Un “sentito ringraziamento” per la “dedizione all’insegnamento della lingua italiana” di cui anche quest’anno “hanno dato testimonianza i docenti di italiano negli Stati Uniti” è stato espresso dall’Ambasciatore italiano a Washington, Claudio Bisogniero, in una lettera indirizzata ai docenti, il 26 giugno scorso.
Nella lettera, il diplomatico sottolinea l’importanza del ruolo degli insegnanti e ricorda a tutti l’obiettivo “2500 esami di Ap nell’anno scolastico 2015-2016”.
Indirizzata personalmente a ciascun insegnante, nella lettera Bisogniero scrive:: “il suo costante impegno è un contributo fondamentale alla diffusione dell’insegnamento della nostra lingua negli Stati Uniti, un obiettivo che, come sa, è prioritario per il Governo italiano, per questa Ambasciata e per la rete degli Uffici consolari e degli Istituti Italiani di cultura. È proprio per attirare l’attenzione di un pubblico americano sempre maggiore verso il nostro patrimonio linguistico e culturale che è stata data vita al progetto dell’Anno della Cultura italiana negli Stati Uniti”.
“Ogni insegnante – continua Bisogniero – è consapevole dell’incalcolabile importanza, ai fini del mantenimento degli attuali corsi e della istituzione di nuovi corsi di italiano, del reinserimento della nostra lingua nel programma AP, ottenuto a partire dall’anno scolastico 2011-2012, con grande sforzo, anche finanziario, da parte del Governo italiano, sostenuto dalla conferenza dei Presidenti delle Maggiori organizzazioni italo-americane, così come da alcuni importanti gruppi privati italiani attivi sul mercato americano, e fortemente voluto dalle associazioni degli insegnanti”.
“Per una scuola, – sottolinea l’Ambasciatore – aprire un corso Ap comporta una serie di vantaggi anche in termini di visibilità e prestigio. Ugualmente è vantaggioso e prestigioso essere un insegnante di livello Ap, sia per la maggiore stabilita della propria posizione nel tempo, sia per l’opportunità di accedere ad altri vantaggi tra cui le numerose borse di studio offerte da istituzione italiane per andare a compiere studi e approfondimenti di livello universitario in Italia, materiali ed altro ancora”.
“Ora – spiega Bisogniero – mi rivolgo a Lei perché, come ben sa, abbiamo davanti a noi l’obiettivo di raggiungere 2.500 studenti che sostengano l’esame nell’anno scolastico 2015-2016. Nel 2012 gli studenti che hanno sostenuto 1’esame AP sono stati 1.806 (su 2084 che si sono registrati). Quest’anno, dati non ancora definitivi sembrano indicare un leggero aumento. Siamo sulla buona strada, ma non siamo ancora abbastanza vicini alla quota dei 2.500”. Quindi “è necessario, in questi tre prossimi anni scolastici che ci separano dal 2015-16, intensificare il nostro impegno in modo da conseguire l’obiettivo di 2.500, un obiettivo a cui tutti noi – e voi insegnanti per primi – stiamo lavorando, ciascuno per quanto di propria responsabilità, ormai da anni”.
Bisogniero, quindi, segnala a ciascun docente alcuni suggerimenti e consigli utili. “Raggiungere 2.500 esami è possibile. Non possiamo mancare un obiettivo che non è mai stato così a portata di mano. So che Lei non risparmierà alcuno sforzo per rendere possibile questo traguardo”, aggiunge l’ambasciatore presentato infine ad ogni docente una scheda predisposta dall’Ambasciata con alcuni “suggerimenti su alcune misure e azioni” che ogni docente può adottare nella sua scuola, come pubblicizzare il corso di italiano, mantenere i contatti con i docenti, partecipare ad iniziative locali per dare visibilità al corso, ma anche vicinanza agli studenti e alle loro famiglie garantendo massima informazione su corsi e borse di studio, così come sugli studi nelle università italiane. Infine, segnalando agli uffici scolastici necessità e criticità emerse nella scuola, così da garantire un “tempestivo intervento”, e mantenendo con Consolati ed Enti gestori “contatto e coordinamento”.
Concludendo, Bisogniero garantisce a ciascuno il sostegno della rete diplomatico-consolare: “sappia di poter contare su questa Ambasciata, sugli Uffici Consolari, sugli Istituti di Cultura e non esiti a scriverci, a telefonarci, a coinvolgerci per il futuro dell’insegnamento dell’italiano in questo Paese”.