Thursday, December 26, 2024

ANNA KULISCIOFF – RIBELLE PER AMORE

Articolo di Luca e Marilena Dossena.

Nel corso dei secoli, vi sono state persone che hanno dedicato tutta la vita per permettere agli uomini un minimo di diritti in un mondo ancora lontano dalle idee di libertà e fratellanza e che hanno trovato, nell’esplosione della rivoluzione francese, l’affermazione di questi principi.  Purtroppo, dal 1789 molte di queste enunciazioni hanno fatto piccoli passi, anzi, in moltissimi paesi non ve ne sono stati affatto ed impera ancora la sopraffazione, per non dire di peggio.

Comunque, basterebbe leggere  “Il popolo dell’abisso” del grande Jack London, per conoscere in che condizioni vivesse  ai primi del ‘900 la popolazione della città di Londra, capitale dell’impero britannico, considerato forse all’epoca il paese più civile della Terra:  donne e uomini che morivano a 20 anni per le disumane condizioni dell’ambiente di lavoro e di abitazione, oltre alla mancanza di cibo e quasi senza cure mediche…

Una giovane Anna Kuliscioff
Una giovane Anna Kuliscioff

Se molte cose sono cambiate è soprattutto per merito di uomini e donne che hanno lottato per una vita degna di essere vissuta.   Fra queste persone voglio oggi ricordare una grande donna, ANNA KULISCIOFF, di origine russa, di cui ricorre il 160° anniversario della nascita e il 90° anniversario della morte (29 dicembre 1925),  nota per il suo rigore ideale e morale e conosciuta anche come “l’angelo dei poveri” , “la dottora” e “la Signora del Socialismo italiano”.

Nunes Vais Mario, 1856-1932 Anna_Kuliscioff a Firenze, 1908
Nunes Vais Mario, 1856-1932
Anna_Kuliscioff a Firenze, 1908

La Kuliscioff, il cui vero  nome era Anna Moiseevna Rozenštejn, nacque il 9 gennaio 1855 a Sinferopoli (Crimea) da una ricca famiglia ebrea. Compì gli studi presso l’Università di Zurigo, prima in filosofia poi in medicina.  Si appassionò subito alle misere condizioni dei contadini russi, convincendosi della necessità di liberarli dallo stato di schiavitù in cui si trovavano, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica.  Aderì giovanissima alle idee rivoluzionarie dopo aver assistito ad una manifestazione di studenti russi per il diritto di libera associazione,  brutalmente caricati dai cosacchi dello zar.  Carcere, persecuzioni e malattie non fermarono questa piccola grande donna nella sua appassionata difesa dei diritti elementari :  il voto, l’emancipazione femminile, l’assistenza sanitaria, contro ogni tipo di violenza e soprattutto la tutela della maternità. Durante l’esperienza elvetica conobbe il grande ANDREA COSTA, già noto per la sua attività a favore degli umili, col quale iniziò un legame sentimentale, da cui nacque la figlia Andreina. Entrambi vissero a  Zurigo, rifugio di rivoluzionari di varie tendenze che vivevano in gruppi fraterni, trasferendosi poi a Parigi, da dove furono espulsi per la loro attività politica, scegliendo di vivere poi in Italia, a Firenze, dove Anna fu incarcerata, contraendo la tubercolosi. In seguito si specializzò a Zurigo in ginecologia, dando un notevole contributo alla salvezza delle partorienti, scoprendo l’origine batterica della febbre puerperale.

La casa di Milano nella quale la dottoressa Kuliscioff visse con il compagno Turati
La casa di Milano nella quale la dottoressa Kuliscioff visse con il compagno Turati

Terminata la sua relazione con Costa, si trasferì a Milano, dove in breve venne soprannominata “la Dottora dei poveri”. Infatti, esercitò la professione medica, frequentando i quartieri più miseri della città, dove i poveri alloggiavano in povere e malsane soffitte, portando il conforto della sua bontà, diventando anche l’amica e la confidente degli ammalati.  Questo non le impedì una intensa attività politica, collaborando a varie riviste, fra cui la notissima “Critica sociale” e dedicandosi all’emancipazione femminile fino alla sua morte. Dopo l’iniziale esperienza dell’anarchismo, passò al socialismo democratico, diventando la compagna di FILIPPO TURATI, con il quale collaborò fino alla sua scomparsa, avvenuta nel  dicembre 1925 dopo lunghe sofferenze dovute ad una grave malattia.

posterEra una donna dalla bellezza angelica e di vivissima intelligenza,  dotata anche di magnifica eloquenza, con la quale incantava gli interlocutori. La sua vita è stata un esempio di coraggio,  abnegazione e grande umanità, impersonando in pieno gli ideali del nostro Risorgimento.

