La floriterapia di Bach utilizza le vibrazioni energetiche di alcuni rimedi naturali scoperti dal dott.Edward Bach per alleviare e risolvere conflitti interiori e turbative quali ansia, insonnia, confusione, irritabilità, perdita di memoria e mancanza di concentrazione. Quindi soprattutto in questo periodo di confusione e anche smarrimento sociale e interpersonale causato da questa Pandemia questi Fiori possono essere davvero di grande sollievo dato che sono utilizzabili da tutti compresi i bambini e poi sono senza alcuna controindicazione.
I fiori di Bach, che hanno avuto un riconoscimento ufficiale nel 1983 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’alto valore terapeutico, aiutano a mobilitare le risorse interiori dell’organismo umano con la finalità di un riequilibrio globale. Permettono all’individuo di prendere coscienza del proprio disagio interiore ed esplicano la loro attività terapeutica con la finalità di colmare quel vuoto di energia che ha causato lo stato d’animo negativo. La scienza non è ancora riuscita a spiegare in modo valido il funzionamento dei fiori di Bach ma di certo sono stati riscontrati numerosi casi di guarigione perfino nei bambini e negli animali. Quindi perché non provare ad utilizzare questi fiori “in bottiglia” che possono essere portati ovunque e che possono essere assunti comodamente sia in casa che in ufficio? Fiori da donare a se stessi per rilassare mente e corpo e per affrontare con un pizzico di buonumore lo stress di lunghe giornate invernali.
A volte situazioni di stress protratto nel tempo come un lutto, un divorzio,una malattia, un licenziamento o un trasloco possono causare una serie di disturbi psico-fisici di una certa entità. Ecco che possono verificarsi tensioni muscolari, mal di testa, insonnia, mancanza di memoria, spossatezza, apatia, ansia, bruxismo, acufeni, mal di schiena. Ma ecco che con un approccio del tutto naturale e senza controindicazione o effetto collaterale vengono in soccorso i fiori di Bach, da assumere con una certa regolarità e per almeno un periodo di due mesi. La scelta del fiore adatto alla situazione sofferenziale dell’individuo può essere meglio indirizzata da un floriterapeuta esperto e competente. Ecco alcuni rimedi floreali consigliati per ansia, stress e malinconia.
STAR OF BETHLEHEM
Il suo nome botanico è Ornithogalum umbellatum e appartiene alla famiglia delle Liliaceae. È una pianta erbacea bulbosa che si sviluppa armoniosamente nei pascoli, nei prati e nei terreni argillosi delle regioni temperate dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa meridionale. Ha foglie lanceolate e fiori stellati a 6 petali. In floriterapia aiuta a rimuovere le tensioni emotive causate da malattia, lutto, separazione, perdita del lavoro, violenza. Facilita la rimozione di traumi e sofferenze di vecchia data e la guarigione da ferite profonde che hanno difficoltà a rimarginarsi. Una brutta notizia, un incidente stradale, la perdita di una persona cara possono gettare nello sconforto e nella più cupa disperazione il soggetto in questione. La persona vive in uno stato di completo immobilismo fisico e mentale e sceglie l’isolamento per non soffrire più. I fiori dello Star of Bethlehem si aprono di mattina solo se il sole splende alto nel cielo. Non amano le nuvole o la pioggia. Rifiutano la tristezza e la malinconia del cielo nuvoloso. Il loro colore bianco latte simboleggia la vittoria della luce sulle tenebre, il coraggio e la forza spirituale che il rimedio accende al fine di spazzare via infelicità e dolore.
GENTIAN
Il suo nome botanico è Gentiana amarella e appartiene alla famiglia delle Gentianaceae. È una pianta erbacea annuale con foglie lanceolate e fiori di colore viola e blu. Cresce nei prati e nei pascoli di alta montagna, in terreni calcarei, asciutti e sabbiosi. Ha proprietà benefiche sulla funzione epatica e digestiva. In floriterapia la genziana aiuta le persone che soffrono di rallentamento psicomotorio, scarso entusiasmo, scetticismo, complesso di inferiorità, flessione energetica e crisi di scoraggiamento. Il soggetto di certo ha subito un fallimento economico o una malattia cronica e degenerativa. Vi è perdita di interesse nelle attività quotidiane con sensazione di inadeguatezza al compito da svolgere nell’ambito sociale e familiare. Questo rimedio se assunto regolarmente rafforza la capacità di affrontare gli ostacoli quotidiani e la capacità di superare i propri conflitti interiori donando calma e fiducia in se stessi.
WHITE CHESTNUT
Il suo nome scientifico è Aesculus hippocastanum e appartiene alla famiglia delle hippocastanaceae. È un albero maestoso con un tronco robusto ed una chioma abbondante. In Italia viene coltivato a scopo ornamentale. In fitoterapia ha proprietà astringenti ed emostatiche. In floriterapia aiuta a liberare la mente dai pensieri negativi ricorrenti soprattutto dopo uno spavento, una brutta notizia o un litigio. Pensieri che affollano la mente e che possono causare ansia, irritabilità, cefalea, insonnia, perdita di attenzione, astenia, perdita di appetito, svogliatezza e dolori cervicali. Questo rimedio allontana la rimuginazione e la tensione mentale, l’eccesso di preoccupazioni e pensieri negativi e facilita il rilassamento, la concentrazione e l’ascolto della voce interiore. Stimola anche l’intuizione e la fantasia.
LARCH
Il Larice è un albero imponente con una bella chioma verde. Il suo nome scientifico è Larix decidua. Ha un fusto che può raggiungere i 40 metri di altezza e cresce nelle zone ghiaiose dell’Europa nei boschi di alta montagna. Il soggetto è caratterizzato da sfiducia nelle proprie capacità e nelle proprie potenzialità, da un linguaggio esitante e da uno stato emotivo fragile e inquieto. Manca di iniziativa e di autostima, teme il giudizio degli altri e soffre di timidezza e dubbi sul proprio operato. Compito del rimedio è quello di stimolare la tenacia e la perseveranza nel realizzare le proprie convinzioni personali e di facilitare l’intraprendenza e la comprensione delle proprie potenzialità mentali ed emotive. Allontana inoltre l’ansia e la paura del fallimento.
AGRIMONY
È una pianta perenne e appartiene alla famiglia delle Rosaceae. Il suo nome botanico è Agrimonia eupotoria. Cresce ai bordi delle strade in terreni calcarei e acidi e predilige il clima temperato. In floriterapia è consigliato ai soggetti che hanno paura della solitudine che hanno la tendenza a nascondere pensieri e sentimenti pur di essere accettati nel gruppo in cui vivono e a nascondere sofferenze e preoccupazioni sotto una maschera di allegria e spensieratezza. Le persone agrimony sono molto fragili e influenzabili e soffrono di ansia, insonnia, disagio relazionale e paura del giudizio altrui. Questa fragilità emotiva spesso lo porta ad eccedere nel cibo, nel fumo e nell’alcol. Il rimedio è salutare poiché apporta pace, forza ed equilibrio. Incrementa il coraggio e l’autostima e allontana inquietudine e tristezza. Dona anche profondità di pensiero e ascolto della voce interiore.
di Vanessa Pia Turco