Site icon L'Idea Magazine

OGNI SALUTO ROMANO E’ UNA BESTEMMIA CONTRO DIO E I MILIONI DI VITTIME DEL NAZIFASCISMO!

Cosa ne sanno del nazifascismo i giovani che hanno inneggiato con il saluto romano durante l’adunata di domenica 7 gennaio per l’anniversario della strage di Acca Larenzia? Cosa ne sanno i tanti altri che in varie occasioni ripetono il medesimo gesto? Probabilmente nulla come quel 17% di italiani che negano la Shoah, le leggi razziali e lo sterminio di oltre sei milioni di ebrei. Nulla ne sanno di quella sciagura i ragazzi che oggi godono di cose che a noi degli anni ‘30/40 non era permesso neppure di sognare. Mancava tutto, abbondava solo la paura, che diventava terrore quando improvvisamente di notte le sirene annunciavano l’arrivo dei bombardieri e si doveva scappare nei ricoveri sotterranei. Ora che sono così vecchio rivedo sempre più spesso mia madre piangere davanti alla dispensa vuota e al focolare spento. Quanti sacrifici per preparare un poco di pane con un pugno di farina mischiata alla segatura e una zuppa con le bucce di piselli, fave e patate. Dove sono finite le lacrime di noi bambini d’allora per il desiderio di una fetta di pane? Ci pensate? Un poco di pane chiedevamo, non un timballo di maccheroni o un pollo arrosto, solo un poco di pane! Questi baldi giovanotti cosa ne sanno del dittatore che ti priva della libertà e di ogni diritto civile e di pensiero? Cosa ne sanno delle città distrutte dai bombardamenti, dei cadaveri dilaniati, delle donne lacerate nel corpo e nell’anima, dei bambini consumati dalle lacrime e dalla fame? Se noi vecchi abbiamo il sacrosanto dovere di raccontarle le nostre sofferenze, i giovani dovrebbero avere il sacrosanto diritto di trovare luminosi punti di riferimento che siano guida sicura per il presente ed il futuro, loro e dell’intera Nazione! La speranza è di essere governati da persone illuminate degne di occupare gli scranni di Camera e Senato.

Exit mobile version