Francisco Garden: il 15 dicembre 2018, con un evento mediatico on-line, pubblica il catalogo della nuova collezione Temps D’enfant, scaricabile gratuitamente.
Francesco Bosco, in arte Francisco Garden, un artista del quale già da tempo seguiamo la sua evoluzione personale, è cresciuto molto artisticamente dai suoi esordi in Veneto, e, pur mantenendo in tutte le sue creazioni un impronta indelebile e facilmente riconoscibile, ha raggiunto ora una certa maturità, una grande sicurezza nella trasfigurazione materiale del suo talento. Sicurezza che però non riesce a nascondere tutta la sua profondità d’animo, che emerge prepotente sin dal primo sguardo alle sue opere.
Ripercorriamo brevemente la biografia dell’artista: nato nel 1977 a Cosenza e cresciuto a San Lorenzo del Vallo (CS), sin da bambino sviluppa un forte interesse per il disegno, infatti si diploma presso l’Istituto d’Arte di Castrovillari e prosegue gli studi laureandosi in D.A.M.S. con indirizzo Multimediale. Nel 2009 si trasferisce in Veneto, precisamente a Castelfranco Veneto (TV), dove grazie ad un amico originario del Brasile scopre la passione per l’argilla. Ispirazione, istintività e capacità di plasmare forme, portano l’artista a sviluppare un suo stile personale, muovendosi in stili differenti fra loro, passando dall’arte sacra all’arte moderna. I Volti di Cristo sono infatti il primo approccio di Francisco nel plasmare la materia a il passaggio ad un arte sensibile è stato quindi quasi obbligato. L’insofferenza per la società moderna, con la frequente assenza di valori “umani”, si rivela chiaramente in una profonda partecipazione emotiva, che si rappresenta attraverso simbolismi e continue indagini introspettive. Numerose le rassegne d’arte cui ha già partecipato in diverse parti d’Italia, e lunghissimo l’elenco delle sue creazioni e ispirazioni, che si può facilmente consultare nel sito https://franciscogarden.jimdo.com .
Il 15 dicembre, in un originale evento mediatico on-line, Garden pubblicherà un catalogo pittorico del tutto nuovo, dal titolo Temps D’enfant, che già da solo fa presagire quale sia stata la fonte di ispirazione di questo nuovo percorso artistico.
Incuriositi non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione di incontrarlo ed intervistarlo in anteprima esclusiva.
Collezione Temps D’enfant di Francisco Garden
Intervista all’autore di Federico Scatamburlo
Parliamo del nuovo lavoro dal titolo Temps d’enfant? Perché hai scelto di dare questo nome tempo bambino, cosa vuoi comunicare? Cosa vuoi trasmettere al pubblico?
Temps d’enfant credo che sia una piena raffigurazione di ciò che mi rappresenta, in uno stile maturo, intenso, che va ben oltre l’apparenza o l’inganno. Non a caso ho intitolato questa collezione Tempo bambino. Queste opere in realtà nascono da un’esigenza personale, spesso si dice chi fa arte mette a nudo la propria anima, allora perché non spogliarmi e mettere in evidenza la nuda verità dell’artista che sono. Credo che questo genere mi rappresenti per quello che sono veramente.
Ognuna di queste opere rappresenta Garden, in ogni quadro c’è una situazione diversa, ad esempio: nell’opera “DIREZIONI” cerco di darmi delle indicazioni da seguire, in realtà poi non riesco a farlo visto il mio carattere ribelle; nell’opera “E I RICORDI VANNO” ci sono ricordi del mare di quand’ero bambino. Nel “IL MIO PENSIERO VOLA VERSO TE” il personaggio guarda un luna blu, il pensiero scritto sul collo vuole rappresentare come in un sussurro il respiro della persona amata, mentre il girasole indica la luce che illumina le giornate. “SOLO” è dedicata a tutte le persone che soffrono di solitudine.
