Avevamo tre colori: bianco, nero e rosso fuoco.
Credevamo in tre ideali, sono morti poco a poco.
Avevamo un entusiasmo che ci apriva alla speranza,
sognavamo ad occhi aperti meno fumo e più sostanza,
ed invece ch’è successo? Le promesse son svanite,
le speranze disilluse. Sempre aperte le ferite
di chi ultim’era allora e… sempr’ultimo è rimasto.
Che ingiustizia esser costretti a saltare più di un pasto!
Quanto è triste far la fila per un piatto cucinato!
Non poter trovare aiuto se si è povero e malato!
Ma dov’è quella politica che riempiva di fervore?
Dov’è più quella cultura del far bene e dell’onore?
Ogni giorno esce qualcuno che s’inventa un nome strano,
pensa d’essere un gigante mentre invece è solo un nano
che ti riempie di panzane, dice: tutto è sistemato!
Poi si aggiusta le sue cose… e tu sei bello e gabbato!
Oh, mio Dio, che avvilimento! Che sozzura e confusione!
Troveremo vie d’uscita? Si faranno cose buone?
Avevamo tre colori, oramai più non li vedo.
Tornerà l’antico smalto? Boh… chi sa?… poco ci credo!
Raffaele Pisani