Monday, December 23, 2024

ANDREA VITELLO, la bacchetta italiana del repertorio contemporaneo.

Il toscano Andrea Vitello si appassiona alla musica già nell’età adolescenziale, quando decide di posare per la prima volta le proprie mani sulle cromie in bianco e nero dei lunghi e pesanti tasti di un vecchio pianoforte rimanendo affascinato dal suono creato dai martelli di rimbalzo.
Nota dopo nota le corde iniziarono a vibrare alla loro frequenza di risonanza in maniera sempre più armonica. I primi spartiti, la prima avventura da autodidatta. Poi decide che la musica non solo fa parte della sua natura, ma che potrebbe essere il futuro: per la vita. Così inizia lo studio di piano, di composizione, organo e gregoriano e direzione di coro.  Canta nella Corale Guido Monaco di Prato e si trova sul grande palcoscenico, in qualità di corista, nella Tosca e in Rigoletto. Ma non sarà certo questo il suo futuro. Terminato così il classico percorso di studi musicali inizia a frequentare il triennio di alto perfezionamento in direzione di orchestra presso l’Accademia Musicale Pescarese, con il docente Donato Renzetti, di cui diventerà assistente personale.
Uomo di arte, ama la letteratura, in particolare la poetica italiana, ascolta la musica sinfonica e la lirica ma ha una grande passione per i suoni di matrice afroamericana e nella sua biblioteca musicale risuonano note di blues, soul e Jazz.
Appassionato di viaggi e della buona cucina, ha nel suo taccuino migliaia di appunti legati alle memorie dei più bei luoghi che ha visitato nel nostro pianeta azzurro. Cina, Korea, Russia, Stati Uniti d’America e buona parte dell’Europa. E’ l’Italia però la grande passione di Andrea che, assieme alla compagna, la compositrice Elvira Muratore, ha percorso per lunghezza e larghezza, prediligendo sempre le città d’arte ed ovviamente le mete enogastronomiche.
Se questa è in breve la figura privata, iniziando a parlare di quella professionale la penna abbisogna di molto più inchiostro.
Andrea Vitello è un entusiasta interprete del repertorio contemporaneo. Ha diretto in concerto prime esecuzioni di autori quali Peter Eötvös, Tristan Murail, Oliver Schneller, Andrea Portera, Alessio Elia, Albertas Navickas e Rita Ueda ed ama scoprire e promuovere giovani compositori. Entusiasta ambasciatore della musica italiana, ha riscoperto e diretto numerose opere di compositori italiani meno noti, come Guido Alberto Fano, Silvio Omizzolo, Mario Pilati e Gian Francesco Malipiero.
Si è esibito in alcune tra le più importanti sale del panorama internazionale come la Carnegie Hall di New York, il Seul Art Center, il Teatro Petruzzelli di Bari, e la Sala Verdi di Milano e ad oggi collabora con diverse orchestre ed ensembles, tra le quali ricordiamo I Solisti del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra Sinfonica MÁV di Budapest, l’Orchestra Sinfonica di Salonicco, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, la Korea Soloists Orchestra di Seul, l’ensemble Argento di New York, l’Orchestra Filarmonica di Koszalin, l’Orchestra Sinfonica di Khabarovsk e l’orchestra da camera de I Solisti Russi.
Il suo debutto discografico con il Pierrot Lunaire di Arnold Schoenberg, alla guida dell’Ensemble BIOS, con la voce di Anna Clementi, ha suscitato entusiastiche reazioni nella critica internazionale, recentemente di nuovo sollecitata dal CD “Octets”, edito da Warner Classics, in collaborazione con I Solisti della Scala, interpretando composizioni di Igor Stravinsky, Peter Eötvös (incidendo per l’occasione, in prima assoluta, l’Ottetto del compositore ungherese), Alessio Elia, Albertas Navickas e Rita Ueda.
Ed è nell’apice della sua carriera che proprio Donato Renzetti, che gli fu Maestro, dice di Vitello: “Le sue esecuzioni si sono distinte per le raffinate concertazioni e le originali proposte sia nei tempi che nei fraseggi. Lo considero uno dei giovani direttori più interessanti della sua generazione.”
Con le sue bacchette firmate da Andrea Boi, ha diretto l’Histoire du Soldat alla Carnegie Hall, ha debuttato lo scorso 11 Ottobre a Sanremo dirigendo la Seconda Sinfonia di Saint Seans e ha da poco terminato un viaggio musicale importante proponendo l’integrale delle sinfonie di Robert Schumann.
È da pochi giorni terminato il Secondo Concorso Internazionale per direttori d’Orchestra “Antal Doráti”, volto ad offrire una reale opportunità di carriera a direttori d’orchestra emergenti ed aperto a musicisti di ogni nazionalità senza limiti di età, nel quale Vitello è stato direttore artistico e preparatore dell’Orchestra Sinfonica Mav per la finale del concorso, e nell’occasione ha diretto La Mer, il Concerto per Orchestra di Bartok, il Mephysto Waltz di Liszt e tre brani contemporanei di Alessio Elia, Rita Ueda, Salvatore Frega.
Il futuro prossimo lo vede impegnato in Russia, il 6 dicembre a Ekaterinburg, la più importante città della Russia centrale, e il 7 dello stesso mese nella città di Perm, con un programma interamente italiano che partendo dal Barocco arriva sino alla musica di oggi. Verranno eseguiti due concerti di Vivaldi con i solisti dell’orchestra, due Sinfonie di Giovanni Battista Sammartini, il precursore del sinfonismo di Haydn, le “Due Invenzioni” di Bruno Bettinelli, la “Sonata per archi” di Silvio Omizzolo e “Original Mater” di Andrea Portera. 

Di seguito riportiamo i dettagli del programma.
L’Orchestra “I solisti della Russia”, diretta dal M° Andrea Vitello.
Le 2 date uniche, in collaborazione con la Fondazione Omizzolo Peruzzi:

il 6 dicembre c.a, alle ore 19.00 presso il Museo di Storia di Ekaterinburg,
indirizzo: K. Liebknechta st., 26. Ekaterinburg, Russia;

il 7 dicembre c.a., ore 19.00 preso il Salone della Filarmonica Regionale di Perm
indirizzo: Sibirskaya st., 11. Perm, Russia.

Il programma dei due concerti :

Prima parte:
Antonio Vivaldi: Concerto per violino “Il Rosignolo”, RV 335;
Antonio Vivaldi: Concerto per 2 violoncelli, RV 531;
Giovanni Battista Sammartini: Sinfonia in Sol Maggiore, JC 44;
Giovanni Battista Sammartini: Sinfonia in La Maggiore, JC 60. 

Seconda parte:
Bruno Bettinelli: 2 invenzioni per archi;
Silvio Omizzolo: sonata per archi;
Andrea Portera: Original Mater.
I brani della seconda parte del concerto sono in prima esecuzione assoluta in Russia.

I Maestri Solisti:

Dmitriy Yakovlev (Дмитрий Яковлев) – cello;
Maria Malysheva (Мария Малышева) – сello;
Irina Panova (Ирина панова) – violin.

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