Sono state rese note le opere in concorso per la decima edizione dell’Ischia Film Festival, in programma dal 30 giugno al 7 luglio negli spazi del Castello Aragonese.
L’evento ha l’obiettivo primario di attribuire un riconoscimento artistico a quelle opere e a quei professionisti del settore in grado di valorizzare nel modo migliore location italiane ed internazionali.
A caratterizzare il concorso, 26 opere, giunte dalle cinematografie più diverse e lontane (Russia, Spagna, Macedonia etc.) ma tutte allo stesso modo capaci di promuovere le tradizioni e la realtà storica di un territorio attraverso la scelta dei luoghi utilizzati per le riprese.
Opere che affrontano argomenti differenti, dallo sviluppo globale degli “uomini macchina”, alla riscoperta delle forti radici italiane in “Italy love it or leave it” di Gustav Hofer e Luca Ragazzi , sino ad argomenti più complessi, come l’abuso sulle donne di “El padre” di Patricia Venti Garcìa.
Ventisei lavori suddivisi nelle sezioni cortometraggi (come Il bando di Gianluca Sportelli; La casa dei trenta rumori di Diego Monfredini; Damiano. Al di là delle nuvole iniziano i sogni di Giovanni Virgilio o Enmesh di Ainur Askarov), documentari (come La curt de l’America di Lamnaouer Ahmine e Francesco Cannito o Do you really love me? di Alastair Cole) e location negata (come La crociera delle bucce di banana di Salvo Manzone; R)esistenza di Francesco Cavaliere; Dashnamoure / Le piano di Levon Minasian o Ensayo de una revoluciòn di Pedro Sara e Antonio Labajo), quest’ultima composta da opere che mostrano popoli e territori violati dalle contraddizioni del progresso, dalle guerre e da calamità naturali.