Intervista di Tiziano Thomas Dossena
Scrittore, sceneggiatore, simpatico commentatore del sogno americano, Andrea Careri ha meritato l’attenzione della stampa con tutti i suoi libri ed abbiamo avuto l’opportunita` di porgli delle domande sia sui suoi passati successi letterari, sia sulla sua nuova produzione…
L’Idea Magazine: Andrea, il tuo libro dal titolo ‘La Mia New York – Vivere nella città che non dorme maì (Ultra Edizioni) riflette la tua visione di questa grande metropoli, nella quale andasti a vivere nel 2013. Potresti parlarcene un pό?
Andrea Careri: Ciao Tiziano, grazie per questa intervista. La Mia New York ẻ una “guida romanzata”, nel senso che in ogni capitolo si descrive un quartiere, una strada, un locale, un posto di New York che ha lasciato un segno nella mia vita. Sei anni a New York valgono diciotto anni in Italia, dove tutto scorre più lento e ci sono tanti ostacoli e resistenze al cambiamento. Ogni capitolo si apre con una descrizione storica e accurata del quartiere e/o del luogo descritto, nella quale do tantissime informazioni utili ai turisti mischiando storia e cultura pop, con citazioni a canzoni e alle innumerevoli serie tv e film girati a New York. E poi parte la storia di questo ragazzo italiano ancora ventenne che sbarca in America con solo mille euro in tasca. Praticamente il mio io letterario racconta New York sinceramente, senza filtri, con passione ed onestà. E la narrazione prosegue di quartiere in quartiere, di strada in strada, di ristorante in ristorante, dato che il mio io lettarario ẻ un foodie come me. In questo libro si respira la vita, si percepiscono i suoni, le emozioni, i sapori della città che non dorme mai. Una famosa critica di letteratura americana lo ha definito la sua guida preferita sulla Grande Mela. La gente sta amando tantissimo questo libro e forse un giorno diventerà una serie tv.
L’Idea Magazine: Poi hai scelto di spostarti a Los Angeles. Come mai?
Andrea Careri: Il mondo del cinema e della tv sta qui. Durante i miei numerosi viaggi di lavoro in California mi era capitato spesso di sentirmi dire che era meglio trasferirsi a Los Angeles. Tanti insiders di Hollywood mi avevano detto la classica frase LA IS THE PLACE TO BE, e forse era vero, prima del Covid. Ora tecnicamente potrei stare anche nella East Coast e lavorare via Zoom. Sicuramente non mi pento di averci provato e di essermi trasferito a Los Angeles. Anche se ora vivo a Glendale che ẻ molto meglio, più sicura e più simile all’Europa. Sto lavorando a una serie tv di animazione basata sul mio libro Trump&Mario e a una sitcom.
L’Idea Magazine: Come va la tua attività di sceneggiatore?
Andrea Careri: Bene, sinceramente nonostante tutto questo 2020 ẻ stato un anno molto produttivo per me e soprattutto sono stato in grado di prendere dei lavori per i prossimi anni. Sto avendo molto successo con i miei libri e ne ho parecchi in uscita nei prossimi due anni.
L’Idea Magazine: In questo tuo soggiorno Californiano hai scritto un libro ispirato alla tragica morte di Bryant, dal titolo ‘Un Giorno senza Kobe – Storie di Los Angeles’, che uscirà sempre per le Edizioni Ultra a metà novembre. In che modo hai collegato la scomparsa di Bryant con Los Angeles?
Andrea Careri: Il libro racconta 24 storie,(24 come il numero di maglia di Bryant), tutte ambientate a Los Angeles nel giorno della tragica morte di Kobe. Infatti non ẻ un libro su Kobe ma sull’impatto che Kobe ha avuto sui losangeleni e sulle persone comuni. La tragica morte di Bryant cambierà per sempre la vita di questi ventiquattro personaggi. Ho scritto il libro a South LA, a Creenshaw e Florence, a pochi passi da dove sono scoppiati i Riots del 1992. E vivere nel ghetto mi ha aiutato a scrivere questo libro e a creare personaggi autentici. Ci sono tanti personaggi afroamericani nel libro. Io lo definisco un umile omaggio a John Fante, che ha raccontato la Los Angeles degli ultimi, la LA povera ed umile. Ho vissuto nella casa con una landlord che cercava di rubare i soldi del deposito a tutti i coinquilini, la peggior persona che abbia incontrato in America. Ma vivere nel ghetto mi ha fatto capire tante cose sull’America. Anche che alcuni immigrati come lei si approfittano di altri immigrati credendo che non conoscano la legge. Umanamente disprezzo le persone che vogliono truffare gli altri, ma le ho lasciato quei pochi soldi che mi doveva indietro. La considero benificenza. Ci penserà il karma a punirla. Ma nonostante questi mesi passati in quella casa siano stati i peggiori vissuti in America, ho avuto modo di finire sia La Mia New York che un giorno senza Kobe.
L’Idea Magazine: Hai anche creato una pagina su Facebook, ‘La Mia Californià. Di che cosa tratta?
