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ORA CHE TOTO’ RIINA È AL COSPETTO DI DIO

Lettera aperta di Raffaele Pisani
Totò Riina, tristemente famoso per le sue stragi, le ventisei condanne all’ergastolo, il fatto che non abbia mai mostrato segni di pentimento e che addirittura dal carcere continuava a lanciare messaggi di morte, ora è passato a “miglior vita” ed è giunto al cospetto di Dio. Cosa ha risposto quando il Signore – secondo il nostro credo  cattolico – gli ha chiesto:- “ Hai mai creduto nel Paradiso, nel mio amore e nella mia misericordia per tutti voi esseri umani? Sei venuto qui con il cuore di bambino, terso e lavato da ogni impurità? Cosa hai portato nella “valigia” per questo tuo ultimo  viaggio? C’è una vita fatta di buone azioni, onestà e tolleranza? C’è il tuo contribuito per costruire una società dove ogni anima che incontri ti regala un sorriso e ti aiuta – per quello che può – se hai bisogno? C’è il sogno di una umanità dove tutto funziona bene perché tutti operano con coscienza e dove si «vive» senza egoismi e senza inganni? Dove non ci sono prevaricazioni e nessuno calpesta la dignità di alcuno e tutti si prodigano affinché villanie e soprusi non intacchino la divina armonia del creato? Ti sei impegnato a compiere il tuo dovere e suggerire agli altri di fare altrettanto a prescindere dal compito assegnato a ciascuno? Ti sei prodigato affinché i politici non fossero “lampadine fulminate” ma “stelle splendenti” per lavorare con amore nell’interesse della nazione, delle città, dei paesi e dei cittadini? Hai fatto il possibile affinché giustizia, libertà e onore non fossero optional e l’intera comunità fosse tutta fatta di veri uomini e vere donne, non di bestie travestiti da esseri umani? Hai tentato di non far respingere nessun migrante che fuggiva dal proprio paese in guerra e di non permettere a nessuno di voltare le spalle al profugo che annaspava tra le onde? Hai fatto qualcosa per costruire una società migliore e creare un avvenire sicuro specialmente per i giovani? Hai dimostrato il tuo dissenso per il cosiddetto “caporalato” che sfrutta gli extracomunitari che sgobbano sedici ore al giorno a raccogliere arance e pomodori per dieci miserabili euro di paga? Hai mai pensato che la felicità non è quella che ti costruisci nel tuo ambito personale e famigliare ma è quella di vivere in una collettività dove tutti sono felici? Hai servito il Dio del bene o ti sei prostrato in ginocchio al servizio del suo nemico?
Totò Riina, è sulla terra, che ogni essere umano, momento dopo momento, giorno dopo giorno, con il suo libero arbitrio e in assoluta autonomia, si costruisce l’armonioso lastrico del Paradiso oppure sceglie l’ignobile baratro dell’Inferno!

È sulla terra che ogni uomo con le proprie mani, aperte in segno di pace o macchiate di sangue assassino, decide quale ricordo di sé vuole lasciare e cosa vuole portarsi con sé nel suo ultimo viaggio!

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