Tuesday, December 24, 2024

Da “La religione segreta dei Templari” a “Io sono ciò che mangio”. Intervista esclusiva allo scrittore Michele Allegri.

Intervista di Tiziano Thomas Dossena

Ecco un’intervista con un autore poliedrico che ha avuto molto successo con i suoi libri sia quando trattano argomenti complessi e leggendari come i Templari sia che parlino dell’alimentazione. 

L’Idea Magazine: Il suo saggio “La religione segreta dei Templari” tratta un tema finora velato di mistero. Ce ne parli un po’.
Michele Allegri:  Questo saggio, questo e-book scaricabile dalla piattaforma Amazon, chiude un mio lungo percorso di studio e ricerca sull’Ordine dei Templari e i tanti misteri che avvolgono la sua nascita, il suo sviluppo e la sua fine.
Ho voluto analizzare il retroterra antropologico e religioso di alcune famiglie nobili europee i cui esponenti fondarono l’Ordine nel 1118, rendendolo potente ed immettendo in esso una vera e propria religione segreta, conosciuta solo ai livelli più alti dell’organizzazione, dagli alti dignitari e dal Gran Maestro. Questa religione aveva miti e riti propri, esoterici, negromantici ed antitetici rispetto alla religione cattolica e alla Regola data loro nel 1128. Per questo motivo, una volta scoperchiato il vaso di pandora, grazie ad alcune rivelazioni fatte da cavalieri delatori, i Templari furono oggetto di arresti in massa in Francia. Interrogati, alcuni sotto tortura altri no, confessarono tutti le medesime “colpe”.
All’atto dell’iniziazione i cavalieri sputavano sul crocifisso, rinnegando la figura del Cristo, credevano al Padre Celeste ma contemporaneamente ad un idolo barbuto in grado di salvarli e di fare ricco l’Ordine chiamato Bafometto, si autoassolvevano dai peccati, cingevano i loro corpi nudi con una cordicella magica, si scambiavano baci rituali dalla bocca al coccige.
I capi dell’Ordine chiesero scusa per quelle pratiche ai cardinali inviati dal papa ma poi ritrattarono le loro confessioni. Papa Clemente V, quindi, con tanto di Bolla, soppresse in perpetuo l’Ordine, scomunicando quanti avessero portato ancora l’abito e il nome.
Il re cristianissimo francese Filippo IV il Bello, con l’ausilio della Santa Inquisizione, li mandò al rogo nel 1313. I loro beni immobiliari passarono all’Ordine di Malta (l’attuale SMOM), il tesoro invece non fu mai ritrovato.
La parte più nascosta ed esoterica dell’Ordine, rappresentata da alcune nobili famiglie europee, sopravvisse, entrando nelle corporazioni muratorie e costituendo la Massoneria Scozzese ma anche la Fratellanza Rosacrociana e altre organizzazioni anche in seno alla Chiesa cattolica, come la Compagnia del Santo Sacramento o Priorato di Sion.
In un’epoca in cui la legittimità era data dal sangue, le famiglie nobili al vertice dell’Ordine del Tempio e delle successive filiazioni, si vantavano di discendere direttamente da un antenato divino e mostruoso, dotato di poteri magici e taumaturgici trasmessi di generazione in generazione attraverso il sangue blu della nobiltà (Santo Graal, sang real).
In questo quadro, assumeva una grande importanza il luogo della sepoltura dell’antenato che, per la peculiare mitologia di queste famiglie, dorme in attesa di risvegliarsi e tornare a regnare. Il desiderio di identificare il luogo di queste sepolture ha dato origine, nei secoli, ad una vera e propria caccia al tesoro cui si sono dedicati con fervore sia organizzazioni religiose, esoteriche e politiche sia studiosi di tutto il mondo.
Le mie ricerche storico-antropolgiche mi hanno poi portato a identificare a Falicon, un borgo del sud della Francia, un luogo sacro in cui ancora oggi si possono ammirare i resti di una piccola piramide che, nel Medioevo, fu custodita dai Templari e che nasconde una grotta in cui si compivano strani riti esoterici almeno fino ai primi del Novecento. Il terreno su cui sorge la piramide è sempre stato di proprietà di famiglie nobili e anche oggi è una proprietà privata.

