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NAPOLI E CATANIA COSÌ BELLE, EPPURE SEMPRE TRA LE ULTIME CITTÀ PIÙ VIVIBILI. PERCHÈ?

Rivedendo le immagini di Taormina, di Catania e dintorni in occasione del G7, e percependo lo stupore e l’ammirazione per tanta bellezza sui volti di tutti i protagonisti di tale importante evento ho pensato contemporaneamente alle meravigliose bellezze della mia Napoli e della Campania intera e mi è venuto spontaneo fare una considerazione: mi sono chiesto perché queste nostre terre sono sempre tra le ultime nelle varie classifiche delle città più vivibili d’Italia. Perché le insuperabili bellezze di Napoli, Catania e dintorni paragonate a quelle di altre città quasi sbiadiscono e si ammantano di un senso di incuria e di degrado?
Una veduta di Napoli

Perché in altre città è come se ogni giorno ci fosse un G7, come se ogni giorno gli occhi del mondo fossero puntati sulle loro strade, sulle loro coste, sui loro anfratti? Perché, mi chiedo, noi cerchiamo di nascondere le nostre rughe sotto un trucco mal fatto e provvisorio come farebbe una puttana che aspetta il cliente? Cosa ci differenzia dagli abitanti delle città più vivibili d’Italia? La risposta che mi sono dato è che la differenza sta nel DNA. Sicuramente loro “nasceno ‘mparate” e già dalla culla sanno che le strade non si sporcano, non si posteggia in doppia fila, non si deturpano le facciate dei palazzi, non si guida parlando al telefonino, che si deve lavorare con impegno e via di seguito. Noi, invece,  nasciamo “ciucci e presuntuosi”, incuranti delle regole del buon vivere civile e felici di crogiolarci in tanta ignoranza che ci fa credere più furbi degli altri senza capire però che questo ci fa perdere tutti  i “treni che passano”!

Raffaele Pisani

appassionato di poesia e napoletano a Catania
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