di Diletta M.C. Loragno
Entrambi, infatti, hanno iniziato in giovanissima età gli studi musicali, per poi intraprendere una carriera di successo dall’Europa all’Asia, dal Medio Oriente al Nord Africa sino agli Stati Uniti, alternando alle performances musicali un’intensa attività didattica, con corsi e Masterclasses in Cina, Giappone e Usa.
Il concerto svoltosi a Fasano ha avuto inizio con Russisches Zigeunerlied op. 462 n. 2 del prolifico flautista-compositore Wilhelm Popp, virtuoso ottocentesco assai apprezzato all’epoca quanto oggi sostanzialmente negletto. Ben più conosciute ai nostri giorni, la Sonata di Donizetti, tra i migliori frutti del suo apprendistato musicale, e la Fantasia brillante sulla Carmen di François Borne, dove i motivi di Bizet sono spunto per virtuosistiche variazioni.
I due interpreti hanno presentato delle trascrizioni inedite, prendendo ispirazione dalle celebri interpretazioni del grande flautista Severino Gazzelloni.
In originale, invece, abbiamo ascoltato la Sonata di Francis Poulenc, classica nella struttura, ma personalissima nel connubio tra scherzosità giocosa/caricaturale e tenue malinconia, cifra precipua del compositore francese.
Una serata all’insegna dell’ottima musica grazie a interpreti di altissimo profilo e ad un repertorio molto raffinato e di grande qualità musicale.