L’Idea Magazine: Lei è un esperto sui Templari, avendo ricercato molto sull’argomento e scritto altri due libri su di loro: “Dossier: I Nuovi Templari” e “Elvis e il priorato di Sion”. È un argomento che desta molto interesse. Potrebbe parlare di questi suoi libri e di che cosa trattano in particolare?{Ne parli quanto a lungo le pare necessario}
Michele Allegri: “Dossier: i nuovi Templari”, scritto in collaborazione con mia moglie Irene Sarpato, è stato il primo libro in assoluto a censire in modo esaustivo le moderne organizzazioni templari mondiali le quali, è bene dirlo, non hanno alcun collegamento storico-fattuale con l’antico Ordine sorto in Francia e sviluppatosi poi in Palestina e in tutta Europa.
È un fenomeno in continua crescita. La maggior parte degli ordini neotemplari sono club ricreativi e conviviali, altri sono solo venditori di mantelli e titoli cavallereschi fasulli. In entrambi i casi, è bene dire che non sono riconosciuti da alcuna autorità nazionale o internazionale né tantomeno dal Vaticano. Ci sono stati poi alcuni casi di vera emergenza nazionale, come quello dell’Ordine Solare del Tempio di Luc Jouret che, in Svizzera e Canada, è stata una vera setta e ha causato centinaia di suicidi.
Prima di arrivare a descrivere questo fenomeno moderno, ho dovuto però spiegare al pubblico quale fosse stata l’importanza storica dei Templari, che a mio avviso rappresentano la prima forma di multinazionale che la Storia conosca perché avevano filiali in Europa e Medio Oriente che rispondevano alla “casa madre” a Parigi. I templari, infatti, al di là della forma di ordine monastico e militare che avevano assunto nel Medioevo, avevano anche una struttura verticistica e ben organizzata, prestavano denaro applicando alti tassi d’interesse, furono infatti i primi banchieri ed inventarono la lettera di credito.
Progettavano di costruire un Regno Latino in Palestina con l’appoggio di alcune case regnanti come i Buglione e i Lusignano, dove poter condurre indisturbati lucrosi affari, anche con il mondo mussulmano, al di fuori delle logiche politiche e delle lotte per il potere in corso in Europa: papa contro impero e principi contro principi.
Per questo e altri approfondimenti storico-scientifici e cronachistici, questo saggio è conservato presso la Biblioteca del Congresso USA e quella dell’Università di Harvard.

Il libro su Elvis Presley mette a fuoco tanti nuovi aspetti della vita e della personalità del Re del Rock e del periodo in cui visse: la sua probabile affiliazione alla TCB, cioè la Templar Christian Brotherhood, ramo americano del Priorato di Sion, la sua inclinazione personale per la numerologia, la predestinazione e l’esoterismo, il ruolo del colonnello e manager Tom Parker nell’ascesa del cantante e quello dei mass media e dell’industria cinematografica/discografica nella Guerra Fredda tra Est ed Ovest nella quale la musica rock ha svolto un preciso compito.
E ancora le posizioni politiche di Elvis, acceso anticomunista, il suo stretto rapporto con alcuni presidenti USA come Carter e Nixon, il suo ingaggio come agente della squadra narcotici e le tante stranezze che avvolgono la dipartita della star americana.
Ho inteso quindi esporre i fattori interni ed esterni che hanno determinato la sua carriera. Non solo quindi la grande genialità della persona e le sue inclinazioni esoteriche ma anche il grande gioco di potere e lo scontro geopolitico internazionale tra Est e Ovest che è iniziato proprio a partire dall’anno 1956.
Devo dire che questa mia opera ha suscitato grande interesse presso i media nazionali italiani a partire dalla trasmissione Voyager della RAI per arrivare a Mistero di Mediaset, passando per Rebus di Odeontv.

L’Idea Magazine: Ha continuato a parlare dei Templari in un articolo apparso sul quotidiano italiano a Londra, Libero Reporter, in quattro parti dal titolo “La nobile Mission di un’Europa di Pace, nel nome di Saturno”. Potrebbe gentilmente riassumerlo per i nostri lettori?
Michele Allegri:  L’articolo è molto esteso e dettagliato, l’idea centrale si può riassumere così: esiste un’antica nobiltà della Linguadoca che, per secoli, ha perseguito una Missione politico-esoterica ispirata al mito arcadico dell’Età dell’Oro, il regno di Saturno. La missione consisteva nel creare un’Oasi di Pace in Europa, superando l’odiata diarchia di trono e altare. Le prove di questa missione si ritrovano disseminate lungo tutta la storia d’Europa a partire dalla fondazione della monarchia merovingia passando a quella dei Templari fino al Secondo Dopoguerra, e si riscontrano in tutti i principali accadimenti socio-politici e religiosi che questo articolo ha toccato. Un certo pragmatismo illuminista vuole che la storia si legga solo attraverso la domanda latina Cui prodest? (A chi giova?), domanda che presuppone che alla base degli avvenimenti storici ci siano sempre e solo fattori concreti, come interessi economici e l’estensione del potere politico di una persona, di un gruppo o di una nazione. Troppo spesso gli storici rifiutano di dare il giusto peso a un terzo fattore, che pure si è dimostrato un potente motivatore dell’agire umano anche politico: l’esoterismo. Nella fattispecie, questo articolo espone come alcune antiche famiglie nobili abbiano ostinatamente portato avanti nei secoli una missione politica fondata su credenze magico-esoteriche, profondendo in essa ingenti risorse, esponendosi a rischi personali enormi e subendo pesanti sconfitte politiche e militari che non hanno tuttavia mai posto fine all’intento originario di ripristinare un ordine di pace e giustizia in cui gli uomini tornassero a vivere, come descrive Esiodo in Le opere e i giorni, “senza dolori, senza fatiche, senza pene”, sotto la guida di un re buono. Protagonista di questa missione è una parte della nobiltà più antica d’Europa, cui appartenevano alcune famiglie della Linguadoca (Francia meridionale, in prossimità dei monti Pirenei), dedite a pratiche occultiste, che si distinguevano per una specifica caratteristica: la discendenza da un antenato mitologico semidivino o mostruoso.

