Sicuramente noi vecchi siamo quei pochi che ricordiamo la Grande Guerra attraverso le testimonianze e le emozioni dei nostri genitori e nonni che si rinnovavano ogni qualvolta la radio, e poi la televisione, trasmettevano avvenimenti e musiche di quel lontano evento. Ricordo che, già alle prime note della “Leggenda del Piave”, mio nonno e mio padre, piangevano come due bambini. Sembrava che tutto fosse finito ma l’uomo non fa tesoro delle esperienze passate e altre guerre si sono susseguite. Purtroppo anche il 4 novembre di questo anno troverà ancora tanto sangue innocente versato a causa dei conflitti tra Russia e Ucraina, Israele e Palestina e gli innumerevoli altri focolai di guerre, quasi del tutto ignorate, in tante parti del mondo. Adesso noi con quale animo potremmo celebrare la nostra vittoria? Secondo me nessuna guerra va celebrata, però abbiamo il sacrosanto dovere di ricordare la vittoria che ci liberò dall’oppressore austro-ungarico e la ricordiamo per onorare tutti i Caduti per le rispettive Patrie. E se è vero – come è vero! – che ogni conflitto bellico non è altro che una terribile bestia affamata e divoratrice di tutti i buoni sentimenti, che porta con sé solo distruzione, dolore e morte, è anche vero che la Storia non va dimenticata! Purtroppo, su questo versante, l’uomo dimostra ancora una volta di avere memoria corta. Noi, che aborriamo ogni conflitto, assetati d’amore, continueremo a pregare per i Caduti di tutti i tempi continuando a sperare che il Dio del bene si decida, finalmente, a illuminare i potenti della Terra affinché riescano a comprendere il male che procurano e finalmente decidano di spalancare i cuori alla Pace!