Per la prima volta sul mercato un sistema che consente a due persone geograficamente distanti di incontrarsi e interagire in modo naturale come se fossero l’una davanti all’altra. Il progetto, sviluppato grazie alla collaborazione fra i ricercatori dell’Istituto nazionale di ottica del Cnr e la società Quintetto, è stato realizzato grazie al contributo della Regione Val D’Aosta.
È possibile incontrare una persona che si trova dall’altra parte del mondo e vederla come se fosse esattamente di fronte a noi? Da oggi sì. Ce lo confermano i risultati del progetto ‘Telepresenza olografica’, realizzato dall’Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ino-Cnr) e dalla ditta Quintetto di Pont Saint Martin nell’ambito di un progetto co-finanziato dalla Regione Val d’Aosta.
Per la prima volta è stato realizzato un sistema a costi sostenibili che consente l’interazione tra due operatori, situati anche a grandi distanze, dando loro una reciproca definizione analoga a quella che avrebbero se fossero realmente presenti nello stesso ambiente, seduti allo stesso tavolo.
“Gli scenari aperti da questa nuova tecnologia toccano diversi campi nei quali è utile o necessario avere un’esperienza il più possibile ‘reale’”, prosegue Paolo De Natale, direttore dell’Istituto. “Pensiamo per esempio, nei servizi ai cittadini, alla difficoltà degli anziani a interagire con schermi impersonali, modalità touch e indicazioni ‘meccaniche’. Ma anche alle imprese, alle applicazioni dal settore bancario a quello commerciale o turistico, medico o della pubblica amministrazione”.
“I sistemi olografici hanno già fatto la loro comparsa nel mondo degli eventi teatrali” sostiene Giovanni Iamonte di Quintetto Srl, direttore scientifico del progetto, “tuttavia la loro diffusione è ancora molto limitata a causa dei costi elevati. Per la prima volta, con il nostro sistema di Telepresenza Olografica è possibile portare sul mercato – a costi sostenibili – una interazione fra due soggetti a distanza molto realistica; il tutto in modalità ‘live’, in un ambiente naturale, con elevati livelli di interazione e sfruttando la normale capacità di trasmissione Internet offerta dagli operatori di mercato”.