Continua il Festival Internazionale di Musica Organistica
“Mola si fa onore con la grande musica organistica” ha scritto su FaceBook un organista dopo aver letto il programma di una precedente edizione del Festival di Musica Organistica. Questa frase è divenuta il simbolo dello spirito che anima i Concerti di Santa Maria del Passo, meglio conosciuta come Chiesa di Sant’Antonio, che ospita l’antico organo Petrus de’ Simone del 1747, che è l’attore principale di questa ormai celebre manifestazione organizzata dall’organista molese Margherita Sciddurlo con la collaborazione dell’Associazione Culturale Musica & Arte, della Confraternita di San Francesco d’Assisi, dell’Amministrazione Comunale, della Pro Loco e i tanti volenterosi e benemeriti sponsor privati che permettono la realizzazione dell’importante evento culturale in questo ulteriore anno di dura crisi.
Il recupero dell’antico organo Petrus de’ Simone del 1747, realizzato oltre dieci anni fa, quasi interamente dalla Confraternita di San Francesco, permette di ascoltare, gratuitamente, i più grandi organisti italiani e stranieri, i quali alla fine del concerto ringraziano lo strumento per aver concesso loro di aver suonato su un gioiello prezioso nel pur vasto panorama organistico italiano. La passione degli organisti è anche documentata dalla ricerca del repertorio più appropriato da eseguire senza disdegnare la proposta di novità assolute scoperte fra i fascicoli dei polverosi archivi dei conservatori.
Senza considerare i concertisti che suoneranno quest’anno, nelle sei precedenti edizioni, oltre alla presenza fissa di Margherita Sciddurlo e dei tanti italiani, al Petrus de Simone, si sono esibiti organisti provenienti dalla Francia, dalla Spagna, dall’Olanda, dalla Germania e dalla Finlandia.
Vitangelo Magnifico in un suo articolo su Città nostra ha definito il nostro Petrus de’ Simone “La Voce più antica di Mola”. Noi aggiungiamo che è anche la più bella, che ci fa sentire più importanti ed orgogliosi per il dono, forse il più prezioso, che i nostri antenati hanno lasciato ai futuri molesi appassionati di musica. Non è forse un caso se Mola fra i suoi cittadini più illustri possa annoverare il musicista Niccolò Van Westerhout (1857-1898), uno degli ultimi grandi rappresentanti della Scuola Napoletana, che ha lasciato splendide pagine di musica, la cui riscoperta meriterebbe una manifestazione ad hoc di rilevanza internazionale.
La presenza dell’organo antico nella Chiesa di Sant’Antonio, ha stimolato l’Associazione Culturale Musica&Arte alla compilazione di un opuscolo illustrativo del medesimo strumento e alla organizzazione di un Concorso per Giovani Organisti, da tenersi in ottobre, il tutto sotto l’abile e competente coordinamento di Margherita Sciddurlo.
Inoltre, per affrontare i crescenti impegni, l’Associazione Culturale Musica&Arte sta operando l’allargamento della base sociale agli appassionati e ai cultori musicali, sia molesi che forestieri, con una quota sociale annua di qualche decina di euro oltre a donazioni volontarie.
E’ innegabile che anche il contributo che potrà venire dai Molesi residenti all’estero permetterà di ampliare l’offerta di concerti e manifestazioni collegati alla presenza a Mola dell’Organo Antico Petrus de’ Simone del 1947.