“Le Professioni del Cinema” – Spello ed i Borghi Umbri, si svolgerà dal 28 febbraio all’8 marzo 2015 nella splendida Colonia Julia grazie all‘organizzazione dell‘Associazione Culturale Aurora.
“Quest’anno tante sono le novità rispetto alle edizioni precedenti, In primis la durata del Festival, quest’anno di ben nove giorni, abbiamo aperto all’Europa, inserendo il concorso riservato ai film europei. Nel corso dell’anno abbiamo inoltre suggellato due gemellaggi con il Festival Dokument Arti di Bucarest e l’International Film Festival di Spalato, ottenendo peraltro anche la partnership con l’Associazione Italian Newyorkers di NYC e con la rivista L’Idea Magazine NY.
Spello è e resta la sede del Festival con il Palazzo Comunale che diventa per il periodo della manifestazione il Palazzo del Cinema e all’interno del quale ospiteremo le mostre. Le altre città coinvolte sono i comuni di Montecastello di Vibio, Perugia, Torgiano, Cascia, Bevagna, Foligno, San Venanzo ed Assisi.
Il Ministero dei Beni Culturali ci ha confermato anche quest’anno il proprio patrocinio, ai quali si aggiungono quelli di Sviluppumbria e Rai Movie”.
Fabrizio Cattani, Direttore artistico del Festival del Cinema di Spello ha annunciato:
“Il Festival sta crescendo sempre di più sia in termini di partecipazione che di adesione alla manifestazione. Quest’anno tra i Comuni c’è anche Cascia e piano piano vorremmo che questa manifestazione diventi sempre più regionale. In concorso ci sono film famosi ed altri meno conosciuti. Da quest’anno abbiamo inserito anche una sezione riservata ai film stranieri che in Italia non hanno avuto molto spazio, a causa di una distribuzione limitata, un’altra per i backstage ed una per i documentari.
Siamo onorati infine di assegnare quest’anno il premio all’Eccellenza al maestro Giuliano Montaldo”.
Moreno Landrini, Sindaco di Spello, ha commentato:
“Il Festival del Cinema, giunto alla sua quarta edizione, rappresenta una importante occasione per promuovere la città di Spello e tutto il territorio umbro. L’amministrazione comunale ha sempre sostenuto e creduto nella validità di questo progetto che è cresciuto sempre di più nel corso degli anni grazie a una formula che riesce sapientemente a coniugare cultura, arte e turismo, assicurando visibilità alla nostra terra e attirando l’interesse di visitatori e dei media a livello nazionale internazionale.
Il Festival del Cinema è per noi anche una straordinaria occasione per valorizzare i nostri centri di produzione culturale come il Teatro Subasio e Palazzo Comunale che in questa edizione si trasformerà nel Palazzo del Cinema”.
“Il cuore centrale del Festival sono le professioni senza le quali il cinema non potrebbe esistere, professioni che tramite seminari all”interno delle scuole vengono portate a conoscenza dei ragazzi per futuri sbocchi lavorativi a volte sconosciuti.
Altro focus del Festival è il primo centenario dello scoppio della Grande Guerra su cui si incentreranno i concorsi nelle scuole”.
Ha concluso Marco Pelliccioni, Vice presidente della Banca di Credito Cooperativo di Spello e Bettona: “La BCC di Spello e Bettona ha creduto e ha dato sostegno al Festival del Cinema Città di Spello sin dalla prima edizione, manifestazione che ormai possiamo annoverare a pieno titolo tra le principali della nostra regione. La nostra piccola banca locale nata nel 1907 proprio a Spello ha un legame totale e permanente nel territorio ed è da sempre impegnata in maniera attiva e concreta a favorire e valorizzare tutto ciò che eccelle”.
Storia di una famiglia criminale vista dall’interno, negli aspetti più emotivi e contraddittori, che si spingono fino agli archetipi della tragedia greca. In una dimensione sospesa tra l’arcaico e il moderno, si svolge il racconto di tre fratelli che, dal Sudamerica e dalla Milano della finanza, sono costretti a tornare nel paese natale sulle vette selvagge della Calabria per affrontare i nodi irrisolti del passato.
