Sunday, November 17, 2024

Il nuovo governo Monti e i tagli

Le misure di austerità, che il Governo Monti sta instaurando per salvare l’Italia, colpiscono anche pesantemente il mondo dell’emigrazione, che negli ultimi tre anni ha già subito tagli di oltre il 70% delle spese cosiddette “per” gli italiani all’estero, ma che noi sosteniamo essere a favore dell’Italia. Tre sono gli ambiti che ci toccano immediatamente: Lingua e cultura; Consolati e RAI Internazionale. L’ulteriore taglio del 52,14% all’insegnamento dell’italiano mette in pericolo la diffusione della nostra lingua nel mondo: il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero – CGIE ha chiesto che si faccia la verifica degli sprechi, che si salvino per quanto possibile le realtà in cui i corsi di lingua sono inseriti nel curriculum delle locali scuole dell’obbligo, che si eviti l’invio all’estero di Dirigenti Scolastici quando i loro stipendi e benefici sono superiori ai contributi erogati agli enti gestori dei corsi di italiano nelle circoscrizioni consolari alle quali sarebbero assegnati. Un altro colpo alle nostre realtà consiste nelle chiusure dei Consolati. Per quanto riguarda gli Stati Uniti il Ministro Frattini aveva autorizzato la chiusura dei Consolati di Detroit e Filadelfia. Appena entrato in carica, il Ministro Giulio Terzi di Sant’Agata, ex ambasciatore d’Italia in USA, nella prima riunione del Consiglio di amministrazione della Farnesina, aveva preso visione di una proposta nella quale si prevedeva invece la chiusura di Newark, che da Vice Consolato era stato elevato a Consolato soltanto due anni fa. La Commissione Anglofona del CGIE (Australia, Canada, Sud Africa e USA) riunita a Washington ha subito fatto pervenire al Ministro la nostra richiesta che si rimettessero in discussione le chiusure che riguardavano i nostri Paesi: oltre a Newark, anche Adelaide e Brisbane in Australia. Il giorno dopo è arrivata una nota del Ministero degli Esteri, che comunica che il Ministro Terzi ha deciso di congelare ogni decisione finché il Parlamento non avrà discusso l’intero piano di riassetto del MAE. Evviva! Una vittoria ce la siamo portata a casa. Ovviamente poche ore dopo, un deputato eletto in Nord America per la maggioranza uscente che aveva proposto queste chiusure si è gloriato di avere tutto il merito della richiesta di Terzi. Come nella favola, c’è sempre una mosca cocchiera, che si vanta di aver guidato con successo la carrozza a destinazione nella tempesta di neve. Ma noi non ci crediamo. Un altro motivo di grave preoccupazione, dibattuto a Washington, è stato quello dei tagli al bilancio di RAI Internazionale, che avrebbero come conseguenza la fine dei programmi prodotti specificamente per gli italiani fuori d’Europa: Italia chiama Italia, Grande Sportello Italia e così via. Abbiamo preparato e votato all’unanimità una Petizione, che preghiamo tutti di firmare, nella quale si chiede di ripristinare il contributo della Presidenza del Consiglio, non eliminare i programmi per l’estero prodotti da RAI Internazionale e creare un tavolo di consultazione con CGIE e Comites per stilare una nuova Convenzione fra la Presidenza del Consiglio e la RAI, che garantisca l’informazione per gli italiani nel mondo e sugli italiani all’estero in Italia. Con noi c’era il Senatore Pedica, dell’IdV, che ha fatto immediatamente un’interrogazione parlamentare, ripresa dalle agenzie di stampa. Vedremo e terremo i nostri lettori al corrente degli sviluppi.

redazione
redazione
Tiziano Thomas Dossena, Leonardo Campanile, LindaAnn LoSchiavo, and Dominic Campanile

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