Sunday, November 24, 2024

Marconi 80 anni di futuro: un esempio per i giovani e per la ricerca (con documentario)

A 80 anni dalla morte e a 90 dalla presidenza del Cnr, si celebra la figura di Guglielmo Marconi, autore di intuizioni sulle quali si basano i più innovativi sviluppi delle comunicazioni, ottimo organizzatore della ricerca e uomo di scienza totalmente libero. Il presidente Massimo Inguscio lo ricorda…

Si celebra nel 2017 un doppio anniversario di Guglielmo Marconi: il 90nnale della presidenza del Consiglio nazionale delle ricerche, carica che ricoprì dal 1927 al 1937, e l’80nnale della sua morte che, avvenuta il 20 luglio 1937, interruppe anche il decennio presidenziale.

“La scomparsa prematura non consentì a Marconi di partecipare all’inaugurazione della nuova sede centrale dell’Ente, nell’allora piazzale delle Scienze a Roma, la cui edificazione, realizzata sotto la sua presidenza, sancì la definitiva indipendenza dell’Ente dall’Accademia dei Lincei, dove era nato con Vito Volterra e fino ad allora vissuto. Al tempo stesso proprio la figura di Marconi, che presiedeva anche l’Accademia d’Italia – come il regime dell’epoca ribattezzò i Lincei – simboleggiava la vicinanza tra le due istituzioni”, dichiara il presidente del Cnr Massimo Inguscio.marconi2

“La figura del premio Nobel Marconi è, a distanza di tempo, ancora pienamente attuale e strettamente connessa con le più moderne innovazioni. Con le sue applicazioni della scoperta delle onde radio, Marconi aveva dato inizio alla scienza e alla tecnologia delle comunicazioni a distanza, quella del broadcasting e del wireless. Quello che lui realizzò allora con l’elettromagnetismo, noi oggi lo continuiamo a studiare e a fare con la luce, e proprio il Cnr, raccogliendo in qualche modo l’eredità del suo illustre presidente, in un’evidente continuità di intenti, sta lavorando per un internet del futuro molto più veloce e performante basato sulle tecnologie quantistiche. Se penso all’eredità dell’uomo, inventore, che a 21 anni con le sue mani ideò e costruì la prima radio, oggi è sempre più attuale nei grandi progetti che il Cnr sta sviluppando, dalla recente candidatura al Parlamento europeo, alla presenza del Commissario Carlos Moedas, sul ruolo italiano e dei ricercatori del Cnr per il Foresight e le soluzioni del futuro ai grandi bisogni dell’umanità, a cose molto più concrete e incredibili al tempo stesso, come la prima comunicazione sottomarina a fotoni in sicurezza tra la Sicilia e Malta”, sottolinea Inguscio.

L’ideale eredità tra l’inventore della telegrafia senza fili e il maggior ente di ricerca italiano assume un significato importante per l’intero sistema della ricerca in Italia. “Marconi fu tanto autorevole come scienziato quanto come organizzatore della ricerca”, conclude il presidente del Cnr. “Ideò tra l’altro i vari Comitati, nei quali figuravano personaggi del calibro di Enrico Fermi: segretario del Comitato di fisica del Cnr quando lanciò l’idea del congresso internazionale di fisica nucleare nel 1931. Dunque, a distanza di 90 anni, Marconi resta per noi un grande esempio, l’immagine di un autodidatta che ebbe la capacità e la possibilità di ricercare e verificare le proprie intuizioni in totale libertà. Questo conferma quanto ancora oggi sia fondamentale investire nei giovani e nella loro libertà di ricerca”.

È online anche il documentario prodotto dalla web tv dedicato a Guglielmo Marconi

Il CNR in numeri

È il primo ente di ricerca per numero di ricercatori. Il personale complessivo del CNR è composto da oltre 8.400 persone tra ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi. Il CNR è composto da 7 dipartimenti e
102 istituti con specializzazione sui principali saperi, settori scientifici e tecnologici, con più di 330 sedi secondarie e laboratori sul territorio in Italia e all’estero tra cui le basi scientifiche in Artide e Antartide. I Dipartimenti sono: Scienze biomediche, Chimica e tecnologia dei materiali , Terra e Ambiente, Ingegneria, ICT energia e trasporti, Fisica e materia, Scienze umane e patrimonio culturale, Bio e agroalimentare.
Fondamentale il contributo di ricerca, scientifico, di trasferimento tecnologico e applicativo in aree cruciali per l’Italia e il mondo: dal clima alla salute della terra, dal benessere dell’uomo allo studio e cura delle malattie rare, dalla sicurezza alimentare alle nanotecnologie, all’apprendimento dei giovani, al monitoraggio livelli inquinamento aria, acqua, piante e in tante altre materie.cnr

Il CNR è al primo posto tra enti di ricerca e università in Italia per numero di famiglie di brevetti, oltre 350.
Secondo l’ultima valutazione dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Anvur), nella categoria Terza Missione il CNR figura al primo posto per numero di spin off e nei settori di ricerca multidisciplinari (16).

In occasione dell’anniversario 2017 per i 60 anni della ricerca europea e i 10 anni degli ERC (European Research Council) il CNR risulta al primo posto in Italia, tra enti di ricerca e università, con complessivamente 42 ERC vinti da singoli ricercatori CNR o in partnership con ricercatori e ricercatrici di altri enti e università di fama.

Il CNR è primo ente in Italia per numero di borse di studio Marie Curie vinte dai suoi ricercatori.

82 ricercatori sono stati assunti nel 2016 dal CNR per 20 aree di specializzazione. 150 borse di studio CNR finanziate nel 2016. Più di 5000 collaborazioni di ricerca e scientifiche con le più prestigiose università ed enti di ricerca in Italia e nel mondo nel 2016.

Si può stimare che per ogni euro investito nel CNR, l’Ente ne attrae circa sessanta centesimi in più su base competitiva. Il Bilancio del CNR, infatti, mediamente totalizza a 900 milioni di euro l’anno ed è composto per circa il 40% da entrate esterne derivanti da contratti con privati (imprese, prestazioni e servizi, accordi) e altre istituzioni. Il Contributo del MIUR (FOE) è di circa 550 milioni di euro.

Il CNR si impegna a portare la ricerca all’interno della società e un’attenzione particolare è dedicata alla scuola. Il carattere interdisciplinare del CNR e la rete di referenti presenti su tutto il territorio nazionale esperti nelle molteplici aree del sapere rappresenta una grande forza a disposizione delle istituzioni scolastiche al fine di sviluppare metodologie didattiche innovative in grado di aumentare le competenze degli studenti. I principali progetti dedicati alla scuola, in collaborazione con il MIUR, sono: l’alternanza scuola-lavoro, ricercatori in classe, laboratori aperti per gli studenti, kit didattici per organizzare laboratori in classe, science center itineranti e interattivi, corsi di aggiornamento per i docenti, sessioni di didattica, concorsi, progetti speciali, tra cui il concorso Articolo 9 della Costituzione che prevede incontri e formazione degli studenti in diverse parti dell’Italia all’interno degli istituti di ricerca CNR, nei 336 laboratori dedicati alle scuole, materiale didattico, valutazione sulla percezione della ricerca, collegamento via skype con i ricercatori nella base in Antartide.

Il sito www.cnr.it è stato il primo dominio della rete italiana (dicembre 1987) e il CNR gestisce le attività relative alla registrazione e al mantenimento dei nomi a dominio .it.

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Tiziano Thomas Dossena, Direttore Editoriale della rivista.

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