Sceneggiatura Francesco Munzi – Maurizio Braucci – Fabrizio Ruggirello
Direttore della fotografia Vladan Radovic
Scenografo Luca Servino
Costumista Marina Roberti
Truccatore Sonia Maione
Montatore Cristiano Travaglioli
Fonico di presa diretta Stefano Campus
Montaggio del Suono Alessandro Faletti
Effetti digitali CHROMATICA
Due fratelli, opposti nel carattere come nelle scelte di vita, uno avvocato di grido, l’altro pediatra impegnato e le loro rispettive mogli perennemente ostili l’una all’altra l’incontrano da anni, una volta al mese, in un ristorante di lusso, per rispettare una tradizione. Parlano di nulla: alici alla colatura con ricotta e caponata di verdure, l’ultimo film francese uscito in sala, l’aroma fruttato di un vino bianco, il politico corrotto di turno. Fino a quando una sera delle videocamere di sicurezza riprendono una bravata dei rispettivi figli e l’equilibrio delle due famiglie va in frantumi. Come affronteranno due uomini, due famiglie tanto diverse, un evento tragico che li coinvolge così da vicino?
Sceneggiatura Valentina Ferlan – Ivano De Matteo
Direttore della fotografia Vittorio Omodei Zorini
Musicista Francesco Cerasi
Scenografo Francesco Frigeri
Costumista Valentina Taviani
Truccatore Franco Corridoni
Montatore Consuelo Catucci
Fonico di presa diretta Antongiorgio Sabia
Montaggio del Suono Antongiorgio Sabia
Effetti digitali Pierfilippo Siena
Leopardi è un bambino prodigio che cresce sotto lo sguardo implacabile del padre, in una casa che è una biblioteca. La mente di Giacomo spazia, ma la casa è una prigione: legge di tutto, ma l’universo è fuori. In Europa il mondo cambia, scoppiano le rivoluzioni e Giacomo cerca disperatamente contatti con l’esterno. A 24 anni lascia finalmente Recanati. L’alta società Italiana gli apre le porte ma il nostro ribelle non si adatta.
Sceneggiatura Mario Martone – Ippolita Di Majo
Direttore della fotografia Renato Berta
Scenografo Giancarlo Muselli
Costumista Ursula Patzak
Musiche Sascha Ring
Truccatore Maurizio Silvi
Montatore Jacopo Quadri
Fonico di presa diretta Alessandro Zanon
Montaggio del Suono Silvia Moraes
Effetti digitali Rodolfo Migliari
Finis Terrae. Leuca, il confine. Una famiglia che sta per perdere tutto. Quattro donne diverse tra loro ma legate in modo indissolubile alla natura e ai luoghi che amano più di qualsiasi altra cosa. La loro casa, la terra alla quale appartengono. La crisi economica sembra distruggere tutto, compresi i legami. Ma loro non ci stanno. C’è un modo per contrastare tutto ciò. C’è da guardare davvero a ciò che si possiede. I beni dei quali, a volte, il mondo si dimentica. Per sentirsi “in grazia di Dio”.
Sceneggiatura Ferzan Ozpetek – Gianni Romoli
Direttore della fotografia Gian Filippo Corticelli
Musicista Pasquale Catalano
Scenografo Marta Maffucci
Costumista Alessandro Lai
Truccatore Ermanno Spera
Montatore Patrizio Marone
Fonico di presa diretta Marco Grillo, Luca Grillo
Montaggio del Suono Francesco Tumminello
Effetti digitali Chromatica
Il film racconta di una giovane donna giapponese che ha quattro giorni per dire addio al figlio di sei anni, di cui ha perso la custodia, a bordo dello yacht della facoltosa famiglia occidentale dell’ex-marito. Sola con l’equipaggio, che ha il mandato di sorvegliarla a vista, la donna affronta la sfida di ritrovare un legame col bambino prima di doversene separare per molti anni.
Sceneggiatura Leonardo Guerra Seràgnoli – Banana Yoshimoto (Collaborazione) – Igor “Igort” Tuveri
Direttore della fotografia Gian Filippo Corticelli
Musicista Asaf Sagiv
Scenografo Milena Canonero
Costumista Milena Canonero
Truccatore Enrico Iacoponi
Montatore Monika Willi
Fonico di presa diretta Alessandro Rolla
Montaggio del Suono Daniela Bassani
Effetti digitali GRANDE MELA FILM
L’estate di quattro sorelle capeggiate da Gelsomina, la primogenita, l’erede del piccolo e strano regno che suo padre ha costruito per proteggere la sua famiglia dal mondo “che sta per finire”. E’ un’estate straordinaria, in cui le regole che tengono insieme la famiglia si allentano: da una parte l’arrivo nella loro casa di Martin, un ragazzo tedesco in rieducazione, dall’altro l’incursione nel territorio di un concorso televisivo a premi, “il paese delle Meraviglie”, condotto dalla fata bianca Milly Catena.
