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Nazionale italiana di baseball al world baseball classic 2009

Strano parlare di Nazionale Italiana che non ha niente a che fare con il calcio. Qualcuno addirittura starà pensando che di “ nazionale” c’è solo quella di calcio, perché noi italiani è di questo che viviamo. Vi posso assicurare, però, che ci sono anche altre rappresentative che portano i colori azzurri in giro per il mondo. Il baseball è nato in Italia subito dopo la fine della Seconda Guerra; naturalmente furono gli americani a lasciare il segno, in special modo intorno alla capitale. Infatti, il Nettuno è la squadra più “vecchia” di baseball in Italia. Oggi, come ci dice in un’intervista esclusiva a L’Idea il manager degli Azzurri Marco Mazzieri, in Italia il baseball continua a crescere sia in partecipazione di atleti, che per numero di spettatori. Oggi l’Italian Baseball League comprende la Serie A con otto formazioni, la Serie A2 con due gironi di 10 squadre (da notare che ci sono solo due squadre del Sud – Paternò e Redipuglia), poi c’è la Serie B e la C1; insomma una lega al completo che segue il disegno dell’Italia del calcio. Le squadre più in voga al momento sono il Rimini e il Bologna, con il San Marino campione in carica. L’Italia ha preso parte per la seconda volta in altrettante edizioni, alla World Baseball Classic (WBC); la prima edizione si giocò nel 2006 e se l’aggiudicò il Giappone alle spese di Cuba. LA FORMULA – Sedici squadre (oltre 200 giocatori che militano nella Major League Baseball) divise in quattro gironi tra Tokyo, San Juan di Portorico, Città del Messico e Toronto. La seconda fase tra San Diego e Miami e le quattro finaliste al Dodgers Stadium di Los Angeles. L’Italia era inserita nel girone di Toronto insieme alla squadra di casa, USA e Venezuela. Soltanto un’altra squadra europea alla WBC, l’Olanda, che ha sorpreso un po` tutti nel girone eliminatorio, qualificandosi a spese della fortissima nazionale Domenicana alla seconda fase. L’Italia, rinnovata rispetto al 2006, si è avvalsa della collaborazione dell’ex fuoriclasse Mike Piazza, tre anni fa ne fu giocatore, mentre quest’anno ne è stato il batting coach.

L’INTERVISTA AL MANAGER MARCO MAZZIERI

L’IdeaHo notato che parla bene l’inglese.

Mazzieri – Ho fatto esperienza qui in America diverse volte e questo mi ha anche aiutato a studiare questo sport.

L’IdeaCi parli un po` di questa partecipazione della Nazionale Azzurra alla seconda edizione della WBC.

Mazzieri – Il nostro girone eliminatorio ci porta a Toronto in Canada, dove giocheremo la prima gara contro la quotata nazionale venezuelana. È un girone difficilissimo, che comprende i padroni di casa e gli USA; insomma, sarà molto interessante confrontarsi con questi professionisti del baseball mondiale.

L’IdeaToronto è una città italianissima e il tifo per gli azzurri non mancherà.

Mazzieri –È quello che ci auguriamo, anche se il tifo che si vede nel baseball non è per niente uguale al tifo che si trova negli stadi di calcio. Il tifo nel baseball è a tratti, cioè si sente quando c’è una valida (base hit), oppure un fuori campo (home run), mentre durante una partita di calcio il tifo è più continuo, caldo e colorito.

L’IdeaCome avviene la scelta dei giocatori che compongono la rosa della nazionale?

