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RINITE ALLERGICA? COME CURARLA IN MODO NATURALE

Di Vanessa Pia Turco

L’allergia è una reazione eccessiva dell’organismo a stimoli esterni come pollini, spore, acari o peli di animali. Il sistema immunitario ha la funzione di intervenire in presenza di batteri, virus o altri agenti patogeni e di distruggerli. In alcuni soggetti, però esso è incapace di distinguere tra ciò che è effettivamente dannoso e ciò che non lo è, con il risultato di rilasciare istamina come reazione a sostanze, a volte, totalmente innocue. Ecco che, la natura ci viene in soccorso con degli accorgimenti semplici e di pronta utilità per alleviare disturbi e sintomi stagionali. 

L’apparato respiratorio è la sede di svariate manifestazioni allergiche, poiché l’essere umano è, costantemente, esposto ad una moltitudine di antigeni presenti nell’aria atmosferica e quindi inalati come polveri, muffe o pollini. Le sostanze che possono determinare una esagerata reazione da parte del sistema immunitario vengono denominate comunemente “allergeni”. Queste sostanze secondo vari studi scientifici provocano una maggiore risposta nelle aree urbane rispetto a quelle agricole, forse per via dell’inquinamento, e hanno una maggiore incidenza quando si conduce uno stile di vita poco attivo e poco sano. Uno stile di vita corretto e un adeguato movimento fisico quindi possono permettere all’individuo di prevenire lo stress quotidiano e proteggersi così da tutte quelle patologie a carattere infiammatorio che possono minare l’integrità del sistema respiratorio. Le manifestazioni allergiche più comuni sono la rinite allergica (nota anche come febbre da fieno) e l’asma allergica, malattie spesso caratterizzate da una predisposizione familiare, dall’insorgenza dei sintomi in età giovanile e dalla frequente esacerbazione stagionale.

La rinite allergica è un’infiammazione che colpisce le alte vie aeree, come il naso e la gola, ed è caratterizzata da starnuti, prurito, secrezioni nasali acquose, lacrimazione eccessiva e arrossamento congiuntivale. L’apparato respiratorio, affinché funzioni bene, necessita di polmoni, bronchi, faringe e laringe, naso e bocca in perfetta salute e in piena funzionalità, ma davvero importante è anche lo stato del colon. La medicina cinese pone le vie respiratorie in stretto rapporto energetico con il colon: un rapporto fra organi fisiologicamente “lontani” ma connessi in un legame di perfetta sincronia. Polmone e intestino crasso sono organi legati al movimento “metallo” il quale, durante la primavera, vive un momento di possibile debolezza energetica. Per questo è frequente osservare pazienti spesso affetti da malattie delle prime vie respiratorie che presentano turbe dispeptiche con diarrea, meteorismo e dolori addominali. Inoltre il polmone e il colon sono degli scambiatori: il primo scambia gas, il secondo acqua e sali, favorendo la purificazione dell’organismo. I cereali, ma anche la frutta e la verdura, grazie alla presenza delle fibre, consentono un maggiore svuotamento del  colon dalle tossine e dai prodotti di scarto aiutando così questo prezioso organo emuntore a depurarsi.

Tutte le problematiche a carico dell’apparato respiratorio possono trovare una buona risoluzione grazie alle sostanze benefiche contenute in una dieta sana ed equilibrata. Una dieta è sana quando fornisce il massimo dell’energia, innalza le difese immunitarie, limita latte e derivati, carne, alcol e comprende sostanze preziose come: lo zenzero, ottimo per le vie respiratorie, il tofu, formaggio di soia che rafforza le difese immunitarie, le farine biologiche integrali come farro, avena, kamut, orzo, riso, che rafforzano l’organismo e forniscono una buona dose di nutrienti utili per evitare la formazione del catarro, la vitamina C, con la sua potente azione antiossidante e antinfiammatoria, la vitamina B5, che riduce la congestione nasale e il magnesio, capace di rilassare e potenziare la struttura bronco-polmonare.  Esistono poi sostanze vegetali che sono antistaminici naturali: anice, menta, quercetina, coriandolo, malva, curcuma, zenzero e ribes nero.  Alimenti consigliati: riso, avena, carote, arance, limoni, cipolle, aglio, cereali integrali, olio di germe di grano, olio di cocco, semi oleosi, seitan, tofu, broccoli, rucola, frutti di bosco. Alimenti sconsigliati: latte, formaggi, carne, alcol, bibite gassate, farine raffinate, vino, birra, zucchero, tabacco.

Pianta dalle innumerevoli qualità, leuphrasia officinalis, ha proprietà espettoranti, astringenti e antinfiammatorie nelle allergie ai pollini e nelle virosi, favorisce l’espulsione del muco e allevia l’infiammazione della membrana congiuntivale e nasale con lacrimazione abbondante. È una pianta dal fusto eretto e molto ramificato, ha foglie di forma ovale e appartiene alla famiglia delle Orobanchaceae.  Cresce sui campi erbosi e sulle praterie calcaree delle zone settentrionali e temperate dell’Europa. Ha fiori bianchi molto belli che fioriscono in estate. Dopo la raccolta e la successiva essiccazione i suoi fiori trovano impiego nella realizzazione di colluttori per dare sollievo ad afte e gengivite e in colliri per lenire infiammazioni e infezioni di varia natura. Questa pianta così preziosa contiene acidi fenolici, tannini e flavonoidi e ha diverse proprietà salutari. Aiuta la digestione, ha una buona azione astringente oftalmica, è antisettica e anticatarrale. L’eufrasia, quindi, diviene un valido alleato nella prevenzione e nella cura di orzaiolo, blefarite, secchezza oculare, naso chiuso, herpes, sinusite e raucedine ma anche ipertrofia prostatica e dismenorrea.

 La rinite allergica, inoltre, può essere trattata con l’omeopatia: 

Pollens 30 ch: 5 granuli una volta al giorno per una settimana, 2 mesi prima del periodo dell’allergia.

Allium cepa 15 ch:  5 granuli da 1 a più volte al dì. Indicato questo rimedio in caso di secrezioni nasali acquose molto irritanti.

Euphrasia 5 ch: 5 granuli da una a più volte al dì. Bruciore, edema, eccessiva lacrimazione con arrossamento oculare. Cheratite di origine allergica o virale.

In fase cronica si possono assumere 5 granuli per 3 volte al giorno, sempre lontano dai pasti o se possibile 15 – 30 minuti prima del pasto. In fase acuta si possono assumere più volte durante il giorno anche a distanza ravvicinata, sempre lontano dai pasti o se possibile almeno 30 minuti prima del pasto. Meglio evitare tabacco, alcol e caffè per non far perdere efficacia al rimedio omeopatico. Non mettere poi mai i granuli sulla mano o toccarli con le dita. I granuli possono essere messi nel tappo apposito e successivamente fatti sciogliere in bocca sotto la lingua. L’omeopatia è una “medicina dolce” priva di effetti collaterali ma è bene sempre seguire le indicazioni del medico omeopata.

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