Un corto di Daniele Spadoni dedicato alla storia di Chendi, l’ufologo che dice di essere stato rapito dagli extraterrestri
La storia di Franco Chendi, ufologo argentano che racconta di essere stato rapito dagli alieni, è l’oggetto del nuovo cortometraggio girato da Daniele Spadoni ad Argenta, un territorio già conquistato dal regista con la fuga di Diabolik che vede come protagonista lo stesso Chendi nelle vesti del ladro più famoso dei fumetti.
Questa volta l’attore torna nei panni di se stesso per rivelare i suoi incontri ravvicinati con gli extraterrestri. Il primo avvistamento sarebbe stato in tenera età. “Lo vidi per la prima volta quando avevo solo 6 anni – racconta Chendi nel filmato tramite la voce di Andrea de Nisco -. Era notte fonda e io dormivo profondamente nella mia cameretta quando all’improvviso fui risvegliato da un rumore agghiacciante, simile al guaito di un cane. Nella penombra della stanza non riuscivo a vedere ma era lì e si muoveva verso di me”.
Il mistero si infittisce nel dicembre del 1984. “Era un sabato sera e nonostante il freddo era una bella e limpida notte invernale – ricorda l’ufologo -. Con due amici decidemmo di partire per Medicina, in provincia di Bologna, per andare a trovare degli amici. In auto eravamo allegri, come sempre quando si stava insieme noi tre. Ma la nostra spensieratezza si interruppe troppo presto, perché quando arrivammo nei pressi dell’arginello, al di là del quale si trovano distese di valli paludose, vedemmo quelle strane luci”.
Un’esperienza paranormale alla X-Files. Le luci infatti sarebbero state quelle di un Ufo, proprio davanti alla loro auto, che ha rapito il giovane Chendi per effettuare degli esperimenti e rispedirlo sulla terra. Gli alieni sono ritratti proprio come nell’immaginario collettivo: una creature verde inespressiva ma ma estremamente intelligente e dotato di tecnologie fuori dalla capacità umana.
Da allora l’uomo sostiene di essere immune a virus e batteri. E di aver stabilito una sorta di contatto con il mondo extraterrestre, tanto da vivere “un altro fatto che va oltre la semplice stranezza”. “Era la sera 13 dicembre del 2004 – riprende il racconto -. Ero a casa da solo, i miei erano usciti per andare da amici nel paese vicino. Il tempo trascorreva tranquillo, quando all’improvviso ho risentito quei rumori e, poco dopo, è comparso un alieno che mi ha toccato ed è sparito”.
Ma la fantascientifica storia di Chendi non finisce qui. L’ultimo rapimento risalirebbe al 15 dicembre 2016. “Questa è stata l’ultima volta che mi hanno preso. Tutte le volte mi hanno sempre riportato indietro. La mia vita è passata così, con questa consapevole rassegnazione. Li sento arrivare tre giorni prima perché è tre giorni prima che cominciano quegli strani rumori, quello strano odore che ormai fa parte delle memorie della mia esistenza. Sì, mi hanno sempre riportato indietro, ma tutte le volte hanno portato via qualcosa di me, la mia intimità che non può nascondersi a occhi e orecchie sempre presenti, e in fondo le mie eterne paure di bambino, che voleva una vita normale come tutti gli altri, sono lì in agguato… ogni giorno, ogni notte…”. (Gentilmente concesso da estense.com)