l’Organizzazione meteo mondiale, dopo diversi decenni, pubblica ufficialmente il nuovo Atlante internazionale delle nubi in occasione della Giornata mondiale della meteorologia che si tiene oggi. Tutti coloro che vogliano prenderne visione possono accedere all’edizione digitale, al link https://www.wmocloudatlas.org/
“Rispetto al passato”, spiega Marina Baldi dell’Istituto di biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibimet-Cnr), “il nuovo atlante presenta alcune importanti novità: oltre alle nubi classiche vengono per la prima volta introdotte le nubi speciali: l’Homogenitus, il nome dal latino che significa ‘nubi dovute alle attività umane’, quali le scie di condensazione o contrails generate dagli aerei, quelle che una ‘bufala’ purtroppo diffusa definisce ‘scie chimiche’, e le Asperitas: nubi dalle forme convolute e drammatiche, che ricordano la superficie di un oceano in tempesta. E’ stata inserita nell’Atlante anche la specie Volutus, dal latino ‘che si avvolge’, che comprende le roll clouds, enormi rotoli di vapore simili a un cilindro o rotolo, a volte arrotondati e disposti orizzontalmente”.
Copia dell’Atlante del Taffara, assieme a strumentazione moderna ed antica usata per la osservazione delle nubi, è esposta oggi, nel corso dell’evento celebrativo della Giornata Mondiale della Meteorologia in corso all’Università La Sapienza di Roma. Di seguito il link della locandina dell’evento del sito del Cnr: https://www.cnr.it/it/evento/1