L’Idea Magazine: Il suo romanzo “Enigma Esoterico” che è stato paragonato ai libri di Dan Brown, tratta sempre questo tema?
Michele Allegri: È un thriller poliziesco che si sviluppa su due livelli, uno storico-esoterico e uno psicologico. C’è un ispettore in pensione che vuole risolvere un vecchio caso insoluto, l’omicidio rituale di un parroco e la scomparsa di un dipinto.
La trama si dipana tra viaggi in zone dell’Europa cariche di significato magico e incontri con personaggi loschi inviati da organizzazioni esoteriche e politiche che non vogliono che l’ispettore scopra la verità.
Il finale è inaspettato, non posso dirvi altro se non che i lettori sono finora rimasti a bocca aperta! E anche che è un e-book scaricabile da Amazon che si può leggere in pochi giorni.

L’Idea Magazine: Ha intenzione di proseguire a parlare dei Templari con altri libri o pensa che sia stato detto abbastanza su di loro?
Michele Allegri:  La ricerca non ha mai limiti ed è sempre un work in progress. Credo però di aver dato un contributo significativo a scoprire o far riemergere alcune conoscenze dimenticate su quel pezzo di Storia che, negli ultimi tempi, complice un diffuso e grossolano depistaggio di alcuni storici, aveva imboccato la pericolosa strada del revisionismo.
Non bisogna mai dimenticare che la ricerca e la divulgazione devono essere libere da vincoli e da pregiudizi. Devono servire a far luce sui fatti, fare un servizio alla verità e al pubblico, che è poi il destinatario ultimo delle informazioni che vengono esposte in un libro o in un articolo di giornale.
Molto spesso, per ragioni di carriera, per opportunismo politico o religioso o semplicemente per ottusità, molti storici o giornalisti italiani scelgono la via più facile, quella della non ricerca e della non scientificità.
In America, invece, questo non avviene, perché la mentalità è molto più aperta al confronto e allo scambio di idee e di informazioni.
Dopo la prima pubblicazione, per parlare direttamente con il pubblico ho aperto blog tematici, inoltre, lascio sempre alla fine dei libri una e-mail dove i lettori possono esprimere la loro opinione o farmi domande.
La lascio anche per il pubblico del vostro giornale: [email protected]

L’Idea Magazine: Dalle società avvolte nel mistero all’alimentazione, i Suoi libri ritengono una chiara validità tematica e mi congratulo con Lei per essere riuscito a scrivere a livello professionale in due campi così diversi. Potrebbe parlare un poco del suo libro “Io sono ciò che mangio”?
Michele Allegri: “Io sono ciò che mangio” è un manuale di autodifesa del consumatore. In esso ho voluto toccare alcuni temi significativi. La riscoperta della sana cucina tradizionale mediterranea ed italiana prima di tutto, lontana dalle sofisticazioni dell’industria alimentare.
Ho analizzato il tipo di alimentazione che l’uomo aveva fin dalle sue origini, basata su verdure e frutta, poche proteine animali e assenza totale di zuccheri raffinati e loro derivati.
Proprio l’introduzione massiccia di zuccheri nella nostra moderna alimentazione ha portato gravi squilibri e malattie, come il diabete ma non solo. Penso all’aumento esponenziale dell’obesità nel mondo.
Ho quindi esposto al pubblico un metodo che ho sperimentato su me stesso e che io chiamo Kronoalimentazione (tempo/Alimentazione).
Si devono mangiare alcuni cibi in determinati orari. Infatti, una certa pietanza assunta di sera fa ingrassare e la stessa, al mattino, fa dimagrire. I veri responsabili di questa variazione sono gli ormoni e conoscerne la produzione durante la giornata ci aiuta a mangiare in modo corretto. Non si tratta di una dieta medicale ma di acquisire le conoscenze elementari che servono ad ognuno di noi per mangiare sano e mantenersi in forma.

