La band Forthyto & The Spirits in un pregevole “Omaggio a Paco de Lucia”
Il concerto, lunedì 14 luglio 2014, nel Castello di Mola di Bari
Una serata straordinaria e densa di grandi emozioni quella a cui abbiamo avuto la fortuna di assistere lunedì 14 luglio u.s.. La location del castello Angioino-Aragonese si è prestata degnamente a ospitare l’omaggio a un grande musicista, Paco De Lucia, nato ad Algeciras in Spagna, e recentemente scomparso.
Si può affermare, senza tema di smentita, che il grande chitarrista spagnolo ha rappresentato una forza della natura; sguardo severo ma rassicurante, si è sempre messo in discussione portando il flamenco oltre la sua inclinazione folkloristica. Un musicista il cui linguaggio universale può essere sintetizzato in uno stralcio d’intervista, recitato da Vito Quaranta, in apertura di serata, e che lo stesso talentuoso chitarrista, dopo un suo assolo vibrante di emozioni, ha reso illuminante:
“Se lo sapessi…l’avrei già trovato! Quel che sto cercando non lo so, ma neanche so se cerco qualcosa. Succede che io cerco ogni giorno di fare qualcosa di diverso, di creare una sorpresa per non annoiarmi. E cosi non ho la coscienza di cambiare, ma nemmeno mi domando se ha senso cambiare, non cambiare, restare come sono. E’ qualcosa che progredisce in modo naturale come la vita. Non mi pongo una meta, ne pianifico dove arriverò o casa farò. E’ qualcosa che va con me stesso, con l’evoluzione delle varie sfere della vita”. Vito ha ringraziato il maestro come meglio non poteva fare ripercorrendo e facendoci ascoltare alcuni dei brani più significativi del grande Paco.
Di seguito il programma della serata: Intro guitar solo, The Horse Move e The Unware Pilgrim, interpretati magistralmente da Vito “Forthyto” Quaranta alla chitarra. Quindi la band formata da: Sabino Fino (saxes), Vince Abbracciante (Fisa e Wurlitzer), Giorgio Vendola (contrabbasso), Cesare Pastanella (percussioni), ha eseguito i seguenti brani: Scarborough Fair (Tradizionale); Penultimate Beach (Quaranta); Caravan (Tizol – Ellington); The Fair of the Obvious (Quaranta); Four Sticks (Page-Plant); Here and Elsewhere (Quaranta); Sichia (De Lucia); The Great U-Turn (Quaranta).
La band ha suonato in maniera davvero eccezionale con degli “assolo” di ciascun componente di notevole levatura musicale, riscuotendo applausi a scena aperta. Il meglio, di cotanta bella musica, è arrivato con l’ultimo assolo di Quaranta che ha mandato in visibilio i numerosi presenti che assiepavano la sala.
Il pubblico americano farebbe bene a trovare il modo di invitare Vito Quaranta per una serie di concerti a New York e dintorni, per avere l’opportunità di ascoltare e godere della buona musica interpretata da un virtuoso della chitarra che, siamo sicuri, raggiungerà ottimi risultati a livello nazionale, considerata la sua giovane età.
Chi volesse contattare Vito Quaranta lo può fare scrivendo una mail al sottoscritto al seguente indirizzo di posta elettronica: dacquaviva.vincenzo@libero.it.