Articolo di Raffaele Pisani
Da quando ho preso consapevolezza di come ci abbia rovinato la non-politica, appena vedo questi “lor signori” in Tv e penso a tutto il male che ci hanno fatto e a come stiano riuscendo a vanificare i sacrifici di tutti i nostri martiri e di tante persone sconosciute e “comuni” che hanno creduto, combattuto e immolato la loro vita sognando una Nazione libera, onesta e democratica, mi assale una nausea fortissima. Ma come hanno potuto allearsi con una schiera di fuorilegge e diventare schiavi della corruzione e del malaffare? Ma come possono essere sempre più assetati di sporco denaro e di altrettanto sporco potere? Ma come non si vergognano della loro disonestà e continuano, come nulla fosse, ad umiliare l’impegno di tanti milioni di italiani onesti che, quotidianamente e con perfetta coscienza, sgobbano e si sacrificano per superare correttamente gli ostacoli che, giorno dopo giorno, si fanno sempre più difficili? Quale forte nausea mi strugge pensando a come stiano cercando di calpestare i nostri migliori valori riducendoci in un popolo di rassegnati e di rammolliti giocatori di “bingo, gratta e vinci e superenalotto”. Hanno distrutto i nostri risparmi, hanno impoverito sempre di più i poveri e arricchito sempre di più i ricchi. Sono riusciti, con questa non-politica – così magistralmente gestita – a sviluppare alla massima potenza il proliferare di una tanto pericolosa genìa che ha creato metastasi nel tessuto “sano” della nostra Italia minando alla base le aspettative di quella maggioranza silenziosa che ancora vuole credere nella buona gestione della cosa pubblica. Questo mio grido di dolore è rivolto a quei politici onesti che pur esistono e che hanno il sacrosanto dovere di impegnarsi con tutte le loro forze per restituirci la nostra dignità di persone perbene e laboriose. Questo grido di dolore è rivolto alle forze sane del Paese affinché non si lascino sopraffare ulteriormente e non permettano più che neppure una sola goccia del fango prodotto da una classe dirigente sciagurata e collusa possa insozzare la nostra storia e l’avvenire e le speranze di tutti i nostri giovani.