di Raffaele Pisani
Non se ne può più! Non c’è giornata che non viene listata a lutto per il sangue versato dagli innocenti di turno. Ieri è toccato a due poliziotti trucidati a Trieste da un ventinovenne dominicano fermato dopo il furto di un motorino; giorni prima tre carabinieri uccisi a Roma, in Puglia e in Lombardia; prima ancora il vice brigadiere Mario Cerciello Rega ucciso a Roma da due balordi americani. E poi le tante donne uccise da assassini travestiti da marito o compagno; figli che uccidono i genitori che si rifiutano di dare soldi per l’acquisto di droga; ragazze che partoriscono e gettano i neonati nella spazzatura; giovani che accoltellano la fidanzatina e poi la bruciano viva… Ci sono due recenti casi che lasciano increduli e sbigottiti: quello del giovane feroce assassino della sedicenne Fabiana, accoltellata e poi bruciata via, a cui vengono concessi permessi premio e il caso di Ciro U. a cui, dopo appena un anno dalla condanna per avere brutalmente assassinato il vigilante Franco Della Corte, viene concesso dalla Corte di appello dei minori un permesso speciale per fargli festeggiare con i familiari il suo diciottesimo compleanno. E Ciro che fa? Invece di chiedere perdono e usare un basso profilo, posta sui social la sua felicità pubblicando foto del party senza pensare che la sua “festa” sarebbe diventata un rinnovato lutto ed una ulteriore offesa per la famiglia di Franco che in quegli addobbi e brindisi con parenti e amici compiaciuti, vedevano il loro congiunto, uomo probo, onesto lavoratore e devoto padre di famiglia, nuovamente “assassinato”! Mi domando: cosa significa la parola giustizia? E intanto Fabiana e Franco vengono uccisi una seconda volta, e poi una terza e così via ogni qualvolta viene concessa una licenza premio ai loro sciagurati assassini. E questo avviene anche per tante altre vittime innocenti. Ma davvero siamo impazziti? Ma se è vero che una parte del mondo è fuori di senno, è altrettanto vero che l’altra parte il senno non lo ha perso! Allora, chi ha potere si impegni seriamente per combattere il male con la giusta condanna e la certezza della pena. Cos’è la giustizia se non è capace di asciugare le lacrime di un padre e una madre che non riescono a trovare conforto? Dov’è la giustizia se non riesce a dare pace alle anime innocenti selvaggiamente trucidate?