“Con il riconoscimento da parte dell’Unesco, dall’essere “vergogna” nazionale Matera diventa “patrimonio” dell’umanità, e da quel momento la città ha cominciato a parlare al mondo”. Con queste parole, il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo Santochirico, ha aperto il suo intervento nell’ambito delle celebrazioni per i venti anni di iscrizione dei Sassi e del Parco delle Chiese rupestri nell’elenco Unesco del patrimonio mondiale dell’umanità.
“Più che retorica del passato – ha detto Santochirico -, gli appuntamenti di questi giorni sono l’occasione per guardare ancora una volta al futuro, alle opportunità che scaturiscono dalla valorizzazione del paesaggio culturale dei Sassi e del Parco delle Chiese rupestri; una strategia di sviluppo culturale e ambientale a lungo termine che si inserisce profondamente nel tessuto socio-economico del territorio”.
“La Regione Basilicata – ha aggiunto – può offrire un grande contributo, non solo sostenendo la candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019, come sta facendo, ma dandosi nuovi strumenti di tutela e valorizzazione del paesaggio, come il Piano strutturale paesaggistico già avviato nel 2009, nonché l’approvazione di importanti leggi, come quelle sulle attività e sui beni culturali, già elaborate nella scorsa legislatura”.
“Nell’arco di alcuni decenni, – ha proseguito – facendo leva sul binomio cultura e paesaggio Matera è riuscita a vincere molte sfide, cogliendo a pieno le occasioni di riscatto: dall’approvazione della legge 771 del 1986 all’inserimento della città World Heritage List del 1993 grazie all’apporto della migliore intelligenza materana (da Tommaso e Raffaele Giura Longo a Raffaele De Ruggieri, da Pietro Laureano a Lorenzo Rota, Amerigo Restucci e numerosi altri) e al coinvolgimento delle istituzioni e della comunità locale”. “Abbiamo davanti la sfida di capitale culturale ed ora come allora – ha concluso il presidente Santochirico – è necessaria stessa compattezza, identica ricchezza di pensiero, eguale lungimiranza, medesima unità di intenti per conseguire anche questo traguardo”. (aise)