Caravaggio è Arte In Musica
È uscito il 1 aprile Lennon, il nuovo singolo per la Orangle Records, distribuito da Universal Music Italia.
“Quello che cerco di fare da sempre è scrivere dei piccoli gioielli pop melodici che puntino alle emozioni e lascino il segno. Ho perseguito questo obbiettivo con le canzoni precedenti che sono piaciute tanto alla critica (successo a Musicultura 2021) quanto al pubblico” – racconta l’artista (“Le donne di Botero” supera gli 80 mila stream su Spotify in meno di 2 mesi).
“Avrei voluto essere John Lennon e scrivere qualcosa di importante per l’umanità”. Apre così Lennon, con un’istantanea di quella che è stata la mia vita tra delusioni, sogni e amori.
“Cerco di fare della sincerità la mia cifra stilistica, nella musica metto il cuore e tutto me stesso senza maschere. Posso scrivere solo di ciò che conosco e che ho sperimentato sulla mia pelle. In Lennon parlo di quel viaggio dall’adolescenza all’età adulta che tutti conosciamo (chi non è stato almeno una volta ad Amsterdam in quella stagione), dei sogni artistici che si infrangono nell’impatto con la realtà, dell’amore (il primo, il più archetipico) e della sua assenza (un’oscura figura genitoriale).”
Per 2 minuti e 56 secondi questa canzone ti proietta in una vera e propria storia e lo fa attraverso una scrittura delicata e avvincente, dove l’artista utilizza una vocalità multistratificata, attraverso l’uso sapiente dei diversi registri (con un occhio di riguardo al falsetto, ormai un marchio di fabbrica). “Sto inseguendo da tempo un suono che abbia una personalità unica e distinguibile e con questo singolo credo di esserci riuscito.” – spiega Caravaggio.
“Per l’arrangiamento mi sono avvalso ancora una volta della collaborazione col producer Oniq, sodalizio che prosegue da ormai ben tre singoli. Il suo sound è sempre riconoscibile, indie-pop contaminato da sonorità sinth/funk/80’s che tengono l’ascoltatore incollato al pezzo dall’inizio alla fine. Mix e mastering sono stati affidati alle mani sapienti di ottimi professionisti del settore quali Marco Strada (STS Recording Studio) e Andrea De Bernardi (Eleven Mastering). Il videoclip del brano è stato realizzato in collaborazione con Alessandra Chicarella, artista molto attiva di Latina che ha realizzato i dipinti di John Lennon. La motion graphic è stata realizzata da Luca Joss Viani della G7 Production. Abbiamo perseguito insieme l’idea di un video ipnotico, quasi psichedelico, che mantenesse però l’eleganza e l’approccio minimalista dell’arrangiamento.”
Spotify Link al singolo “Lennon”
Continua dunque il trait d’union fra la sua musica e l’arte pittorica, percorso che vede i suoi inizi nel singolo “Gli impressionisti” e che prosegue anche nella dimensione live con l’uso di scenografie firmate dalla pittrice italiana Ersilia Sarrecchia.
“Una citazione speciale per la realizzazione di questo progetto va al prezioso lavoro di affiancamento e consulenza di Riccardo Brizi della RB Music Records, che ringrazio infinitamente per la fiducia, la presenza e la grande professionalità.”
Link al video “official visual art” di “Lennon”
Caravaggio è Andrea Gregori. La sua carriera inizia più di 10 anni fa, parte come frontman dei Godiva, rock band, per poi continuare in solitaria.
Un periodo di esperimenti e difficoltà dovuti ad una malattia che colpisce l’artista: la distonia spasmodica. Si tratta di una sindrome che colpisce i muscoli della laringe fino a impedire alla persona anche solo di parlare. Nonostante i medici affermino che non ci sia una cura, lui non si arrende, crede in se stesso e riesce a guarire grazie ad un percorso olistico e alla sua incrollabile forza di volontà. Andrea torna a cantare e nasce così Caravaggio. Artista instancabile, pubblica diversi singoli che riscuotono grande attenzione tra il pubblico e gli addetti ai lavori. Il suo brano “Le cose che abbiamo amato davvero” viene inserito anche in una compilation di Rockit.
Il 2021 si apre con il singolo “Il cielo su Mulholland Drive”, e la partecipazione al concorso Musicultura 2021. Caravaggio supera egregiamente tutte le prime selezioni, ricevendo anche i complimenti di Enrico Ruggeri e Ron. Il suo carisma e la sua energia lo portano fino al palco dello Sferisterio di Macerata dove conquista il terzo posto sul podio dei vincitori e il prestigioso premio AFI (Associazione Fonografici Italiani). L’anno termina in grande stile con l’uscita de “Le donne di Botero”, il brano supera in due mesi gli 80K streams su Spotify.