Insieme al piacere per gli occhi, ci sono interessanti conferenze,cerimonie del tè, tamburi di guerra giapponesi, vestizione del Kimono, lezioni di arti marziali, Tai Chi, yoga e danze.
Se alcuni visitatori hanno già visitato questi paesi è un piacevole “come back “ per chi non c’è mai stato è una sorpresa fatta di colori e stimoli sensoriali e chissà una promessa a se stessi di visitare questi posti magici ed esotici.
Feng Shui, tecniche di Pranayama, Ayurveda,Karuna Reyki … per molti, parole incomprensibili e lontane dalla propria cultura, per alcuni concetti ormai consolidati nella propria vita.
Stupefacenti le danze thailandesi o bollywoodiane, con una incredibile ricchezza di colori e monili, coinvolgenti, rilassanti, ipnotiche con il persistente odore di incenso e spezie che accompagnano tutti gli ambienti.
India, Nepal, Sri Lanka, Medina Araba ed Egitto, Mongolia, Vietnam,Cina e Giappone,Thailandia, Corea del Sud,Indonesia, Malesia, Bangladesh, Rajasthan, Birmania … paesi geograficamente e politicamente lontani fra loro ma che qui in questa meravigliosa fiera, l’uno accanto all’altro sorridono al visitatore che può compare Katane e tappeti persiani, kimono e infusi, antiquariato, bonsai, ammirare la ricostruzione di templi buddisti, armature di antichi samurai e fare un selfie davanti a copie dell’esercito di terracotta dell’imperatore Qin Shi Huang scoperti in Cina nel 1974 e patrimonio Unesco.
Una giornata che arricchisce lo spirito e unisce mondi diversissimi fra loro, soprattutto infonde un grande rispetto per culture, quelle orientali, così lontane da quelle occidentali e questi eventi aiutano ad avvicinare i popoli, avere stima e amare quello che è diverso, aprire orizzonti ed essere meno provinciali.
Grazie Bologna per questa splendida lezione di fratellanza.