Monday, November 25, 2024

ALL’ACQUARIO DI GENOVA IL MIMETISMO DEGLI ANIMALI MARINI

All’Acquario di Genova, recentemente è stato presentato al pubblico il mimetismo di alcune specie di animali marini, l’addetta stampa Anna Maria Torre ci ha dato alcune informazioni che qui riportiamo:

Squali:  contro-ombreggiatura, nascondersi in mare aperto. Il dorso del pesce, più scuro, si confonde con il colore scuro delle profondità marine, mentre il ventre, chiaro, nasconde la sagoma dell’animale stagliata controluce.

Cinque terre: la costa rocciosa – pesci trombetta e gorgonie.

In mare l’intensità della luce diminuisce con l’aumentare della profondità, dato che la luce è sia riflessa, sia assorbita dall’acqua. La capacità di penetrazione della luce solare varia a seconda della latitudine e delle sostanze presenti nell’acqua; in genere non raggiunge mai profondità superiori a 200 m. nelle acque trasparenti dei mari tropicali.

In mare il colore rosso è il primo a scomparire all’aumentare della profondità. Gli animali marini hanno evoluto strategie per sfruttare questo fenomeno: le specie di colore rosso che vivono oltre 10 metri di profondità risultano invisibili agli occhi dei predatori.

Pinguini, convergenza evolutiva: fenomeno per cui specie non imparentate, che vivono in ambienti simili, hanno sviluppato, per selezione naturale, caratteristiche di forma e funzione simili.
Ciò accade poiché organismi anche molto differenti, se occupano ambienti con le medesime caratteristiche, sono sottoposti alla stessa pressione selettiva.
I pinguini sono uccelli adattati alla vita marina: il loro corpo ha assunto una forma altamente idrodinamica e in acqua usano le ali come pinne e le zampe come timoni.
Sono inetti al volo e le loro piume sono corte e affiancate, ricoperte da un secreto impermeabile prodotto da specifiche ghiandole cutanee e spalmato con il becco. Presentano anche loro la contro-ombreggiatura.

PINGUINI MAGELLANO

Scogliere coralline,  nell’ambiente delle scogliere coralline, in molti animali si osserva una livrea che a prima vista sembra tutt’altro che mimetica: colorazioni molto vistose, con tinte contrastate, alle quali si accompagnano spesso bizzarri disegni (colorazione disruptiva).

La loro funzione è rendere difficoltosa la percezione della reale forma del corpo e di conseguenza alterare la capacità di valutare correttamente la distanza da parte del predatore, dando alla preda più tempo per scappare! Ecco svelato il motivo dell’appariscente livrea del pesce farfalla dal rostro (e di moltissimi altri pesci tropicali). Il mimetismo, affidato alla macchia nera sulla pinna dorsale e alla banda gialla che passa sopra gli occhi, è l’unica arma di difesa di questa specie, come di tutti i pesci farfalla. Il “bollino” nero sulla pinna dorsale imita un occhio e inganna i predatori indirizzando la loro attenzione verso la parte meno vulnerabile del corpo del pesce, che ha così tempo di allontanarsi in tutta fretta.
Pesce cardinale di Banggai: il maschio è un incubatore orale. I giovani si nascondono in gruppi tra i lunghi aculei dei ricci diadema, dove si mimetizzano perfettamente grazie alla livrea a bande scure verticali.

Pesce cardinale

Polpo,   il mantello dell’invisibilità (mimetismo criptico): grazie a una rete di cellule specializzate, i cromatofori, e ai muscoli della sua pelle, il polpo può assumere in brevissimo tempo l’aspetto dell’ambiente circostante, nelle forme e nei colori, fino a diventare invisibile.
I cromatofori sono circondati da una corona di muscoli e contengono granuli di pigmento che, in risposta a stimoli nervosi, si concentrano o si espandono, consentendo a questi animali di assumere la giusta colorazione per confondersi col fondale.
Particolari cromatofori sono in grado di riflettere la luce, creando iridescenze metalliche.
Tra le armi che il polpo utilizza per disorientare i predatori è noto l’impiego dell’inchiostro. Forse non tutti sanno, però, che alcune sostanze che lo costituiscono, tra cui la tirosinasi, sarebbero in grado di irritare gli occhi del nemico e inibirne i sensi, come gusto e olfatto.
Il polpo mimo, un vero trasformista: questa specie indopacifica è in grado di imitare l’aspetto e il comportamento di oltre 15 animali marini, tra cui pesci scorpione, granchi, sogliole. Nel giro di pochi istanti si trasforma nella specie più adatta a fronteggiare il predatore che in quel momento lo sta minacciando.

Scorfani,   il mimetismo criptico:  lo scorfano, oltre ad avere una colorazione che lo rende poco visibile, presenta delle escrescenze sulla pelle che lo portano ad assomigliare fisicamente al fondale su cui vive. Trascorre la maggior parte del tempo immobile, in attesa della preda, che inghiotte con uno scatto fulmineo. I primi raggi della pinna dorsale e alcuni aculei  sugli opercoli sono collegati a ghiandole del veleno.

I TRASFORMISTI DEI MARI

Nei mari alcuni animali hanno diversi modi di camuffarsi, i modi di mimetizzarsi variano secondo il comportamento dell’animale, secondo il comportamento del predatore e l’ambiente, il camuffamento più comune è quello con l’ambiente, solitamente un animale imita la colorazione del suo habitat naturale.
La mimetizzazione è una protezione per l’animale, diventando loro stessi l’ambiente, riescono a nascondersi dal predatore, può anche servire per la caccia, per esempio uno squalo, un polpo o un pesce possono stare nascosti per poi aggredire l’eventuale preda.
Alcune specie sono capaci di mimetizzarsi negli oceani che riesce molto difficile vederle, i cavallucci marini assumono il colore e la forma del loro habitat e restano tra le barriere coralline tutta la giornata.