A Lei è stata dedicata una Fondazione, fondata da Giulio Polotti e presieduta oggi da Walter Galbusera, che raccoglie nel suo grande archivio non soltanto tutte le sue opere e quelle del suo compagno Filippo Turati, anche opere di moltissimi protagonisti della politica, del socialismo, delle lotte sindacali e di studiosi del settore.

La Fondazione organizza anche incontri e seminari di studio su argomenti sociali.

 

 

 

Ritratti di Turati e Kuliscioff presso la Fondazione Kuliscioff. Foto di Marilena Dossena
Ritratti di Turati e Kuliscioff presso la Fondazione Kuliscioff. Foto di Marilena Dossena
Ritratto di Sandro Pertini. Sala biblioteca, Fondazione Kulisciofff. Foto di Marilena Dossena
Ritratto di Sandro Pertini. Sala biblioteca, Fondazione Kulisciofff. Foto di Marilena Dossena
Ritratto del fondatore Polotti presso la segreteria della Fondazione Kuliscioff. Foto di Marilena Dossena
Ritratto del fondatore Polotti presso la segreteria della Fondazione Kuliscioff. Foto di Marilena Dossena

OPERE

Il monopolio dell’uomo: conferenza tenuta nel Circolo Filologico Milanese, Milano, Critica sociale, 1894

Verso nuovi lidi, in Critica Sociale, anno XVIII n 16, Milano, 16 agosto 1908, p. 242-244

Il voto alle donne: polemica in famiglia per la propaganda del suffragio universale in Italia, Milano, Uffici della critica sociale, 1910

Proletariato femminile e Partito socialista: relazione al Congresso nazionale socialista 1910, Milano, Critica sociale, 1910

La riforma elettorale, w le donne. Perché le donne saranno escluse dal diritto di voto, in La difesa delle Lavoratrici, anno I n 7 – 7 aprile 1912

Donne proletarie, a voi…: per il suffragio femminile, Milano, Società Editrice Avanti!, 1913

Lettere d’amore a Andrea Costa, 1880-1909, Milano, Feltrinelli, 1976

CATTANEO MARINA-Responsabile Biblioteca della Fondazione Kuiliscioff
CATTANEO MARINA-Responsabile Biblioteca della Fondazione Kuiliscioff. Foto di Marilena Dossena.

 

SITO INTERNET FONDAZIONE KULISCIOFF

http://www.fondazioneannakuliscioff.it/index.htm

Marilena Dossena
Marilena Dossena
Nata a Milano, cresciuta in un ambiente artistico e letterario (il padre Pittore ed il compagno editore e giornalista), ha lavorato in varie Case Editrici e presso l’Università degli Studi di Milano. È stata Vice-Presidente e Responsabile Cultura del CRAL dei dipendenti universitari per 30 anni, organizzando dibattiti su problemi sociali ed incontri con importanti personalità della cultura. È stata, inoltre, Consigliere del Circolo Ambrosiano Meneghin e Cecca per dieci anni, dove ha organizzato conferenze ed eventi musicali. Appassionata di fotografia, ha partecipato a molte Mostre, sia collettive che personali. Sue immagini sono state pubblicate in vari volumi (La storia di Meneghin e Cecca, Lombardia amore mio, Milano: la storia sui muri, Milano o cara: Porta Ticinese), ed in molti quotidiani importanti (Il Corriere della sera, Il Giorno, Il Giornale, la Martinella, l’Intermezzo, ecc.). Le sue preferenze vanno ai volti di personaggi, alla natura in genere ed alle tradizioni popolari (carnevali di Milano, Venezia, Borgosesia, Oleggio, ecc.). Ha inoltre collaborato , con varie interviste a personalità della cultura con i periodici l’Intermezzo, l’Impegno e La Vallèe notizie.

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