stretto su singoli progetti, sulla progettualità di questo territorio fra le istituzioni e l’università, perché l’università sia anche un grande diritto. L’ Università di Cassino va potenziata e preservata perché ha rappresentato per tanti studenti della nostra provincia un diritto allo studio, perché per tanti studenti che non potevano andare fuori sede ha rappresentato l’acquisto di un diritto nuovo che non va solo preservato ma anche ampliato.