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Puglia, Amore e … Fantasia

Ci sono rimasti pochi piaceri a portata di borsellino, mangiare senza spendere una fortuna è uno di questi.
I programmi di cucina abbondano  in TV ad ogni ora, i libri di arte culinaria si vendono e sono spesso dei best seller, preparare una cenetta per sé significa coccolarsi, cucinare per la propria famiglia, mangiare con gli amici è davvero una sorta di piacere impagabile e a cui sempre più ci si appassiona.
Come al solito le cose più belle arrivano inaspettate, complici un incontro , un I-Pad e una talentuosa cuoca – scrittrice – architetto.

Riccardina Burdo,  la conosco da anni, ma la vita divide, non ci vediamo da tempi  remoti e poi un incontro quasi casuale e la voglia di raccontarsi, che mi fa scoprire a tavola, tra una portata e l’altra, cose di lei che non conoscevo.
Riccardina, per gli amici Dina, nasce ad Andria la famosa città pugliese tanto cara a Federico II  Hohenstaufen che si estende  non lontano dall’altrettanto famoso Castel del Monte, anche se oggi vive e lavora come architetto, specializzata in progettazione di giardini, a Siena.
Un’amica americana iscritta all’università Californiana di Fresno  che studia italiano e vive per un anno a casa sua le chiede come mai non scriva un libro di cucina.
Le sue ricette così preziose e gustose che richiamano la gastronomia di casa propria, la cucina pugliese quella più generosamente casalinga, quella che ricorda la propria terra lontana, quella semplice fatta di sapori antichi.
Dopo i primi tentennamenti spinta dalla curiosità e dall’amore che porta alle sue radici pugliesi, Dina decide di scrivere e mettere a punto le sue ricette, semplici, quelle che da bambina curiosa, cucinava insieme alla mamma o “rubava con gli occhi” come ammette lei stessa.
Ricorda come non si buttava via nulla ma tutto diventava una nuova minestra, un altro piatto squisito e si mangiava sano ed equilibrato.

Dina ha due figli che lavorano nell’ambito dei computer, sono due programmatori, e le consigliano di fare un E-Book.
Il suo libro sulla cucina pugliese è subito un “hit” tra i primi posti nelle vendite, è tradotto in giapponese e in inglese, per ogni mese ci sono delle ricette che appunto sfruttano solo ed esclusivamente i prodotti di stagione, niente primizie, gli ingredienti comprati il più possibile a Km zero.

Il libro è strutturato in maniera semplice e di facile lettura e comprensione, è arricchita da foto e video, c’è una “legenda” che indica la difficoltà della preparazione, i mesi in cui sono disponibili i componenti, diversi colori specificano se un prodotto è da forno o un piatto di mare, o un dolce.
Le lettere come A sta per antipasto, C come contorno, e così via, gli ingredienti, la stagionalità, tutto è di agevole lettura e di ancor più facile realizzazione.
La cosa che mi ha piacevolmente stupita e ammaliata è il “ricordo”,  una novità, una sorpresa che è quasi poesia, ad ogni ricetta si associa un ricordo dell’infanzia di Dina, un momento passato con la mamma, una frase del papà, un aneddoto ripescato dai sapori  di un’infanzia felice dove la genuinità era un valore e l’allegria pure.

Su itunes il libro è in vendita, è ai primi posti tra i libri di cucina, uno sforzo premiato, anche se sforzo non è esatto, ciò che si fa con amore è amore, nonostante i mille impegni famigliari e lavorativi.
Il desiderio di non far morire una cultura culinaria, quella pugliese, contadina, semplice eppure tanto saporita, condita da un olio forte e generoso, un vino altrettanto corposo diventa realtà.
Poi nasce  il desiderio di tradurre il libro in inglese e grazie ad un’amica giapponese anche in questa lingua, a seguire il lancio del libro che è  ricco di immagini sia delle ricette  come è ovvio che sia, che del territorio e delle persone … lo ripeto perché è importante e lo differenzia dai tanti libri che affollano gli scaffali di librerie e supermercati.
Questa è la forza  e la novità di questo libro che affascina ed è utile a tutti soprattutto a quegli italiani sparsi ad ogni angolo del mondo e che saranno felici di perpetrare un mondo antico ma non vecchio, un mondo da riscoprire e da far rivivere.

Grazie Riccardina, il Sud così bistrattato ha tanti fan anche al Nord, il turismo è in crescita, se un libro può servire a dare lustro al nostro paese, ben venga ci renderà orgogliosi di appartenere ad una terra dai mille colori e dai mille sapori.

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