“Stazioni di transito”
Il lamento di Arianna di Claudio Monteverdi – Libretto di Ottavio Rinuccini
L’Imperatore di Atlantide di Viktor Ullmann – Libretto di Peter Kien
7 FEBBRAIO 2015 H.21 – 8 FEBBRAIO 2015 H.17
TEATRO ROSETUM Via Pisanello 1 – MILANO
Ideazione, regia e costumi – Eleonora Firenze.
Direzione orchestra – Luca Benatti
Orchestra – Altrevoci Ensemble Modena
Scenografia artistica – Davide Dall’Osso
Allestimento tecnico scenografico e luci – Luca Giombi
SINOSSI
La ricerca di un approdo nel suo senso più ampio e più misterioso è il motore dei nostri atti. Il percorso è costruito da un’infinità di stazioni di transito, spesso dolorose, dove esprimiamo il nostro smarrimento e dove raccogliamo le forze per un nuovo cammino. Tutto è sempre in evoluzione, la conoscenza, la musica, così anche il dolore. Dalla profondità e dalla solitudine di un lamento femminile, quello di Arianna abbandonata da Teseo, nella purezza di una musica perfetta e apparentemente lontana, quella di Claudio Monteverdi, all’orrore per la guerra più orribile del Novecento, raccontata dalla musica di Viktor Ullmann – erede dell’insegnamento di Arnold Shoenberg – e dalle parole del poeta Peter Kien, dove il dolore è collettivo, non solo summa di singole disperazioni. Lì, nella tragedia più grande, anche la Morte, in un campo di concentramento, si rifiuta di adempiere al proprio incarico. Attraverso di lei e il suo ricatto al Despota, chi anela alla vita e crede nella sua forza, si prende una rivincita sul Potere. In Teatro questo dovrà soccombere per primo, solo così la Morte potrà continuare a svolgere il suo compito, liberando gli uomini dalla prigione di una vita di dolore. Lui non potrà più divertirsi nell’esercizio della sua malata vanità, mostrando i suoi giocattoli, gli artisti, come in un parco di divertimenti messo lì per ingannare il mondo sulla vera essenza dei campi di concentramento. Il bisogno di pace e di vita continua a riempire il mondo di morti e le “stazioni di transito” oggi sono sempre di più. Le barche che solcano i nostri mari zeppe di uomini disperati, i centri di “accoglienza”, le nostre stazioni ferroviarie, i vicoli nascosti delle periferie abbandonate, i campi di raccolta dei pomodori, i dormitori affollati e sudici. Così ritorniamo spaventati al nostro individualismo sperando di placare i nostri dubbi e smarrimenti, ampliamo i nostri orizzonti e cerchiamo altri approdi e altri transiti, con una speranza di amore affamata.
ORCHESTRA
Giustina Gueli | Pianoforte e cembalo | Laura Bersani | Flauto |
Francesca Boccedi | Harmonium | Giulia Baruffaldi | Oboe |
Eugenia Lentini | Violino | Cosimo Linoci | Clarinetto in Sib |
Stefano Raccagni | Violino | Andrea Gasparini | Tromba in Do |
Davide BerselliAlessio Tedeschi | ViolaVioloncello | Paolo RossiGiovanni Panciroli | Sax AltoBanjo tenore |
Simone Di Benedetto | Contrabbasso 5 corde | Paolo Grillenzoni | Percussioni |
Alessandro Mari | Percussioni |
PRODUZIONE ROSETUM – Centro Francescano Culturale Artistico
Direttore Marco Finco
Via Pisanello, 1 – 20146 Milano Tel.02 48707203 info@rosetum.it – www.rosetum.it
Collaborazione Scuola Musicale di Milano – Via Foro Bonaparte 60 – Milano Tel. 0286461785
IDEAZIONE, REGIA, COSTUMI – ELEONORA FIRENZE
Nasce a Lecce, ma vive e lavora a Milano. Dopo la maturità magistrale e due anni di studio al Politecnico del Commercio, intraprende gli studi universitari alla Facoltà di Magistero di Padova in Psicologia. Sostiene nell’anno accademico 1984/1985, presso il Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” Milano, sede di Como, l’esame di Licenza Triennale (compositori e strumentisti) di Teoria e Solfeggio con la valutazione complessiva di 7,20 su 10. Canta per un anno nel coro La Nuova Polifonica Ambrosiana come contralto, con pubbliche rappresentazioni, tra cui la Messa di V.Bellini al Teatro Ariston di Sanremo. La carriera professionale la costringe a interrompere gli studi, che potrà riprendere solo nel 2003 all’Università Statale di Milano dove si laurea a pieni voti con lode in Scienze dei Beni Culturali nel 2006 e dove consegue sempre a pieni voti con lode la Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo e della Comunicazione Multimediale nel 2008. Formazione che prosegue con il Master biennale di Regia Lirica istituito dall’Accademia Silvio D’Amico di Roma con frequenza alla Verona Opera Academy, dal 2009 al 2011, docenti principali Gianfranco De Bosio e Quirino Principe.