Sceneggiatura Alice Rohrwacher
Direttore della fotografia Helene Louvart
Musicista Piero Crucitti
Scenografo Emita Frigato
Costumista Loredana Buscemi
Truccatore Miria Giordano
Montatore Marco Spoletini
Fonico di presa diretta Christophe Giovannoni
Montaggio del Suono Marta Billingsley
Effetti digitali CHROMATICA
Mimmo vorrebbe fare solo il muratore, perché gli piace più costruire palazzi che rompere ossa. Invece recuperare crediti, con le cattive, è parte integrante del suo mestiere, almeno secondo il signor Santili, suo zio nonché datore di lavoro. Mimmo vive in un mondo feroce dove si rispettano regole e ruoli, se si vuol tirare a campare senza problemi: giusto o sbagliato che sia, è l’unico mondo che conosce. Tutto cambia quando nella sua vita irrompe Tania, una ragazza bellissima che il Roscio, il suo migliore amico, ha “rimediato” come intrattenimento per Manuel, il figlio di Santili. Costretti da un imprevisto a passare la notte insieme, Mimmo e Tania si scopriranno uniti dal bisogno di sentirsi amati e dalla voglia di sfuggire a un destino già segnato. Ma non si può sperare in una nuova vita senza fare i conti con la vecchia.
Sceneggiatura Michele Alhaique,Andrea Garello, Emanuele Scarigni
Direttore della fotografia Ivan Casalgrandi
Musicista Luca Novelli, Pierre Alexander “Yuksek” Busson
Scenografo Sonia Peng
Costumista Mariano Tufano
Truccatore Mauro Meniconi
Montatore Tommaso Gallone
Fonico di presa diretta Alessandro Bianchi
Montaggio del Suono Mirko Perri
Effetti digitali Elio Terribili
Pietro Zinni ha trentasette anni, fa il ricercatore ed è un genio. Ma questo non è sufficiente. Arrivano i tagli all’università e viene licenziato. Cosa può fare per sopravvivere un nerd che nella vita ha sempre e solo studiato?
L’idea è drammaticamente semplice: mettere insieme una banda criminale come non se ne sono mai viste. Recluta i migliori tra i suoi ex colleghi, che nonostante le competenze vivono ormai tutti ai margini della società, facendo chi il benzinaio, chi il lavapiatti, chi il giocatore di poker. Macroeconomia, Neurobiologia, Antropologia, Lettere Classiche e Archeologia si riveleranno perfette per scalare la piramide malavitosa. Il successo è immediato e deflagrante, arrivano finalmente i soldi, il potere, le donne e il successo. Il problema sarà gestirli …
Sceneggiatura Sydney Sibilia – Valerio Attanasio – Andrea Garello
Direttore della fotografia Vladan Radovic
Musicista Andrea Farri
Scenografo Alessandro Vannucci
Costumista Francesca Vecchi, Roberta Vecchi
Truccatore Valentina Tomljanovic
Montatore Gianni Vezzosi
Fonico di presa diretta Angelo Bonanni
Montaggio del Suono Mirko Perri
Effetti digitali Chromatica
I progetti faciloni di ascesa sociale di un immobiliarista, il sogno di una vita diversa di una donna ricca e infelice, il desiderio di un amore vero di una ragazza oppressa dalle ambizioni del padre. E poi un misterioso incidente, in una notte gelida alla vigilia delle feste di Natale, a complicare le cose e a infittire la trama corale di un film dall’umorismo nero che si compone come un mosaico. Paolo Virzì stavolta racconta splendore e miseria di una provincia del Nord Italia, per offrirci un affresco acuto e beffardo di questo nostro tempo.
Sceneggiatura Paolo Virzì, Francesco Bruni, Francesco Piccolo
Direttore della fotografia Jérôme Almèras
Musicista Carlo Virzì
Scenografo Mauro Radaelli
Costumista Bettina Pontiggia
Truccatore Caroline Philipponnat
Montatore Cecilia Zanuso
Fonico di presa diretta Roberto Mozzarelli
Montaggio del Suono Daniela Bassani
Effetti digitali EDI EFFETTI DIGITALI ITALIANI
FILM EUROPEI FESTIVAL 2015
ATTORI: Paulina García, Sergio Hernández, Diego Fontecilla, Fabiola Zamora, Coca Guazzini,Hugo Moraga
Gloria è una cinquantottenne che si sente ancora giovane. Cercando di fare della sua solitudine una festa, trascorre le notti in cerca d’amore in sale da ballo per adulti single. La sua fragile felicità viene però a galla il giorno in cui incontra Rodolfo. L’intensa passione che nasce tra loro spinge Gloria a donare tutta se stessa, come se sentisse che questa è la sua ultima occasione, facendola volteggiare tra speranza e disperazione. Gloria dovrà ritrovare il controllo di sé e attingere ad una nuova forza per scoprire che ancora una volta riuscirà a brillare più che mai.
