Intervista di Francesco Fornarelli
Colombara, l’abbiamo vista cantare recentemente nell’opera El Juez accanto al grande tenore José Carreras, è stata sicuramente una bell’esperienza; ci racconti…
È stata la terza ripresa di questa opera. La prima assoluta mondiale fu nel 2014 al Teatro Arriaga di Bilbao. Fu una bellissima esperienza, a cui fecero seguito nello stesso anno alter quattro recite altrettanto belle in Austria al Festpielhaus di Erl e in Russia al Mariinsky di San Pietroburgo. Tutti spettacoli sempre sold out ed applauditissimi. Quest’ultima ripresa è stata però per me un’esperienza particolarmente felice anche perché mi ha permesso di tornare a cantare a Vienna dove mancavo da qualche anno. Carreras è una persona gentile e di grande spessore oltre che un eccellente collega. In scena si lavora sempre molto bene e spero di avere altre occasioni di ritrovarmi presto sul palco ancora insieme a lui in futuro.
Lei è sempre molto impegnato tra opere e concerti in giro per il mondo, ma abbiamo notato che è anche molto attivo come insegnante, cosa preferisce di più, cantare o insegnare?
Per me oggi sono tutte e due passioni molto grandi. Diciamo che quando le opere sono eseguite in un certo modo e criterio, si lavora con un bel cast ed in sintonia con tutti, il piacere di cantare rimane sempre la mia priorità. Credo sia anche ovvio per un cantante come me ancora in carriera che sia più piacevole cantare che insegnare al momento ma…in questi ultimi anni ho scoperto davvero di avere una grande predisposizione per l’insegnamento del canto ed è diventata anche questa qualità una parte molto importante e sempre più presente nel mio calendario e che mi piace davvero molto fare, e mi sta dando davvero tante soddisfazioni. Adesso però sono già concentrato sul mio prossimo imminente impegno dove interpreterò uno dei ruoli che amo di più: Filippo II nel Don Carlo di Verdi al Real Monasterio di San Lorenzo de El Escorial di Madrid il 28 e 30 Luglio prossimi.
Dopo Madrid ci sarà Il Master Class di Varna: È un’occasione imperdibile per le giovani voci che parteciperanno; quale consiglio si sente di dare ai giovani cantanti?
Di impegnarsi un po’come facevamo noi all’età di 15 anni. I ragazzi di oggi sono presi da tante distrazioni ma l’unico vero modo per arrivare a fare e bene questo mestiere è quello di lavorare sodo fin dall’inizio e perseverare su tutti gli aspetti nello studio. I miglioramenti poi arrivano di conseguenza all’impegno profuso, nel canto come in tutte le cose della vita.
Nel mese di agosto, in quale opera debutterà?
Nel Boris Godunov, l’opera capolavoro di Modest Mussorsky e soprattutto meta veramente importante per una voce di basso come lo è la mia. È un debutto che attendo da tantissimi anni e che sto vivendo con molto entusiasmo preparandomi su ogni dettaglio ed anche con un pizzico di emozione che non guasta mai avere per trovare la giusta concentrazione, al pensiero di debuttare questo titolo al Festival di Varna in Bulgaria e quindi davanti al pubblico bulgaro che conosce molto bene la lingua russa. La Bulgaria è fra l’altro anche la patria di alcuni fra i più grandi bassi del mondo del recente passato come Boris Christoff e Nicolaj Ghiaurov. Sarà sicuramente uno degli appuntamenti più attesi della stagione ed è per questo che mi sto preparando nel miglior modo possibile.
Riuscirà quest’estate tra un impegno e l’altro a concedersi un po’ di vacanze?
Direi di no… ho un calendario molto fitto e ricco di impegni. Cercherò di ritagliarmi comunque un po’ di spazio se non una vacanza vera e propria per “rifiatare”fra gli impegni ma credo che almeno sino a novembre sarà molto difficile.
Oltre all’opera lirica, quali sono le sue passioni?
Mi piace viaggiare, cucinare, la prosa, il cinema e la lettura. L’ascolto di musica di vario genere e lo sport..tante cose davvero.
Quali sono i suoi prossimi impegni dopo il debutto di Boris?
Sempre al Summer Festival di Varna, canterò 2 giorni dopo il mio debutto in Boris, La forza del destino. È una realtà dove mi trovo molto bene quella di Varna e dove ho instaurato in questi anni un ottimo rapporto di amicizia e di collaborazione. Poi andrò subito dopo a Bruxelles per 8 recite di Macbeth. In seguito mi aspettano 2 Masterclass a Bologna ed a Roma con un mio Concerto, e a Malta 2 recite di Aida. Si arriva cosi a fine anno dove sarò prima a Zagabria e poi a Rijeka per 2 Galà di Faust che fra l’altro registrerò in questa occasione per l’etichetta Universal.
Pregi e difetti di Carlo Colombara?
Tanti di uno e dell’altro. Trovo difficoltà a cominciare (ride). I pregi li lascio dire a voi…ed i difetti invece me li vorrei tenere per me… In breve penso di poter dire che si equivalgono ma…forse è troppo facile dire questo…e poi posso essere sempre smentito in qualsiasi momento da chiunque sia per una cosa che per l’altra! (ride)
Se tornasse indietro nel tempo, cosa non rifarebbe?
Mi creda, in generale rifarei tutto e sono tutt’oggi contento di quello che sto facendo. Per quanto riguarda il lavoro forse talvolta avrei potuto fare qualche scelta diversa ma in linea di massima sono molto soddisfatto di tutto quello che ho fatto e che ho raggiunto fino ad oggi e non mi posso lamentare di certo ne tanto meno avere qualche rimpianto particolare.
Ringraziamenti speciali….
Sicuramente il mio Maestro Paride Venturi. E’ stato il mio unico vero Maestro ed ho avuto subito la fortuna di incontrare la persona giusta fin dagli inizi, e che mi ha veramente dato la corretta linea di studio ed inquadratura per incominciare questo mestiere. Poi sicuramente tutte quelle persone che mi sono state vicino in questi ormai 30 anni di carriera e condiviso con me momenti belli e meno belli..tutti. Ma un ringraziamento veramente speciale vorrei però farlo per una volta a me stesso per quello che sono diventato oggi perché ho sempre creduto in me e lavorato senza tregua giorno su giorno.