La cerimonia del conferimento della laurea ad honorem ad Antonio Megalizzi, vittima di un barbaro assassinio terroristico l’11 dicembre 2018 ai mercatini di Natale a Strasburgo, ha commosso tutti quegli uomini di buona volontà che credono fermamente in una Europa unita.
Come ha sottolineato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “si sta realizzando in una condizione unica al mondo di pace, di collaborazione, di tutela dei diritti della democrazia che è la base e l’anima dell’Europa, vicina ai cittadini, solidale, autorevole che cresce grazie al dialogo e al confronto”. Chi crede che Antonio sia morto è in errore! Chi è nato come lui, tutto proteso a realizzare il sogno di parlare ai suoi coetanei, non muore, mai! Nel suo intervento, il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha detto che “Antonio ci avrebbe aiutato a parlare di tutto questo ai giovani, a trasmettere il messaggio che lo stile di vita europeo é ammirato nel mondo, che dobbiamo migliorare ma non sottovalutare mai la straordinaria storia di successo dell’Unione europea».
Il sogno di Antonio Megalizzi non può morire per mano di un demone assassino. E’ un sogno magnifico, speciale, magico, il sogno di un’Europa veramente unita e madre amorevole, aperta, generosa e protesa a costruire un grande e luminoso avvenire per le nuove generazioni. Antonio ci ha lasciato un sogno che non muore, così come non sono morti, e mai moriranno, quei “ragazzi del ’99” che si immolarono per liberare la nostra Patria dall’oppressore, così come non sono morti tutti quei giovani eroici protagonisti delle barricate delle “Cinque Giornate” di Milano, delle “Quattro Giornate” di Napoli e di tutte le “Giornate” di tutti i ragazzi del mondo che chiedevano libertà, giustizia e democrazia! E’ forse morto Jan Palach? No! Tutt’ora vive e vivrà in eterno nella sua “Primavera” di Praga! Non è morta, né morirà mai, tutta quella bella gioventù che non esitò un solo attimo a dare la vita per sconfiggere il nazifascismo ed ogni forma di prepotenza totalitaria. Antonio è vivo, più che mai, perché è l’astro splendente, la guida della meglio gioventù della nuova Europa e del mondo intero. Lui vive e vivrà in eterno perché con i suoi studi, la sua onestà, la sua voglia di pace e di condivisione, il suo lavoro, l’impegno serio e costante che ha caratterizzato ogni sua azione, ha sparso a piene mani armonia nell’intero Creato. Antonio Megalizzi non morirà mai!