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Un ricordo da condividere

di Marina Agostinacchio [da borntobeonline.it]

Alcuni anni fa con un gruppo di donne dell’Associazione “Noi, il cancro, Volontà di Vivere”, grazie all’allora Presidente Caterina Tanzella, ho realizzato un antico desiderio: fare un’ esperienza teatrale. Con i registi Bruno Lovadina e Federica Santinello, seguite dalla psicologa Chiara Vitalone, mettemmo in scena “Due Parole” , tratto da “Nove lune”, di Isabel Allende.
Il testo propone la storia di Belisa Crepuscolario, nata povera e analfabeta. Belisa scopre casualmente la scrittura e incomincia a usare le parole per confezionare storie e regalarle ai passanti, secondo il desiderio di ognuno. In seguito si innamora di lei un uomo politico in vista; Belisa riesce con la sua parola ad umanizzarlo.

Nella rivisitazione del testo, ognuna di noi era Belisa. In un alternanza di voci, rendemmo il testo da individuale a corale.
Gli spazi scelti e offertici dal Comune di Padova furono il teatro delle Maddalene e, in seguito, il Centro Culturale San Gaetano.
Posso dire che avere la possibilità di vestire panni diversi, attraverso lettura e recitazione di un testo, è una vera e propria rivoluzione della mente e del corpo.

Il video postato in fb era stato realizzato prendendo le parti essenziali del racconto. Era, se non ricordo male, l’apertura dello spettacolo.

Ricordo Giuseppina che non c’è più, dotata di una naturale propensione alla recitazione, elegante, sobria, espressiva, una presenza equilibrata all’interno del gruppo. E ricordo, Cristina, Dolores, Lucia, Chiara…
Se mai leggerete, sappiate che non vi ho dimenticato, tutte/tutti, proprio tutti, anche chi ci ha lasciato.

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