Ogni opera per me è importantissima, ed è straordinario riuscire a comunicare veramente emozioni e sensazioni che l’artista prova. Sono opere autobiografiche, parlano del mio vissuto. Temps d’enfant non va inteso come un album di opere frivole o leggere, per come forse si presenta al primo impatto, il senso profondo della mia arte si può comprendere a fondo soprattutto attraverso la lettura dell’opera e della critica scritta e curata dal critico d’arte internazionale Prof. Alfredo Pasolino. Il Professore ha curato tutte le critiche del catalogo Temps d’enfant. Lo stimo tanto, mi segue fin dall’inizio, dalla mia prima personale “DALLA TERRA“.
Come nasce il tuo genere pittorico?
Come nasce! Non nasce, lo senti, proviene dall’anima, può anche nascere dopo anni, o venir fuori all’improvviso… o dopo tanti esperimenti, dopo tante riflessioni ed esercitazioni, può arrivare dal tempo e dall’esperienza, dalla pazienza e dall’amore. Dalla passione che ci metti per creare qualsiasi cosa. Ecco come nasce. Dalla passione e dall’amore.
Nelle tue opere sono raffigurate queste figure bianche vuote: ci puoi spiegare il motivo, il significato?
Tutto nasce da una scultura dal titolo “GUARDAMI“, che fa parte del filone dei volti bianchi: questa scultura in questione è stata creata in Veneto e precisamente a Castelfranco Veneto, nel 2012. Già allora volevo esprimere il mio pensiero attraverso la scultura, il senso di quello che stiamo vivendo oggi, ovvero una società sempre più fredda, sempre più staccata dalla realtà. Dalla crisi economica che ha messo in ginocchio milioni di persone. A distanza di anni questa scultura mi ha ispirato le opere di Temps d’enfant, questo volto bianco, figure vuote o mezze vuote ad esprimere il disagio di una società vuota e senza regole. Senza far caso a volte dell’amore che ci circonda.
Sappiamo che sei un bravo scultore, ma ad un certo punto hai sentito l’esigenza di andare oltre e buttarti a capofitto nella pittura. Puoi spiegarci il motivo di questa esigenza?
Grazie per il bravo scultore!
Certo il senso dell’arte è essere curiosi e senti ad un certo punto che andare oltre, esplorare nuovi orizzonti, “l’arte è come il sesso” ma al tempo stesso far incuriosire lo spettatore ed essere costantemente alla ricerca di un qualcosa. Infine può anche nascere per caso, come la pittura informale di P. Klee, o di Picasso, che con il suo stile torna bambino grazie ad un disegno visto per caso, fatto appunto da un bambino. Con questo voglio dire che se un artista ha tempo a sua disposizione, può dedicare una buona parte alla ricerca interiore, e metabolizzare concetti e idee, per arrivare man mano ad uno status personale. Questo è il punto di vista che giustifica questa nuova forma d’espressione, la pittura.
Che piacciano o no, in quelle opere c’è te stesso, c’è impressa l’anima dell’artista, sia sulle tele che nelle sculture.
La tua è una pittura espressionista onirica, così meglio definita dal critico d’arte Alfredo Pasolino…
Si, è stata definita dal Prof. Alfredo Pasolino “espressionismo onirico”, sono d’accordissimo con lui ne parlammo a lungo, in fondo mi segue da molti anni, e chi come lui può conoscere meglio l’artista Garden. Grazie Alfredo…
Credo che tutti sogniamo ad occhi aperti, c’è chi dice che gli artisti sono strani, chissà se è vero! Ci sono momenti in cui ti stacchi dalla realtà, perché stai sognando e vivendo delle esperienze, vivi delle visioni all’improvviso, e così prendono vita forme e colori.