Oggetto delle tre tesi: nel 2006, un progetto di regia dell’opera teatrale di Agotha Kristof La chiave dell’ascensore, relatore Cesare Lievi; nel 2008, un volume sull’opera teatrale e drammaturgica di Mina Mezzadri, prima regista del teatro italiano, relatore Paolo Bosisio; nel 2011, un progetto di regia e scenografia, completo di modello in scala della scena, dell’opera lirica di Arnold Schoenberg Moses und Aron, presentato dal suo docente di regia, il Maestro Gianfranco De Bosio all’Accademia di Belle Arti Cignaroli di Verona.
Intanto, nel 2008 partecipa con un proprio testo teatrale al concorso nazionale per nuovi autori Vita in “gioco”, ne produce uno spettacolo teatrale, rappresentato al Teatro Nuovo di Varese e vince il concorso. Nel 2009 pubblica il libro Mina Mezzadri Il segreto di un altrove – La regia di una donna libera, Ed. Quattroventi Urbino, presentato al Ridotto del Teatro Grande di Brescia dall’On. Sandro Fontana, Renato Borsoni, Paolo Bosisio, Franco Sangermano e al Castello Sforzesco di Milano dall’Assessore alla Cultura di Milano Massimiliano Finazzer Flory, Sisto Dalla Palma, Paolo Bosisio.
Nel corso del Master, realizza la regia del terzo atto del Rigoletto, presentato alla Sala della Cultura di Verona ed è assistente di regia per lo spettacolo Magnifico Tenore Vita di Giuseppe Lugo con la regia di Carlo Saletti a Custoza nel
- Segue stage e workshop nazionali e internazionali ENOA sull’opera lirica – ad esempio Didone Abbandonata di J.A.Hasse al Münchner Prinzregententheater organizzato da Bayerische Theaterakademie August Everding, Monaco di Baviera.
Segue le prove di Madame Butterfly presso L’Arena di Verona, regia di Franco Zeffirelli, di Nabucco a La scala di
Milano, regia di Daniele Abbado, Le nozze di Figaro a La Fenice di Venezia, regia di Damiano Michieletto. Scrive per la Rivista Europea Teatri delle Diversità come Corrispondente da Milano. efg.glomuz@gmail.com
DIREZIONE ORCHESTRA – LUCA BENATTI
ORCHESTRA – ALTREVOCI ENSEMBLE
AltreVoci ensemble, di recentissima formazione, nasce con l’intento di esplorare il repertorio del Novecento e contemporaneo. Il gruppo, dopo pochi mesi di attività, ha già all’attivo concerti a Roma e Cerveteri in collaborazione con AltrEdizioni casa editrice, a Bologna, per la rassegna “Bologna in Lettere”, a Spoleto per “Libri all’Orizzonte”, nuovamente a Roma per la rassegna “Suoni di parole” e a Brescia per il XX festival “Sulle ali del Novecento”. L’Ensemble ha recentemente presentato MusicAmerica, un concerto dedicato alla musica del secondo Novecento americano. Nell’ambito della collaborazione con la GMI di Modena, stagione 2013-14, l’Ensemble ha preparato una serie di percorsi di ascolto accostando autori del Novecento storico come Stockhausen e Berio ad autori giovani emergenti, non trascurando di commemorare, a circa un anno dalla scomparsa, grandi musicisti come Hans Werner Henze e Henri Dutilleux. Der Kaiser von Atlantis di Viktor Ullmann rappresenta per AltreVoci il debutto nell’ambito del teatro musicale moderno. www.altrevociensemble.it
PRODUZIONE ARTISTICA PER SCENE – DAVIDE DALL’OSSO
Nato a Pesaro, dopo essersi diplomato come attore di prosa alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, collabora con registi importanti quali Maccarinelli, Vargas, Punzo, Salmon, Arias, Avogadro e Ronconi, ed è tra i fondatori dell’associazione artistica interdisciplinare A.I.D.A. La passione per il teatro, per la danza e per le arti visive lo induce da subito a scegliere la contaminazione dei linguaggi, stimolandolo allo stesso tempo a intraprendere uno studio sul corpo, sullo spazio e sulla materia. L’artista si interroga inoltre sulla valenza emotiva-emozionale dell’arte e sulla sua funzione pubblica come motore di cambiamento sociale. Insieme ai colleghi dell’associazione A.I.D.A. si impegna in diversi progetti, tra cui un lavoro di ricerca teatrale che lo coinvolge per 3 anni, insieme ai giovani detenuti del carcere minorile Beccaria di Milano, con i quali costruisce un linguaggio fatto di forte fisicità e ritmo,che verrà espresso in più spettacoli. Nel contempo, dal teatro e in particolare dal lavoro compiuto sulle grandi installazioni degli spettacoli itineranti di Enrique Vargas, trae ispirazione per sperimentare l’uso della scultura come mezzo di espressione creativa.