ATTORI: Fabrice Luchini, Lambert Wilson, Maya Sansa, Camille Japy, Ged Marlon, Stéphan Wojtowicz, Annie Mercier, Christine Murillo, Édith Le Merdy, Patrick Bonnel
Serge ha abbandonato la carriera d’attore per ritirarsi in una casetta sull’Île de Ré, dove vive come un eremita. A interrompere il suo burbero isolamento arriva Gauthier, amico e collega sulla cresta dell’onda, che gli propone di recitare insieme a teatro Il misantropo di Molière. Serge è scettico, ma chiede a Gauthier di restare qualche giorno per provare entrambi la parte del protagonista, Alceste. L’amicizia ritrovata, la poesia di Molière e l’incontro inaspettato con una donna italiana, Francesca, sembrano restituire a Serge la gioia di vivere, ma i rapporti tra i tre si riveleranno meno facili del previsto…
ATTORI: Vanessa Redgrave, Terence Stamp, Gemma Arterton, Christopher Eccleston,Anne Reid, Calita Rainford, Ram John Holder, Bill Thomas
Arthur e Marion sono una coppia di pensionati londinesi profondamente uniti nonostante i loro caratteri diversi. Marion è positiva e socievole, Arthur è cupo e arrabbiato con il mondo intero. Arthur non comprende l’entusiasmo della moglie nel cantare nel coro locale diretto dalla frizzante Elizabeth. Ma a poco a poco, attraverso la scoperta della musica, verrà toccato dallo stato d’animo del gruppo e dalla gentilezza di Elizabeth.
ATTORI: Luminita Gheorghiu, Bogdan Dumitrache, Natasa Raab, Florin Zamfirescu, Vlad Ivanov, Ilinca Goia
Cornelia è una donna benestante dell’alta società a cui non manca nulla, se non l’affetto del figlio Barbu, al quale dedica tutte le sue attenzioni in maniera ossessiva. Quando Barbu è coinvolto in un tragico incidente, Cornelia si dimostrerà pronta a tutto pur di evitare che finisca in prigione, senza capire che la vera libertà a cui il figlio aspira può concederla solo lei stessa …
IN ORDINE DI SPARIZIONE Regia: Hans Petter Moland,
ATTORI: Stellan Skarsgård, Bruno Ganz, Pål Sverre Valheim Hagen, Jakob Oftebro,Birgitte Hjort Sørensen, Kristofer Hivju, Anders Baasmo Christiansen
In una regione isolata della Norvegia, Nils tiene libere le strade guidando un enorme spazzaneve. Cittadino modello, la sua vita è sconvolta dall’omicidio del figlio, finito per errore nel mirino della malavita. Deciso a vendicarsi, l’uomo si rivela un combattente nato, scagliandosi da solo contro un’organizzazione criminale guidata dal “Conte”, gangster ferocissimo ma amante dell’arte e vegano convinto. La situazione si complica quando si mette di traverso anche la ruspante mafia serba, in un susseguirsi di omicidi e vendette incrociate sempre più rocambolesco. Grazie alla fortuna dei principianti e a un coraggio fuori dal comune, Nils riuscirà a tenere tutti sotto scacco, fino all’eclatante resa dei conti.
ATTORI: Valeria Bruni Tedeschi, Louis Garrel, Filippo Timi, Marisa Borini, Xavier Beauvois, Céline Sallette, André Wilms
Louise incontra Nathan, riaffiorano i sogni. È anche la storia di suo fratello malato e di loro madre, di un destino: quello di una grande famiglia della borghesia industriale italiana. La storia di una famiglia che va in frantumi, di un mondo finisce e di un amore che inizia.
GOLIA HIDDEN PEARL Regia: Mladen Velimirovic
Film documentario ecologico sulle vaste e preservate bellissime montagne Golia nel sud ovest della Serbia. Il film descrive anche la vita dei nativi , delle questioni ecologiche e il futuro sviluppo di questa speciale e preservata area montana , ricca di vegetazione , con specie rare.
