FOTOGRAFO DI SCENA – Luca Bogo
In estate si moltiplicano in tutta Italia spettacoli all’aperto, nelle nostre piazze suggestive e ricche di storia, si rappresentano concerti Rock, Jazz, Blues, pièces teatrali e a Cervia in piazza Garibaldi ecco Tosca, uno dei capolavori di Giacomo Puccini.
La storia di Tosca è tratta dal dramma di Victorienne Sardou, musicata da Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica.
L’ opera si svolge a Roma dopo l’epopea della rivoluzione francese, Angelotti è un bonapartista fuggito dalla prigione, sua sorella la bella marchesa Attamanti, lascia degli abiti femminili nella cappella di famiglia per facilitare la fuga del fratello.
Angelotti è scappato ma viene raggiunto e ucciso, Mario arrestato e torturato, alla tortura è costretta ad assistere Tosca che sfinita ed impaurita rivela il nascondiglio e quindi la complicità di Mario.
La scenografia è efficace per tutti i tre atti, all’inizio una chiesa con una bellissima Madonna, un altare, le quinte, il quadro di una Maddalena ottocentesca e il sapiente gioco di luci catturano il pubblico.
Nel terzo atto siamo in una prigione e una terrazza a Castel Sant’Angelo pochi ma scelti mobili e oggetti che ci donano tutto il fascino del teatro.
Tre atti di pura sublime tensione e passione.
Tosca è la romantica soprano Raffaella Battistini, in grande forma e come sempre carismatica presenza scenica, non meno incisivo e con una gran voce il tenore di origini pugliesi Gianni Leccese, perfetto per il ruolo di Mario, appassionato rivoluzionario, dedito alla causa e presenza scenica forte, assolutamente in linea con il suo personaggio di ribelle.
Scarpia nonostante sia il “cattivo” dell’opera pucciniana, odioso, prepotente, maligno, è stato un superbo baritono e come tutti ha ricevuto applausi convinti e sinceri ed è stato interpretato magistralmente da Carmine Monaco.
Una serata culturalmente valida e graditissima ad un vasto pubblico che ha seguito tutta l’opera a volte canticchiandone le arie, questo a smentire che la riviera romagnola sia solo discoteche e bagni curatissimi.
L’impegno profuso e il successo riscosso devono farci riflettere sulla voglia di cultura che tutti abbiamo e che i network spesso ignorano, chissà, repetita iuvant.