I fatti parlano chiaro: per Napoli ci vuole un sindaco che abbia qualità addirittura soprannaturali e, soprattutto, che sia all’altezza di combattere e di sconfiggere il “demonio-piovra” che continua ad avere la meglio. La storia testimonia che tutti coloro che hanno conquistato la poltrona di Palazzo San Giacomo, per illuminati che fossero, si son dovuti sempre scontrare con un sistema diabolicamente articolato di malaffare, inefficienza, ignoranza e via di seguito. C’è stato sempre un perverso potere occulto che “imprigiona” ogni tentativo di rinascita e di riscatto capace di stroncare tutto quanto di buono potesse essere nelle intenzioni del “primo cittadino” di turno.
C‘è da aggiungere ancora una considerazione essenziale: per fare il salto di qualità occorre anche un appassionato lavoro di squadra, e per squadra non penso solo agli amministratori, ma anche e soprattutto alla partecipazione dell’intera cittadinanza. Tutti possiamo contribuire ad un cambio di rotta cominciando dalle piccole cose e sviluppando quel senso di appartenenza che ci fa sentire non più spettatori passivi e distratti ma operatori e costruttori di un diverso modo di vivere la città.
Tutti noi napoletani dovremmo stimolare e coltivare la cultura del bello, ribellarci al degrado che abbrutisce gli animi e spegne i sogni. Napoli merita un impegno serio e costante. A Napoli dobbiamo tutto il nostro amore! Essa, come una madre generosa, da sempre ci regala a piene mani tesori e bellezze inenarrabili, a noi resta soltanto il compito di preservarli per consegnarli ancora integri alle nuove generazioni.
Raffaele Pisani