Mazzieri – Lo scorso 14 Febbraio abbiamo iniziato questo camp qui a Fort Pierce in Florida, portando con noi elementi che giocano nel campionato italiano; Peppe Mazzanti (Nettuno), Mario Chiarini (Rimini), Davide Dellospedale, Roberto Corradini e Leo Zileri (Parma). Inoltre abbiamo invitato alcuni giocatori di discendenza italiana che provengono da altri campionati. Sono elementi che sono stati seguiti da nostri osservatori. Poi, alla lista agli inizi di marzo si aggiungeranno alcuni giocatori della MLB, fra cui Alex Liddi (Mariners), Nick Punto (Twins), Jason Grilli (Rockies), Mark Di Felice (Brewers), Lenny Di Nardo (Royals), Chris De Norfia (Athletics), Peter Ciafrone (Padres), e Francisco Cerulli (Yankees).

L’Idea – Nel 2006 c’è stata la prima edizione della WBC; come si può riassumere quella prima esperienza?

Mazzieri – Vincemmo la prima gara contro l’Australia; poi perdemmo contro due nazionali che del baseball ne fanno una ragione di vita, Venezuela e Repubblica Domenicana. Fu un’ottima esperienza che ci ha fatto apprezzare e notare di più, specialmente in patria.

L’IdeaCosa si attende da questa seconda edizione?

Mazzieri – È sicuramente un girone difficilissimo, non che gli altri siano più abbordabili. Quando si gioca a questi livelli, qualsiasi squadra è competitiva. Ci troviamo di fronte due pretendenti al titolo, USA e Venezuela, e poi i padroni di casa del Canada. Difficile, ma non impossibile; come nel calcio, anche nel baseball la palla, anche se più piccola, è rotonda e tutto può succedere. Noi ci proveremo.

L’IdeaConcludiamo: il baseball oggi in Italia?

Mazzieri – Il calcio penso sarà sempre al primo posto fra gli sport in Italia, ma noi continuamo a crescere di popolarità, anno dopo anno. Adesso ci fa piacere vedere giovani che hanno iniziato nei nostri campionati e poi passano a formazioni d’oltre oceano raggiungendo il professionismo vero che si trova da queste parti.

Per la cronaca, gli Azzurri sono stati sconfitti per 7-0 dal Venezuela, poi hanno battuto il Canada per 6-2, e poi nella decisiva gara contro il Venezuela siamo stati eliminati con una pesante sconfitta (10-1).

Mazzieri alla fine della terza gara ha commentato così la presenza azzurra alla WBC: “Dal 24 Febbraio ad oggi è stato veramente tutto molto bello. Sono contento di quello che mi hanno dato. Nelle prime tre riprese – ha detto della gara con il Venezuela – non abbiamo trovato un buco nella loro difesa. Fare meglio di così diventa veramente difficile. Li abbiamo visti nervosi, abbiamo cercato di approfittarne, ma non ci siamo riusciti. Sono felice di aver guidato un gruppo fantastico. Non conoscevo molti dei giocatori. Li ho studiati in questi mesi, ho imparato a conoscerli e mi hanno dato tanto. Bravissimi Di Felice, Ottavino, ma anche Serafini, Grilli e tutti gli altri guidati da Rottino e Cervelli. Di questa esperienza, in prospettiva al mondiale che si giocherà a Settembre, mi rimane un gruppo solido di italiani, compresi quelli che non sono adesso con noi, ma che ho avuto il piacere di allenare dallo scorso 14 Febbraio in Florida. Ho un intero campionato per schiarirmi le idee e per vedere chi merita un posto in squadra.”

Nota: In vista della WBC l’Italia aveva disputato una partita amichevole a Tradition Field a Port St. Lucie (Florida) il 20 di Febbraio contro i New York Mets, perdendo nel nono inning per 3-2.

Per concludere, la WBC 2009 se l’è aggiudicata per la seconda volta il Giappone, a spese di una splendida Corea del Sud. Il risultato finale di 5-3, maturato nella decima frazione di gioco, ha senz’altro messo di fronte le due nazionali mondiali più in forma. Gli USA erano stati eliminati in semifinale proprio dai futuri campioni, mentre la Corea aveva fatto fuori il Venezuela.

 

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