Questo accade anche perché mentre lavoro ascolto tanta musica, che mi infonde tanta ispirazione, in particolare Alanis Morissette, che con il brano “Citizen of the planet” ha fatto nascere molte idee, poi tanti altri artisti come Madonna, Arisa, Laura Pausini, Tracy Chapman, Amy Winehouse, Loredana Bertè, Fabio Curto, Patty Pravo, Mango, Queen, Sade. Lasciarsi rapire dalla musica, dalle parole, dal ritmo, dalla voce dell’artista, credo che sia meraviglioso, ecco come perdo completamente il contatto con la realtà, mi catapulto in un mondo nuovo, fatto di stimoli e visioni.
Quali sono le opere che oggi più ti rappresentano e perché? Ti manca la scultura?
Oggi le opere che più mi rappresentano credo siano queste, parlano di Francisco Garden, parlano della mia persona, della mia anima, dell’amore che sento dentro di me…
Ma la scultura è stato il mio primo amore, grazie soprattutto al mio compianto amico Jorge Nunes… porterò sempre nel cuore il suo ricordo.
Abbiamo notato all’interno del catalogo diverse poesie scritte da donne, come mai questa scelta al femminile?
Prima della nascita e dell’esecuzione di un progetto medito molto le idee da trasformare in arte, che siano da trasporre sulla tela o altro. Per rendere questa dinamica, il processo di creazione di questo “catalogo”, ho pensato di inserire delle poesie inedite scritte appositamente per il catalogo Temps d’enfant da poetesse artiste. I canali dei social network mi sono stati utilissimi per contattare le persone giuste. Alla mia proposta di collaborazione hanno aderito subito con entusiasmo, e sono anime che amo e stimo immensamente, per tutto il loro impegno e contributo che danno alla cultura, riuscendo a trovare il tempo di gestire famiglia ed impegni e anche un poco per me. Sono sempre stato dalla parte delle donne e continuerò a dar loro il mio sostegno culturale.
Un grazie di cuore dunque ad Anna De Filpo, Stefania Melani, Annarita Viscido, Laura Ficco, Anna Maria Bolletta, Rossella Miceli. Poesie meravigliose, una più bella dell’altra. Temps d’enfant vuole essere il mio omaggio a tutto il mondo femminile. Ma ho voluto anche inserire una bellissima poesia inedita scritta appositamente per il catalogo, per la quale ringrazio vivamente Davide Rocco Colacrai.
Francisco come vedi il futuro della tua arte?
Bella domanda! (esita) dipende dal genere di musica che ascolterò… Certamente sarà un’arte in continua evoluzione.
Come mai la scelta di pubblicare on-line il catalogo delle tue opere?
Ho sempre pubblicato on-line i miei lavori, tramite il mio sito ufficiale e i miei social network: credo sia il mezzo più pratico e veloce per far conoscere le emozioni, e inviare messaggi a tutto il mondo. Siamo in continuo divenire, quindi perché non sfruttare il più possibile la tecnologia che abbiamo a disposizione, immediatamente fruibile?
Pubblico tutti i giorni opere sui social in modo gratuito, non ho bisogno di terzi per farmi pubblicità. Nel tempo ho potuto notare come molte persone si siano avvicinate al mondo dell’arte proprio grazie al web.
Il catalogo Temps d’enfant potrà essere scaricato gratuitamente dal mio sito cliccando su download.
Hai altri progetti futuri? Dove ti piacerebbe esporre?
Si certo! Ci sono tanti progetti e collaborazioni per il futuro.
Il mio sogno è esporre a Venezia, New York, Londra, Parigi, Tokyo, ecc…
Salutiamoci con un tuo pensiero, Mr. Garden…
Vediamo… “L’arte salverà il mondo, unirà i popoli della terra e diverrà portatrice d’amore e giustizia. Abbatterà il muro dei pregiudizi e delle sofferenze. Non ci sarà distinzione tra nero e bianco, cristiano, ebreo, musulmano, gay, bisex, etero. Tutto avverrà per amore dell’espressione artistica.
Viva l’arte, viva la libertà.” F.G.