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ROMA BLINDATA PER IL CORTEO “IOAPRO”, PETARDI CONTRO GLI AGENTI

(NoveColonneATG) Roma – Dopo gli scontri dello scorso 6 aprile, un centro di Roma blindato dalle forze dell’ordine – schierate in tenuta antisommossa intorno ai palazzi della politica – è tornato ad essere il 12 aprile l’epicentro della tensione sociale. A Piazza San Silvestro si è verificato un lancio di petardi e oggetti verso le forze dell’ordine, nel corso dell’iniziativa non autorizzata promossa dal movimento “IoApro”, con i manifestanti che hanno tentato invano di raggiungere la Camera, bloccati da un nutrito cordone di forze dell’ordine prima sul lato di Piazza Montecitorio e poi su quello di Piazza del Parlamento. “Noi dobbiamo prendere e spostare i nostri politici con una matita, non con i manganelli. La politica oggi deve capire che noi qua rappresentiamo milioni di voti. Molti falliranno, io sarò uno dei primi, ma prima o poi i politici ne pagheranno il prezzo” esprime la sua rabbia davanti alle telecamere un mastro cioccolatiere. “Se è rosso non possiamo lavorare, se è arancione non possiamo lavorare, se è giallo possiamo lavorare solo a pranzo e dobbiamo vedere i mercati aperti, le multinazionali aperte, la grande distribuzione aperta e noi dobbiamo stare chiusi a piangere?” gli fa eco un ristoratore. “Io c’ho una bambina a casa, sono il titolare di una palestra a Perugia chiusa da 14 mesi con zero ristori: siamo stufi” è invece uno dei tanti gridi di dolore lanciati dai proprietari di palestre in piazza. “In un mondo di Draghi i ristoranti bruciano”, “Dalla padella di Conte alla brace di Draghi” si legge sui tanti cartelli portati dai manifestanti, che hanno tentato di raggiungere Piazza Montecitorio sventolando bandiere tricolori e intonando l’inno italiano, al grido di “libertà, libertà” lanciato con rabbia verso i palazzi della politica, vicini pochi metri ma quanto mai percepiti come distanti.

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