PREMIO ALL’ECCELLENZA 2015
MAESTRO GIULIANO MONTALDO
Sabato 7 marzo durante la cerimonia di premiazione sarà consegnato il premio all’Eccellenza 2015 al Maestro Giuliano Montaldo
Alla fine degli anni Cinquanta è l’aiuto-regista di Gillo Pontecorvo in “La grande strada azzurra” (1957), di Lizzani in “Esterina” (1959) e collabora con Elio Petri per “L’assassino”, che esce nel 1961. Tra il 1958 e il 1959 esordisce alla regia con alcuni cortometraggi e nel 1961 realizza il suo primo lungometraggio, “Tiro al piccione”, opera coraggiosa che affronta un difficile momento storico attraverso l’ottica di un ragazzo che aderisce alla Repubblica di Salò.
Nel 1964 “Una bella grinta” vince il Premio Speciale della giuria al Festival di Berlino e nel 1966 fa il regista della seconda unità nel pluripremiato “La battaglia di Algeri” di Gillo Pontecorvo. Nel 1971 il suo “Sacco e Vanzetti” si aggiudica la Palma d’Oro a Cannes. Abile professionista, sorretto da solida cultura, ha alternato il cinema d’impegno sociale a quello di evasione, spaziando dall’intrigo avventuroso (Ad ogni costo, 1967; Gli intoccabili, 1969) alla ricostruzione storica (Gott mit Uns, 1969; Sacco e Vanzetti, 1970; ), alla trasposizione cinematografica di romanzi italiani del dopoguerra (Gli occhiali d’oro, 1987; Tempo di uccidere, 1989). Nei suoi film ha affrontato personalità e momenti cruciali nella storia d’Italia: si ricordano ancora Giordano Bruno (1973); L’Agnese va a morire (1976); il documentario Le stagioni dell’aquila (1997); I demoni di S. Pietroburgo (2008), dedicato a F. Dostoevskij; il documentario L’oro di Cuba (2009); L’industriale (2011). Grande appassionato di musica lirica, si è dedicato anche alla regia di opere liriche. Nel 1982 firma lo sceneggiato per la televisione “Marco Polo”, girato in Cina, che riceve numerosi riconoscimenti e ottiene grande successo anche all’estero. È sposato con Vera Pescarolo, sorella del produttore Leo, sua assidua collaboratrice. È stato direttore di importanti rassegne e di premi cinematografici ed è stato Presidente di Rai Cinema. Nel 2007 ha ricevuto il premio speciale David di Donatello alla carriera.
Giuria Concorso Film Italiani
Olivia Musini – Produttrice Cinema Undici
Raffaella Fioretta – Ufficio Stampa
Rosita Celentano – Attrice, Conduttrice Televisiva
Tilde Corsi – Produttrice R&C Produzioni
Elizabeth Missland – Stampa Estera
Fabrizio Mosca – Produttore
Selvaggia Castelli – Direzione Relazioni Esterne Sponsorizzazioni e Festival
Viviana Ronzitti – Ufficio Stampa
Maurizio Zaccaro – Regista
Cecilia Zanuso – Montatore
Giuria Concorso Film Stranieri
Alessia Lepore – Sceneggiatrice
Paola Freddi – Montatore
Fulvia Manzotti – Produttrice Faso Film
Giuria Concorso BACKSTAGE
Fabrizio Giometti – Ufficio Stampa
Marina Pennafina – Attrice
Fabrizio Cattani – Regista
Giuria Concorso Documentari
Fabrizio Cattani – Regista
Maestro Federico Savina – Docente di Suono della Scuola di Cinematografia di Roma
Donatella Cocchini – Presidente Associazione Culturale Aurora
DOCUMENTARI IN CONCORSO TEMA: “LA GRANDE GUERRA”
In occasione delle Celebrazioni per il Centenario dell’entrata in guerra nel 1915 da parte dell’Italia.
“I più si aspettavano che la guerra del secolo fosse una ‘cavalcata tranquilla’, invece si trovarono in un’esperienza mai vissuta prima dall’umanità”
Paolo Mieli
Cesare Battisti. L’ultima fotografia di Clemente Volpini con la regia di Graziano Conversano
È la tragedia della Grande Guerra ad inghiottire l’esistenza di Cesare Battisti. Un uomo ed un simbolo : il martire per l’Italia, il traditore per l’Austria.