L’Idea Magazine: Il seguente libro sull’alimentazione scritto da Lei, “Mangiare senza ingrassare”, tratta la questione dell’indice glicemico nei cibi. Vorrebbe approfondire un poco sul contenuto del libro?
Michele Allegri:  “Mangiare senza ingrassare” è il mio secondo libro sull’alimentazione sana. È un e-book scaricabile da Amazon. Approfondendo la pratica della Kronoalimentazione, che continuo a seguire ogni giorno, noto che questo modo di alimentarmi non mi fa ingrassare nonostante le quantità di cibo assunte siano notevoli. Infatti, supero il concetto di caloria e abbraccio quello di Indice Glicemico, già scoperto da noti medici e poco divulgato.

In base a tabelle predefinite da questi medici, gli alimenti sono classificati in base a un indice glicemico alto, medio o basso, possono quindi far ingrassare o dimagrire, a seconda della risposta dei due ormoni antagonisti, l’insulina e il glucagone.
Si possono quindi comporre pietanze particolari bilanciate, anche abbondanti, rispettando alcune regole fondamentali. Il sale e lo zucchero fanno ingrassare, i carboidrati vanno assunti alla mattina, le proteine vegetali o animali a pranzo o a cena. Occorre sempre fare passeggiate serali e non andare a letto troppo tardi di sera.
Poi c’è un poker di alimenti che, se aggiunti ai cibi, possono diminuire il carico glicemico di un pasto. Per esempio la frutta secca abbatte colesterolo cattivo e trigliceridi nel sangue, anche se non deve essere consumata quotidianamente.
Poi c’è l’immancabile olio extra-vergine di oliva, che io consiglio sempre di usare in abbondanza e a crudo.

L’Idea Magazine: Quali sono i Suoi altri interessi?
Michele Allegri: Sono appassionato di cinema e di arti marziali. Seguo il dibattito politico nazionale ed internazionale. Mi piacerebbe impegnarmi in prima persona per migliorare la società nella quale vivo. Il tempo libero amo trascorrerlo con mia moglie, visitando musei e mostre di pittura o semplicemente passando qualche giornata sui bellissimi laghi lombardi.

L’Idea Magazine: Pensa di venire a New York a parlare dei suoi libri quando questo tremendo virus ci lascerà?
Michele Allegri: Sono venuto due volte nella Grande Mela e in altre bellissime città americane più di trent’anni fa. Conservo ancora bellissimi ricordi e sono curioso di vedere cosa mi riserva il futuro.

L’Idea Magazine: Se Lei potesse parlare con un qualsiasi personaggio storico, di qualsiasi epoca, chi sarebbe e che cosa gli chiederebbe?
Michele Allegri: Il mago Houdini. Gli chiederei di svelarmi alcuni dei suoi prestigi che mi paiono ancora reali e non mere illusioni.

Harry Houdini

L’Idea Magazine: Qual è il Suo desiderio più forte al momento?
Michele Allegri: Che l’Umanità intera si lasci al più presto alle spalle quest’emergenza sanitaria che ha provocato morti e ha cambiato i nostri stili di vita.

L’Idea Magazine: Ha altri progetti in cantiere dei quali ci vuole informare?
Michele Allegri: Sto avviando in questi giorni una collaborazione con una piccola casa cinematografica italiana. Pochi mezzi, poche risorse finanziarie ma molte idee e molto cuore.

L’Idea Magazine: Un messaggio per i nostri lettori?
Michele Allegri: Un caloroso saluto alla comunità italo-americana che ha reso ancora più grande gli USA. Ci divide l’Oceano ma ci unisce l’Amore per la nostra Italia e per le sue tradizioni. Nonostante le sue cadute e le sue contraddizioni, credo che l’Italia avrà ancora un ruolo in avvenire, soprattutto per ciò che ci contraddistingue nel mondo: l’amore per la cultura e l’eleganza, la creatività, l’operosità e, perché no? il buon cibo. Un saluto a tutti voi. A presto!

Per maggiori informazioni sull’autore e le sue opere, puoi visitare i suoi blog:

http://inuovitemplari.blogspot.com

http://templari.blogspot.com/

http://kronoalimentazione.blogspot.com/

http://elviseilpriorato.blogspot.com/

Tiziano Thomas Dossena
Tiziano Thomas Dossenahttp://tizianodossena.info
Tiziano Thomas Dossena is the Editorial Director of L’Idea Magazine. He is the author of “Caro Fantozzi” (2008), “Dona Flor, An Opera by van Westerhout” (2010), "Sunny Days and Sleepless Nights" (2016), "The World as an Impression: The Landscapes of Emilio Giuseppe Dossena" (2020), "Federico Tosti, Poeta Antiregime" (2021), and "La Danza del Colore" (2023). Dossena is the editor of A Feast of Narrative anthology series and co-editor of Rediscovered Operas Series books on librettos.

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