Mari putrescenti, animali estinti, ghiacciai ridotti ad innocue colline aride, foreste tropicali decimate e infine, ciliegia avvelenata su una torta irrancidita, la guerra.
La Terra, prostrata da tanto oltraggio, consumò la sua vendetta senza pietà.
Della mitica armonia primordiale non restava che qualche traccia di vestigia antiche, anch’esse condannate alla perdizione.
L’era dei malcelati ripensamenti degli umani era scaduta.
Così la Terra ne decise l’estinzione.
I Saggi, rassegnati ormai a morire, persa ogni speranza e nella consapevolezza tardiva d’aver sbagliato ogni cosa, si raccolsero tutti nel tentativo estremo di concedere all’umanità la speranza d’una sopravvivenza.