Un uomo che sognava l’Europa dei popoli ed è stato travolto dall’immane catastrofe. Un uomo che sognava la fratellanza come forma di convivenza , ma quando nel 1914 gli stati scelgono di risolvere con le armi i conflitti nazionali, trascinato dagli eventi, anche lui va in guerra.
Il silenzio 27 luglio 1914-2014
Una stessa musica, nello stesso giorno, in tutto il mondo, in memoria delle vittime della grande Guerra. Su proposta dell’Italia, il 27 luglio 2014, ultimo giorno di pace in Europa prima dello scoppio della grande Guerra 100 anni prima, trombettisti di numerose nazioni coinvolte nel conflitto hanno intonato “Il Silenzio” per ricordare tutti i caduti: un atto dovuto, di memoria e omaggio espresso nell’unica lingua universalmente condivisa e riconosciuta: la musica.
Per la serie ’14-’18 Grande Guerra 100 anni dopo
La belle epoque finisce a Sarajevo di Cristoforo Gorno, regia Marco Orlanducci
Il secolo che si era aperto con l’esibizione di ottimismo del grande Expò di Parigi, con lo sfarzo spensierato della Belle Époque, vede crescere i semi del nazionalismo e diventare più profonde le ingiustizie sociali che porteranno l’Europa al più grande conflitto di sempre.
24 maggio 2015 L’Italia va in guerra di Giovanni Grasso, regia Giovanna Massimetti
Sono passati dieci mesi da quell’agosto del 1914 che ha segnato l’inizio del conflitto. Il ”maggio radioso”, come viene spesso chiamato il periodo che prelude all’entrata in guerra dell’Italia, è un mese di fermento diplomatico e di forte tensione politica. Il fervore interventista si concretizza in manifestazioni di tutte le piazze della penisola e D’Annunzio arringa la folla e la incita contro Giolitti, fautore della linea della neutralità. L’Italia è ormai prossima a rompere l’antico patto con Austria e Germania e a entrare in guerra a fianco dell’Intesa, secondo i piani segreti firmati a Londra il 26 aprile del 1915. I primi fanti marceranno contro l’Austria il 24 maggio 1915, come ricorda una nota canzone di guerra.
Non ancora l’Italia dalla neutralità all’intervento di Giovanni Grasso, regia Marco Orlanducci
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale l’Italia rimane neutrale, anche se l’opinione pubblica si divide fin da subito tra coloro che ritengono la scelta del governo corretta e coloro che, invece, vorrebbero un intervento immediato nel conflitto, magari a fronte di una restituzione, da parte dell’Austria, di Trento e Trieste. Dopo la battaglia della Marna, la situazione precipita e lo spirito nazionalista si rafforza chiedendo a gran voce il passaggio dalla neutralità all’intervento. Radicali, repubblicani, una parte del movimento operaio e i nazionalisti fanno fronte comune, appoggiati da quasi tutti gli intellettuali, chiedendo l’intervento immediato nel conflitto. Il 26 aprile 1915 a Londra viene firmato un patto segreto secondo cui il governo italiano si impegna a mobilitare gli eserciti entro un mese: l’Italia entra in guerra a fianco dell’Intesa.
1916 morire a Verdun di Gianluca Miligi
L’episodio più importante della Prima Guerra Mondiale si svolge nel terzo anno del conflitto: sul fronte occidentale, nella cittadina di Verdun, lo scontro tra l’esercito francese e quello tedesco sarà decisivo per le sorti finali della guerra. Il 1916 è l’anno delle grandi illusioni, illusioni di una vittoria decisiva e della fine del conflitto. La conseguenza è una folle escalation di massacri e battaglie violentissime. La ”guerra totale” è diventata realtà e il campo di battaglia di Verdun per dieci mesi sarà un buco nero che divorerà soldati, armi, trincee e animali, un vero e proprio inferno a cielo aperto. Proprio a Verdun, più che altrove, va in scena l’apocalisse della guerra nuova: 4 milioni di soldati coinvolti, oltre 700.000 morti.
Nella cornice del Festival non potevano mancare gli eventi collaterali due davvero di punta: il concerto di Fabio Accardi Bande Originale, musica targata Jazz e tre mostre: Siamo Donne a cura di Lerario – Lapadula, Scene di vita del primo Novecento.
Di questi eventi/avvenimenti se ne parlerà con dovizia di particolari e foto nel prossimo articolo, così come lascio che sia una sorpresa la presenza di Vip che con la loro presenza omaggeranno non se stessi ma chi permette loro di lavorare: Spello 2015 e i borghi umbri, il festival dei mestieri del cinema.