Thursday, November 21, 2024

Arteterapia: come dipingere un fiore e dire addio a insonnia, stress e malumore

Articolo di Vanessa Pia Turco  

Da sempre i fiori rappresentano il soggetto preferito degli artisti. Essi sono stati raffigurati in svariati modi, dato che offrono allo spettatore la possibilità di essere osservati, liberi nei campi, nella loro crescita florida e vitale o appena recisi, fieri nella loro bellezza, sistemati e appoggiati in vasi ricolmi d’acqua. Due mila anni fa infatti i Taoisti Cinesi disponevano favolosi giardini panoramici attorno alle loro abitazioni credendo nel loro valore terapeutico, al fine di migliorare il benessere dell’uomo sia in senso fisico che psicologico. L’armonia e l’equilibrio delle forme che si riscontra nella natura ha da sempre ispirato sentimenti di bellezza, dolcezza e serenità. Poi disegnare è un eccellente passatempo per alleviare angoscia e preoccupazioni e contrastare efficacemente ansia, insonnia e apatia. Ritrarre qualcosa di veramente bello allontana di certo lo stress quotidiano. Ecco qui di seguito alcuni semplici consigli sulla scelta dei colori, delle tecniche e dei materiali più congeniali da adoperare per essere davvero creativi, iniziando dall’abc del disegno floreale.

Per disegnare una rosa, una dalia o una semplice margherita, bisogna, innanzitutto, osservare attentamente il soggetto che si ritrae, scegliendone la posizione più suggestiva e attraente. Le nature morte floreali sono piuttosto monotone e statiche, per cui risulta necessario introdurre una nota di  ritmo e movimento. Se il fiore è singolo, ritrarre le curve del gambo o del fogliame può rivelarsi molto efficace per creare un bel ritmo compositivo che attrae l’occhio quasi come il ritmo musicale solletica l’orecchio. Nei dipinti con un solo fiore, o con due esemplari disposti ad arte, le forme possono essere esaltate con toni e colori in forte contrasto, per cui sarebbe opportuno utilizzare sfondi molto chiari o molto scuri, anche se non corrispondono alla composizione reale. L’importante nell’arte è interpretare la realtà, secondo la propria personale chiave di lettura, emotiva, spirituale, istintiva. Nel caso in cui il soggetto non venga ritratto dal vero, ma da una fotografia, basterà fare una fotocopia in bianco e nero per dare particolare risalto ai contrasti di luce e colore che si vogliono evidenziare. In tal modo, si potranno notare in modo più evidente i chiaroscuri e le varie sfumature di colore. Poi, nella scelta dello schema cromatico del dipinto che si sta realizzando, si potrà, sempre, optare per un contrasto o un’armonia di toni. Per creare armonia si possono utilizzare colori come i blu o i verdi, mentre per creare contrasto si possono usare i rossi e i blu o i verdi oppure i gialli con il viola o il malva. Quando il disegno è terminato, per la correzione di eventuali errori, si può capovolgerlo o girarlo di lato. Una composizione armonica ed equilibrata funziona a prescindere dal punto di osservazione.

Ecco alcune semplici tecniche che si possono adottare per esprimere un personale estro e talento e che, con un po’ di pazienza e pratica, può portare a risultati soddisfacenti e sorprendenti. Le tecniche più note sono: la matita, il carboncino, la penna e l’inchiostro, l’acquarello. 

Penna e inchiostro. La penna e l’inchiostro sono utilizzati da secoli perché sono molto economici e permettono una grande varietà di modalità espressive. Consentono di eseguire sia lavori molto semplici che lavori ben definiti e ricchi di particolari piuttosto interessanti. L’inchiostro si usa sia con il pennello che con il pennino. Le intensità di tono sono accentuate dalle stratificazioni più o meno fitte utilizzate nel disegno su carta o cartoncino.

Carboncino. É lo strumento più congeniale per lo studio di figura dal vero. È un gessetto composto da carbone vegetale costituito da legno sottile e poroso. Il suo tratto può essere eliminato dalla gomma pane o da uno straccio e attenuato da uno sfumino. Il carboncino riesce a evidenziare le consistenze tonali e di volume con una precisione formidabile e con una grande ricchezza di particolari e dettagli. Quando il lavoro è completato, data la natura grassa del prodotto utilizzato, va protetto spruzzandovi del fissativo.

Matita. É la tecnica più comunemente usata poiché offre ampie possibilità di utilizzo e comodità d’esecuzione. La matita è fatta da un bastoncino di legno e una mina scrivente che contiene grafite e caolino. Le matite sono distinte per la loro durezza. Le più dure avranno la lettera H, quelle con durezza intermedia riportano la lettera HB e quelle morbide con la lettera B. La tecnica delle matite consiste nel sovrapporre gli strati di colore in maniera uniforme. Viene adoperata sia in ritratti elaborati e complessi che in veloci schizzi che ritraggono la realtà nel suo rapido divenire. Un cane che salta, un bimbo che sorride, una mano che stringe e ne accarezza un’altra.

Acquerello. L’acquerello e l’inchiostro di china diluito con acqua sono congeniali per lo studio della figura umana, sebbene si avvicinino più alla pittura che al disegno, dato che vengono applicati con il pennello e richiedono una visione d’insieme riguardo le luci e i colori. L’acquerello è una tecnica raffinata che prevede l’utilizzo di pigmenti finemente macinati e combinati da una sostanza legante, la gomma arabica. Il supporto ideale è la carta in fibra di cotone. Per studi dal vero veloci si possono utilizzare anche le matite colorate idrosolubili. In questo caso bisogna utilizzare cartoncino o cartoni pesanti affinché l’acqua non renda la superficie ondulata e irregolare.

Vanessa Pia Turco
Vanessa Pia Turco
Nel 2007 Vanessa Pia Turco consegue con successo il diploma di Naturopatia e gli attestati nei corsi di specializzazione in: Medicina Tradizionale Cinese, Medicina Ayurveda, Cromoterapia, Riflessologia Plantare, Kinesiologia Applicata, Aromaterapia, Feng Shui, Floriterapia di Bach, Fitoterapia e consulenza nutrizionale. Viene eletta poi Vicepresidente di Premio Arte Pentafoglio, un’associazione socio-culturale che mira a premiare e promuovere l’arte e la cultura italiana nel mondo. Collabora attivamente con la Gazzetta Palermitana nella rubrica “Salute & Benessere” e con L'Idea Magazine di New York nella rubrica “Tutto Natura”. Vanessa e` inoltre artista e diverse sue opere sono state recensite da famosi critici d’arte e sono in permanenza in vari musei, consolati e ambasciate e presso organizzazioni internazionali come Rotary o Lions.

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