Domando scusa se questa lettera può sembrare all’inizio alquanto strana, chiedo perdono, sono molto confuso, ma spero che alla fine riuscirò a rendere chiaro il mio pensiero… mi chiamo Oberdan… no, forse Cattaneo… oppure Pisacane, o Gioberti, Filzi, Sauro, Menotti, Battisti… o sono forse uno dei fratelli Bandiera, o uno dei fratelli Cervi, oppure uno dei martiri di Belfiore, o forse sono Caracciolo, o Poerio, o Confalonieri, o un giovane fulminato sulle barricate napoletane del ’48 o su quelle delle Cinque giornate di Milano… forse sono Matteotti, o un martire delle Fosse Ardeatine, o un partigiano di Bassano del Grappa impiccato ad un albero… o una delle tante donne degli opposti schieramenti violentata e stuprata… o forse mi chiamo Carlo Alberto Dalla Chiesa, o Falcone, o Borsellino, o Terranova, o Peppino Impastato… o sono un semplice militare di scorta, o un carabiniere, un finanziere, un marinaio, un poliziotto di quelli trucidati da malavitosi senza scrupoli… non so di preciso chi sono, so soltanto che nelle mie vene e nel mio cuore sento scorrere il sangue di tanti eroi, martiri, e persone sconosciute e “comuni” che hanno creduto in un’Italia unita dalle Alpi alla punta estrema della Sicilia e sognando e credendo in questa Italia hanno lottato e hanno sacrificato la loro vita per questi ideali. Ecco chi sono, chi scrive e affida questo messaggio a coloro che hanno autorevolezza, saggezza e passione con radici ben solide nella parte migliore del panorama politico.
Cestinate il malevolo disegno di frantumare l’Italia chiedendo l’Autonomia delle Regioni. Non permettiamo a nessuno di calpestare il sacrificio di tutti i Caduti che hanno immolato la vita per una Nazione unita, libera e democratica. Non permettiamo a nessuno di vanificare il sangue versato per un così nobile ideale. Non permettiamolo, a nessuno!
Raffaele Pisani