Avevamo incontrato Alberto Sordi al Festival di Cannes durante una retrospettiva dedicata al regista Dino Risi e a Vercelli dove Alberto aveva presentato il suo film “Nestore”, la storia di un vetturino e il suo cavallo per le strade di Roma. Nella nostra intervista, parlando della sua carriera di attore, Alberto Sordi ha detto: “Ho sempre anticipato gli eventi, raccontando in films come “Tutti dentro”, “Assolto per avere commesso il fatto”, quanto era difficile per un uomo onesto vivere in Italia.
Tra i suoi personaggi, uno in particolare che le è piaciuto? Alberto risponde: “Il film “Una vita difficile” perché è un romanzo di vita di un italiano e anticipa nei tempi quello che è avvenuto in Italia, questo è uno dei personaggi più completi che ho interpretato”. Del film “Nestore” Alberto Sordi dice: “È un film intenso e romantico che si svolge anche nel divertimento, che riguarda persone e animali”. “La storia del film fa pensare che le categorie marginali della società abbiano molto più da dire rispetto alle categorie che dirigono la società. I film più belli rimangono quelli che rappresentano la realtà, ma oggi sembra esserci nel cinema una tendenza a fare films di effetto che non lasciano più riflettere sulle cose più importanti della vita. Non si devono seguire certe mode, certe tendenze che non sono giuste sul piano artistico e morale. Si deve continuare a manifestare i propri sentimenti anche se non si ha un risultato sul piano commerciale”.
Scherzosamente avevamo chiesto ad Alberto una frase o una parola tra le sue preferite e sorridendo aveva detto: “Amore mio”. Del suo lavoro di attore Alberto dice: “Il lavoro di attore non richiede necessariamente una personalità diversa dalla propria; interpreto un personaggio non per fare un’imitazione ma per sentirmi quel personaggio”.
ANNA & MARIA SCIACCA