È possibile raccontare oltre un secolo di produzione cameristica pugliese in un unico disco? Certo che no. E infatti ce ne sono voluti ben due, raccolti in cofanetto, per cercare di rendere antologicamente un florilegio di composizioni per voce e pianoforte di autori pugliesi dai primi del Novecento ai nostri giorni. È stata questa la nuova sfida discografica del Traetta Opera Festival che pubblica insieme all’etichetta DiGressione Music “χῶραι – Salotto musicale pugliese”.
Il doppio CD vuol essere un omaggio al genio creativo pugliese e a questa terra generosa quanto severa con i propri figli. Nessun tema ricorrente, solo quel forte legame con un modus vivendi tutto speciale in cui è possibile riconoscere le bellezze naturali, la tradizione e la sincera umanità che caratterizza da sempre la Puglia, chi la sceglie, chi la vive e chi la canta.
Come nel caso della Tokyo Academy of Music, che torna a collaborare con il Traetta Opera Festival per questa nuova produzione, nel solco di un’amicizia duratura siglata dai reciproci rapporti artistici e dalla passione dei giapponesi per l’arte e la cultura italiana, come traspare dall’impegno della presidente Konomi Suzaki. Alle voci dei loro solisti sono affidati quasi tutti i 49 brani che compongono la raccolta ideata da Vito Clemente, direttore d’orchestra e direttore artistico del TOF, impegnato, per questa incisione, al pianoforte.
La raccolta non segue un canone cronologico, quasi a voler mettere il tempo in secondo piano, e ci presenta un nutrito percorso che spazia dai grandi nomi del passato come Gennaro Abbate, Pasquale La Rotella, Nicola Costa, Nicola Faenza, Luigi Preite, Giacinto Sallustio e Orazio Fiume fino a Nino Rota, che tanto ha contribuito alla formazione musicale dei giovani in terra di Bari. Nicola Scardicchio, Massimo Parente, Antonio Andriani, Nicola Ventrella, Vincenzo Anselmi, Leonardo Furleo Semeraro, Vito Clemente, Rocco Cianciotta, Ottavio e Massimo De Lillo completano la silloge insieme ai più giovani Giovanni Chiapparino, Ilaria Stoppini, Nicola Barile e Katsuya Asako con brani appositamente commissionati dal Traetta Opera Festival per questa registrazione.
Il titolo in greco antico richiama, invece, un passato ideale in cui elemento identitario è proprio lo scambio di culture, quella koinè rappresentata dall’incontro in questo lavoro tra la nostra regione (χῶρα, appunto) ed il Paese del sol levante, seconda produzione discografica dopo la prima del 2017 dedicata interamente alla figura del compositore molese Niccolò Van Westerhout (1857-1898).
Ad illustrare un ideale di continuità nella produzione musicale da camera pugliese tra Otto e Novecento ci pensa l’ottima prefazione di Dinko Fabris, musicologo di chiara fama già presidente della Società Internazionale di Musicologia, che introduce il lavoro nell’elegante libretto che lo accompagna.
Quello della pugliesità è un tema caro al Traetta Opera Festival che partendo dalla riscoperta dell’illustre compositore bitontino Tommaso Traetta (1727-1779), muove la propria ricerca su buona parte della produzione del territorio declinandola ora attraverso il recupero della storia musicale della nostra regione e dei personaggi che l’hanno animata, ora concentrando l’attenzione sui giovani musicisti con la pubblicazione di concorsi per cantanti, strumentisti e compositori. Ma la più grande risorsa resta senz’altro il riuscire a portare questa grande tradizione fuori dal contesto regionale grazie alla creazione del Japan Apulia Festival, appuntamento annuale in cui le maggiori sale da concerto di Tokyo ospitano o danno vita a produzioni di autori pugliesi, come già avvenuto per Traetta e Van Westerhout ed ora con questa nuova pubblicazione. Proprio nella capitale nipponica il lavoro è stato presentato in anteprima con grande soddisfazione per gli autori che han visto il pubblico cantare per una sera i versi di Puglia.
Non importa se a suggerire le composizioni qui raccolte siano i versi di grandi poeti del passato o di giovani autori (anch’essi pugliesi come Maurizio Pellegrini e Maria Grazia Pani), la sincerità dell’ispirazione musicale le lega indissolubilmente a quel sentire intriso di colori e profumi, di terra, di mare, di secoli di storia e di infinito vagare che è da sempre elemento identitario della nostra regione.
Il doppio CD è già disponibile negli store online e distribuito da Milano Dischi/Stradivarius-Naxos.