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Vini di eccellenza al Vinitaly 2014: un itinerario enologico tra i profumi e i sapori della terra di Puglia

VINIITALYChe il vino sia una autentica espressione del Made in Italy di qualità è testimoniato, ancora una volta, dal clamoroso successo riscosso dall’ultima edizione del Vinitaly, svoltasi dal 6 al 9 aprile a Verona.

 Vinitaly si è, infatti, nuovamente imposta come la fiera del vino più grande al mondo, un evento capace di richiamare folle di curiosi e famiglie con bambini, assieme agli operatori del settore più importanti del mondo e ai media internazionali.

 Verona in questi giorni è davvero stata la capitale del vino di eccellenza, portando il visitatore a  scoprire un mondo complesso, ricco di molteplici sfaccettature e antichi valori: profumi e sapori dei diversi territori si mescolano mirabilmente e si esaltano, al tempo stesso, le abilità artigianali di aziende spesso a conduzione famigliare che si tramandano – così come i valori più autentici – di padre in figlio, di generazione in generazione, assieme alle ultime novità tecnologiche.

 Girando per gli stand, si ha la sensazione di attraversare, passo dopo passo, momenti di storia, in cui la fatica dell’uomo ha saputo valorizzare nobili materie prime, vitigni spesso antichissimi, coltivati da mani sapienti con profonda passione, dando vita a prodotti di pregevole fattura e altissima qualità.

I vini italiani, infatti, sono i più ricercati e i più amati sulle tavole di tutto il mondo: gran parte del fatturato deriva, dati alla mano, proprio dall’export.

 Ogni territorio, ogni vigneto, ogni azienda ha la sua storia, la sua tipicità, la sua memoria da preservare: dal Veneto alla Lombardia, dalla Toscana alla Sicilia e alla Sardegna, passando per la Campania, il Lazio o l’Emilia Romagna e ancora il Friuli, il Piemonte, la Valle d’Aosta, sino a percorrere da Nord a Sud l’intera Penisola; è tutto un susseguirsi di profumi e colori e di produttori impegnati quotidianamente a valorizzare e promuovere la tradizione enologica del territorio, animati oggi come ieri da indefessa passione, dedizione e sacrificio.

 Valori e tradizioni che ritroviamo anche nello stand della Puglia, in cui la tradizione enologica affonda le sue radici in tempi antichissimi.

In particolare, nell’estremo lembo di terra pugliese, il Salento, perennemente baciato dal sole e dal vento caldo del sud, troviamo un’azienda molto rinomata, Castello Monaci, i cui vigneti si trovano alle porte di Salice Salentino, immersi in una vegetazione secolare.

Il lavoro nella tenuta è seguito direttamente – come ci confermano durante una piacevolissima degustazione presso lo stand – da Vitantonio Seracca Guerrieri, presidente della Tenuta, impegnato anche nella valorizzazione di autoctoni salentini, mentre Leonardo Sergio è l’enologo della cantina, che coglie e seleziona il meglio della propria terra.

La gamma dei prodotti di Castello Monaci, “prodotti disegnati dal sole”, come i proprietari amano definirli, è ampia e di altissima qualità: si va dal Primitivo Salento al Salice Salentino Riserva e al Salice Salentino Doc, ottenuto da uve Negroamaro e Malvasia nera di Lecce, passando per il Fiano Salento IGT e per il Negroamaro Salento IGT.

 Ci soffermiamo anche sull’azienda pugliese Conti Zecca: un’azienda agricola con cinque secoli di storia alle spalle, fatta di passione, tradizione e innovazione, che oggi l’ha resa una delle realtà vitivinicole più importanti del Salento e della Puglia.

In azienda si coltivano vitigni autoctoni, come il Primitivo, il Negroamaro, la Malvasia nera e la Malvasia bianca, l’Aglianico, il Fiano e il Vermentino, e alcuni vitigni alloctoni, come il Cabernet Sauvignon, Merlot, Chardonnay e si produce una vasta gamma di vini rossi, rosati e bianchi, dai vini delle Tenute (Tenuta Cantalupi, Tenuta Donna Marzia, Tenuta Saraceno, Tenuta Santo Stefano) ai vini delle Selezioni (tra i quali ricordiamo il Nero Conti Zecca, il Terra Conti Zecca, il Luna Conti Zecca, il Sole Conti Zecca).

 Ancora il Salento protagonista con Cantine Due Palme, progetto nato nel 1989 grazie all’iniziativa di Angelo Maci: più di mille viticoltori in 20 comuni del Salento si impegnano quotidianamente nella coltivazione delle migliori viti autoctone, come il Negroamaro, il Primitivo e il Susumaniello, alla costante ricerca della valorizzazione del territorio e della qualità dei propri prodotti.

 Risalendo la Puglia verso nord, ci fermiamo nella Murgia nord occidentale ai piedi del suggestivo Castel del Monte: qui si erge l’azienda vitivinicola Torrevento, che coniuga tradizione con innovazione e rappresenta al meglio la produzione del territorio.

 Il monumentale complesso di Castel del Monte fa da sfondo anche ad un’altra nota azienda pugliese, la Rivera, un punto di riferimento per l’enologia del territorio sin dalla fine degli anni ’40: in tutte le fasi del processo produttivo l’azienda, infatti, combina le tecniche più moderne di viticoltura con l’assoluto rispetto dei processi naturali, nell’ottica della sostenibilità ambientale ed economica e del miglioramento continuo della qualità.

Un interessante percorso enologico, congiunto con la storia e la memoria dei singoli territori, ci ha permesso di scoprire ancora meglio, in occasione del Vinitaly, la regione Puglia, dalla Murgia al Salento, regalandoci suggestioni, ricordi e sapori impossibili da dimenticare.

 

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