Gli squali tappeto tassellato abitano scogliere e grotte in acque non molto profonde nel Pacifico occidentale, questi squali con la loro colorazione si fondono con il fondo dell’oceano. Ci sono anche squali fluorescenti come lo squalo zigrino che abita tra i 200 e i 1000 metri di profondità e i calamari lucciola (Watasenia scintillans) che  usano la bioluminescenza. I calamari lucciola trascorrono la giornata nelle profondità oceaniche e quando arrivano sulla superficie del mare durante la notte si illuminano di brillanti luci blu e bianche, la luce che producono attraverso dei fotofori,  li permette di non essere individuati dai predatori. I calamari si illuminano anche per attrarre un partner.

BIOLUMINESCENZA DEI CALAMARI LUCCIOLA

Altri animali si mimetizzano con l’ambiente non cambiando il colore ma raccogliendo oggetti per nascondersi come i ricci di mare. Le tartarughe di mare si camuffano con il colore del loro carapace sui fondali marini, tra rocce, sabbia e alghe.

Le seppie  flettendo i muscoli vengono rilasciati i pigmenti nella pelle e così cambiano colore e forma anche le sogliole oltre ad avere gli occhi su un lato, hanno grande capacità di cambiare colore. I pesci dal cromatismo variabile sono i pesci piatti come le sogliole e le razze che insabbiandosi, imitano i fondi dei mari di vari colori.

Gli scorfani usano il morso fondendosi con il fondo del mare, attaccano con aculei velenosi che hanno sulla schiena, il più pericoloso è il Pesce pietra che si confonde con le rocce del fondale. Il pesce sapone utilizza una sostanza schiumosa che emette quando viene minacciato. Altri pesci creano sul loro manto, linee, cerchi, fasce colorate che confondono il predatore permettendo alla preda di scappare. I colori in alcuni pesci possono cambiare con una grande velocità. I colori di alcuni pesci delle barriere coralline, diventano sgargianti di giorno e si attenuano di notte. Nei mari tropicali troviamo pesci dai colori brillanti.

Il mimetismo riguarda caratteristiche cromatiche, morfologiche e comportamentali per proteggersi e segnali che vengono esibiti o imitati per un proprio vantaggio.
Alcuni travestimenti sono delle insolite e ingannevoli performances, un animale può imitare la forma degli elementi inanimati dell’ambiente, per esempio diventare una roccia.
Negli oceani, i colori e le forme più strane sono uniche dove la biodiversità è alta come nelle barriere coralline, la simulazione è eccezionale, alcuni crostacei stanno in agguato, immobili e nascosti tra coralli e conchiglie non si possono distinguere come la granseola  (Maja squinado) si nasconde ricoprendosi il carapace con alghe e detriti.
I polpi, le seppie, i calamari adottano un meccanismo attivo di protezione, mutano l’intensità dei propri colori, regolano l’intensità cromatica della pelle in una ampia gamma di tinte.

Pesce selene

Alcuni pesci come i selene argentati dell’Oceano Atlantico e dell’Oceano Pacifico presentano colori iridescenti con tonalità dorate, verdi, rosa, blu manipolando la luce, colore e intensità attraverso cristalli  sulla pelle.
Alcune specie di mammiferi marini hanno evoluto colorazioni bicolori come Delphinus, Stenella, con striature laterali, sotto la pinna dorsale confondendosi con la superficie del mare.

DELFINI STENELLA

Il mimetismo può essere omocromia, somiglianza dei colori e omotipia, somiglianza delle forme dell’ambiente. ma anche i movimenti ricorrenti delle onde come il pesce ago e il pesce trombetta che galleggiano a testa in giù oscillando con la vegetazione del mare. Anche i graziosi cavallucci marini pigmei e l’ippocampo foglia si dondolano tra le alghe e i coralli.

HIPPOCAMPUS JAPAPIGU PHOTO BY RICHARD SMITH

Quando l’animale è sia imitatore che cacciatore, è mimetismo aggressivo, il vero mimetismo si ha quando al nascondersi si aggiunge l’inganno, come il pesce blennide, perché  simulando la somiglianza con il labride, vero pesce pulitore, strappa la pelle e le pinne al pesce che è riuscito ad avvicinare.

Il colore ha anche un altro scopo, nei pesci maschi adulti, i colori sgargianti servono per attrarre una compagna, oppure maschi non ancora adulti hanno livree riconoscibili dai maschi sessualmente maturi così questi non si danno un gran da fare per allontanarli in quanto non ci sono competitori.

Se si tiene un’acquario è bene essere informati sul comportamento degli animali marini che si vogliono mettere insieme e anche le loro abitudini alimentari, vederli nuotare, giocare, riprodursi, significa avere rispettato le loro naturali abitudini e dare benessere.  Per informazioni: www.acquariodigenova.it   www.costaedutainment.it

Anna & Maria Sciacca
Anna & Maria Sciacca
Iscritte all’Albo dei Giornalisti-Pubblicisti, hanno pubblicato interviste, recensioni musicali e cinematografiche e diversi articoli di cultura. Collaborano per il giornale “Amazzonia” e per il settimanale “La Bisalta” di Cuneo. Iscritte alla S.I.A.E., hanno scritto alcune canzoni raccolte nei cd “Night City Lights”, ” Melodia Italiana”, “Freedom”.

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