Andrea Careri:Faccio video, foto e dirette per raccontare la California del Sud. San Diego che amo, e dove mi rifugio sempre appena posso, e poi ovviamente la contea di Los Angeles. Lo ho fatto anche a New York, prima di partire. Lo considero un modo per raccontare storie attrraverso i social media.
L’Idea Magazine: Potresti spiegare che cosa hai mirato con la tua webseries sci-fi drama dal titolo Mem 39?
Andrea Careri: Purtroppo Mem 39 ẻ diventata piu’simile alla realtà di quanto volessi. Tutto nasce da un fatto strano: tre anni fa mi chiama un famoso personaggio televisivo europeo che lavora sia in Italia che in Albania. Mi ha detto che voleva assumermi per adattare un libro inedito. Il libro era incomprensibile e scritto in un linguaggio strano. Un libro quasi impossibile da pubblicare e da adattare in un film. Ma io lo ho letto in due giorni. La persona che mi ha commissionato il lavoro mi ha detto che quel libro era stato dettato ad una signora dagli alieni. E che gli alieni volevano che io lo adattassi e ne facessi un film o una serie tv. Io mi sono messo a ridere, non mi era mai capitato di ricevere una proposta di lavoro da un committente così “’bizzarro”. Se non fosse stato un famoso personaggio tv non gli avrei dato retta e lo avrei preso per pazzo, sono sincero. Il libro era difficilmente adattabile ma alla fine ci ho lavorato. Non ho mai creduto alla storia degli alieni, ma sono stato pagato, quindi lo ho fatto. Lo so che c’ẻ qualcuno che mi prenderà per pazzo, ma sapete meglio di me che in America ci sono tante persone che credono agli alieni. E io rispetto tutti, anche chi crede in cose diverse da quelle in cui credo io. Comunque, in questo libro, che ripeto era quasi incomprensibile, si parlava di un virus che avrebbe distrutto l’umanità. Il progetto, come spesso accade, ẻ rimasto in stand by. Quando ẻ scoppiato il Covid mi sono ricordato di quel virus menzionato nel libro. Ho subito chiamato il mio amico. E dopo qualche settimana ho pensato di usare il lockdown a mio vantaggio. Ho creato un concept da girare solamente con i cellulari durante la quarantena. Conoscevo tanti attori sparsi per il mondo che stavano senza lavoro. Ho scritto delle storie e degli episodi per ognuno di loro. Così ẻ nato Mem 39 che andrà in onda a breve su Cideshow, un nuovo network americano. Mem 39 parla di un virus in grado di cancellare i ricordi in 48 ore. C’ẻ qualcuno che sopravvive al virus, altri invece si ammalano e perdono quello che più conta nella vita: i loro ricordi. Lo show ẻ ambientato nel 2039 ed ẻ girato sia in inglese che in italiano, per ora. A breve lo girerό in spagnolo. Ci saranno anche altre due stagioni sicure e forse anche altre. Mi auguro che qualche scienziato veda lo show su Cideshow e indaghi su possibili sviluppi di virus come il Covid 19 che potrebbero degenerare in malattie neurodegenerative. In ogni caso lo show ẻ adatto a chi parla sia l’italiano che l’inglese, così puό godere anche degli episodi original in italiano ma sottotitolati in inglese.
L’Idea Magazine: La tua esperienza negli USA ti ha spinto a scrivere ‘American Dream?, un libro che racconta la vita di tanti italiani che sono emigrati in America negli ultimi anni. Perchè questo libro?
Andrea Careri: Dopo il successo del La Mia New York mi sono ritrovato a pensare che era giusto raccontare anche la storia di tanti altri italiani sparsi per gli States. Anche perchẻ i followers che avevo sul La Mia California erano interessati agli States e mi domandavano come si viveva in America. Come si vive in America? Non ẻ una risposta semplice da dare. E soprattutto ci sono tanti punti di vista diversi sull’America. E io volevo raccontare il Sogno Americano e l’America in modo sincero ed oggettivo. Ẻ un libro che ho deciso di pubblicare da solo, proprio per non avere censure. Non ho censurato nessuno. Tutti sono stati liberi di esprimere le loro idee, anche chi la pensava in modo diametralmente opposto al mio. Penso sia un libro importante e una testimonianza della vita in America durante il Covid, i Riots e Trump. Soprattutto ẻ una testimonianza storica di tutta la nuova generazione di italo americani o di italiani emigrati in America negli ultimi quindici anni. Mi sembrava giusto dare voce alla nostra generazione di italiani emigrati in America. Il libro si trova su Amazon ed uscirà anche in inglese per tutti quegli italoamericani che non leggono bene in italiano. Penso che la versione inglese uscirà nel 2021, fra qualche mese, quando sarà possibile anche presentarlo ufficialmente nelle università americane o nelle librerie. Ho in programma di tornare nella East Coast per un tour di presentazioni a New York, Jersey City, Hoboken, Stamford, Ct Boston, Philadelphia, e magari anche a Yonkers. Sono laureato in storia e il mio sogno ẻ che questo libro possa essere studiato un giorno nelle univrsità come testimonianza della vita degli emigrati italiani nell’America degli anni 10 del nuovo millennio e, ovviamente, nell’America del 2020.
