Il gioiello esposto nella mostra è una ricostruzione del vero diamante di origine indiana di colore limone con tonalità verdi, a forma di mandorla con taglio a doppia rosa di nove lati e 126 faccette, che pesava 137,27 carati. La mostra, attraverso scritti e illustrazioni, documenta la storia e le caratteristiche di questo diamante che, dopo avere viaggiato verso l’Europa, arrivò nel 1665 al Granduca di Toscana. Dopo essere stato acquisito dall’impero degli Asburgo in Austria, nel 1918 il diamante viene portato in Svizzera; da allora non si hanno più notizie, si dice che negli anni venti fosse stato venduto nell’America del Sud, lavorato e nuovamente venduto negli Stati Uniti.
Nella mostra il gioiello che rappresenta il celebre “Il Fiorentino” è stato realizzato in zirconia cubica dalla bottega orafa di Paolo Penko. Intorno al diamante è stata ricreata una cornice di diamanti taglio antico a rosetta incastonati con frammenti di foglia argentata, dall’artista e artigiano di creazioni di gioielli pregiati che si ispirano allo stile rinascimentale e moderno.