Ad interessarlo, fin dagli esordi, è soprattutto la possibilità di creare attraverso la scultura, una chiave di lettura, della spiritualità dell’uomo contemporaneo, ricercando, soprattutto attraverso la psicologia e i “nuovi rituali tribali”, le molteplici forme consce e non, che essa ha assunto “uscendo” dalle religioni. Questo aspetto connoterà da qui in avanti il suo intero percorso artistico.
Il suo attuale lavoro sui policarbonati verte sulla possibilità/impossibilità di arrivare, attraverso la fusione, ad un grado zero della materia, alla ricerca di un vuoto dal quale il processo creativo possa rigenerarsi. Un vuoto impossibile di materia umana, che lasci soltanto un movimento nell’aria, un fremito attraverso la pelle di chi per un attimo si sofferma, come un ricordo improvviso che non si riesce a mettere a fuoco perché già passato, come essere per una parentesi di tempo di nuovo spirito. www.davidedallosso.it
SCENOGRAFIA, LUCI, IMPOSTAZIONE GRAFICA – LUCA GIOMBI
Luca Giombi nasce a Sassocorvaro (PU) il 30 giugno 1988 e ha visstuto gran parte della sua vita a Pesaro. Si è diplomato in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Urbino nel 2010 con il punteggio di 110/110 e nel 2012 ha conseguito un master specialistico di I livello in Scenografia e Costume per l’opera Lirica alla Verona Opera Academy (VR). Dal 2012 si è trasferito a Venezia per conseguire la laurea specialistica in Arti Visive – Teatro presso l’Università Iuav di Venezia.
Durante gli anni all’Accademia di Belle Arti di Urbino ha partecipato a tre produzioni teatrali: “Histoire du Soldat” di I. Stravinsky, “Certo Lui Non Sa” (performance teatrale basata sul racconto “Un re in ascolto” di I. Calvino) e “Demetrio e Polibio” di G. Rossini. Ha conseguito un tirocinio come scenografo decoratore e macchinista al Rossini Opera Festival di Pesaro, allo Sferisterio Opera Festival di Macerata e al Festival TeatrOltre di Fano. Nel 2012 ha progettato la scenografia per il video musicale “Porpora” della rock Band “LU” per la regia di Sara Paglioni e ha curato l’allestimento dell’evento culturale/espositivo “Perepepè” presso la Fondazione Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro. Dall’ottobre del 2014 risiede a Parma dove lavora in qualità di tirocinante presso la fondazione TeatroDue di Parma. Fra i docenti con cui ha studiato si ricordano Walter Le Moli, Luca Fontana, Margherita Palli, Massimo Gasparon, Quirino Principe, Francesco Ernani, Pierre Judet de La Combe. Ha seguito masterclass e workshop con diverse personalità internazionali dello spettacolo quali: Pier Luigi Pizzi, Jan Pappelbaum, Roberto Abbado, Tassilo Tesche, Hugo De Ana, Giancarlo Basili, Csaba Antal, Saburo Teshigawara e Davide Livermore. Dal 2006 è socio della compagnia di teatro amatoriale Teatro Accademia di Pesaro in cui recita e ha firmato scenografie per vari spettacoli. Sky-13@hotmail.it
COLLABORAZIONE SCUOLA MUSICALE DI MILANO PER PARTE CAST CANORO E STRUMENTALE
Nasce nell’ottobre 1891 dall’iniziativa di alcuni cittadini milanesi che desideravano assicurare un’educazione ai loro figli. Oggi, la SMM è la più antica realtà musicale privata in Italia: da più di un secolo occupa un posto di riguardo nel campo dell’insegnamento accanto alle maggiori istituzioni musicali della città e questo senza alcun tipo di contributo economico pubblico.
Parlare della SMM significa ripercorrere un secolo di cultura musicale a Milano; qui sono passati importanti nomi della Milano musicale del Novecento. Pur sopravvivendo a due guerre mondiali, la Scuola sembrava condannata a un lento ma inesorabile declino dal quale si è invece risollevata al principio degli anni Ottanta, in seguito alla gestione di Corrado Abriani che di fatto l’ha diretta per più di dieci anni ampliandone l’organico, gli insegnamenti, infondendo nuove energie nell’istituzione e in pratica inaugurando un vero e proprio nuovo corso. Dai quarantatrè iscritti dell’esordio, la Scuola è passata oggi a più di cinquecento alunni, provenienti da oltre quaranta paesi, e vanta la collaborazione di più di cinquanta professionisti, tra cui solisti di fama internazionale, musicisti da camera e professori dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, pedagogisti, studiosi e musicologi. Nel corso degli anni la Scuola ha rappresentato una sicura base di formazione per allievi poi divenuti professionisti della musica nei settori più vari. In oltre cento anni di attività ha saputo adeguarsi costantemente ai mutamenti e alle esigenze della società, tanto da potersi definire “Scuola su misura”. www.scuolamusicaledimilano.it