L’Idea Magazine: C’è anche in fase di pubblicazione un tuo libro in inglese, ‘Trump & Mario. Che tipo di libro è?
Andrea Careri: Ẻ una satira che ha poco a che fare con la vera politica o con la realtà, ẻ estremamente divertente e anche un pochino demenziale. Come dicevo prima, il libro sarà la base dalla quale svilluppare la serie tv di animazione dal titolo omonimo. La premessa ẻ divertente, Mario ẻ un immigrato italiano appena sbarcato in America, Il suo primo lavoro ẻ proprio alla Trump Tower, dove fa il delivery guy. Per sua sfortuna deve fare il delivery di un pastrami sandwich proprio a Trump. Quella sera c’ẻ il Superbowl e sono tutti distratti. La guardia del corpo di Trump sta su Tinder e lo lascia passare. Mario consegna il Pastrami al presidente che ci si avventa sopra e inizia a soffocare. Mario gli salva la vita. Trump lo assume come assistente personale e da quel momento la vita del presidente viene cambiata per sempre. Il libro ẻ pieno di gag e di avventure assurde, ovviamente adatte alla animazione. Nel libro c’ẻ anche un omaggio alla nostra Sophia Loren che scoprirete solo leggendolo. Esce fra due settimane su Amazon e su Barnes&Noble online.
L’Idea Magazine: Hai altri progetti in lavorazione?
Andrea Careri: Sto lavorando a un film dal titolo Forget New York, con un famoso sceneggiatore di Hollywood. Dovrό scrivere e produtte altre stagioni di Mem 39, adattare Un giorno senza Kobe per la TV, scrivere due half hour comedies ambientate nella mia amata New York e tanti altri progetti che non posso menzionare per questioni contrattuali e per rispetto delle altre persone con le quali lavoro.
L’Idea Magazine: Chi è lo scrittore che preferisci e chi è quello che ha influenzato di più il tuo modo di scrivere?
Andrea Careri: Ce ne sono tanti. Cito solo quelli americani: John Fante, Salinger, Francis Scott Fitzgerald, Hemingway, Bukowski e uno scrittore di origine polacca che ha scritto due dei miei libri preferiti ET. E L’Orso che venne dalle montagne.
L’Idea Magazine: Qual è il tuo sogno che speri di realizzare?
Andrea Careri: Voglio essere in grado di vivere sei mesi a New York, due mesi in Italia e il resto in California, tra San Diego e Glendale.
L’Idea Magazine: Pensi di tornare in Italia a vivere in futuro?
Andrea Careri: Sicuramente ho dei lavori da fare in Italia, appena finirà il lockdown voglio tornare per girare l’Italia promuovendo i miei libri. Cosa che non ho potuto fare per via del Covid. Come ti ho detto prima, spero di vivere tra New York, l’ Italia e la California. Ẻ difficile, ma quello ẻ il mio sogno.
L’Idea Magazine: Se tu avessi l’opportunità di incontrare e parlare con un personaggio storico qualsiasi e di qualsiasi epoca, chi sarebbe e quale domanda porresti?
Andrea Careri: Nicherin Daishonin, un moncaco buddhista del medioevo giapponese., Gli domanderei come fare a non smettere mai di praticare un mantra che sono certo sia la chiave della felicità, ma pur sapendolo, a volte ho difficoltà a recitarlo. Sto parlando di un mantra che ci mette in frequenza con l’universo: Nam MyoHo Renge Kyo. Ho avuto prova almeno una trentina di prove concrete che questo mantra funziona e che mi migliora la vita, ma a volte non riesco a praticarlo. Gli domanderei come fare a non fermarmi mai nella pratica buddhista.
L’Idea Magazine: Un messaggio per i nostri lettori?
Andrea Careri: Anche se ẻ un momento difficile, tentate di scegliere la speranza invece che la paura. Tentate di scegliere pensieri positivi e la voglia di vivere invece che la lamentela e la negatività. Lo so, ẻ difficile. Io sono di Roma e a Roma spesso ci si lamenta. Quindi a volte lo faccio anche io. Ma so che lamentarsi non serve a nulla. Bisogna agire ed essere positivi. In questo anno ho lasciato la città che amo e tutti i miei amici e mi sono trovato malissimo a vivere in quella casa con la landlord vampira e la vita, non di certo facile e felice, del ghetto. Poi c’ẻ stato il Covid, i Riots, la crisi economica. Ẻ stato un anno durissimo. Eppure ho trovato la forza di scrivere e sono riuscito a pubblicare quattro libri e a scrivere una serie TV. Non bisogna mai porsi dei limiti, e anche nei momenti difficili bisogna sempre scegliere le frequenze positive, invece che quelle negative.